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11 Settembre 2023
Che la novità abbia inizio. Anche se non piace a tutti. Anche se è un po’ diverso da quanto preannunciato. Nella mattinata di sabato, sul Comunicato numero 15, il Comitato Regionale ha pubblicato l’organico e i gironi dei campionati provinciali, ma anche e soprattutto il format e i gironi del nuovo Campionato Under 14. Nuovo perché non più ereditario, ma anche perché per la prima volta la vecchia categoria dei “Giovanissimi Fascia B” abbandona la denominazione di Torneo per assumere quella di “Campionato”. Questo è il frutto dell’audacia del Comitato Regionale di Mauro Foschia che si è proposto come Comitato sperimentale di questa rivoluzione. A cosa ha portato? Al fatto che i Regionali si guadagnino sul campo e, nel caso di Under 14, attraverso una fase preliminare.
Fin qui nulla da dire, anzi, il plauso si alza da Domodossola a Mondovì. L’applicazione di tutto ciò però ha alzato parecchi mugugni, se non veri e proprie lamentele aperte. Le prime, in ordine temporale sono nate nel cuore della regione, a Torino e cintura. Il Comunicato Ufficiale del 4 settembre infatti, nel quale è stato reso pubblico l’organico delle società ammesse alla fase di qualificazione per i regionali, ha visto anche un lungo elenco di domande rifiutate.
Dalle due professioniste Pro Vercelli e Torino, fino alle “società satellite” nate quest’estate dopo l’abolizione del campionato seconde squadre. RWC Lucento, Academy Vanchiglia, FC Volpiano… Tutte società che hanno creduto di poter partecipare alla rincorsa regionale basandosi sul fatto che, sui precedenti comunicati, non c’era alcuna specifica sul fatto che fosse necessaria la filiera (cosa indispensabile per un qualsiasi campionato regionale).
In fin dei conti però, questo dice il regolamento e, senza interpretazioni, è stato applicato stilando un organico di 147 squadre (successivamente il Cavaglià ha abdicato) per 70 biglietti regionali. Quasi una su due passa. Un dato strano sul quale basare un torneo di qualificazione, ma che sottolinea anche il fatto che tante società (circa 60) hanno optato per un gesto di responsabilità: non iscrivere una squadra che non avrebbe avuto chances e che avrebbe rischiato di patire l’inferno fino all’inverno.
Sarà forse questo numero ridotto di iscrizioni effettive ad aver indotto il Comitato Regionale a pensare una formula smart. 35 quadrangolari e 2 triangolari e calendario che va fino a fine ottobre, invece che fino a dicembre. Tornano quindi quei “maledetti” gironcini che nel passato han mietuto tante vittime illustri e la promessa è che la falce mieta ancora. Perché se è vero che ne passa praticamente una su due, è altresì vero che in un quadrangolare o in un triangolare basta sbagliare una partita (da considerare anche il fatto che i 2010 sono all’inizio della prima stagione su un campo a 11) per andare a casa.
Che ti chiami Atletico Porta Palazzo o Real Madrid, sbagliare una gara a inizio stagione è possibile e può essere letale. Ne sono coscienti Mirafiori e Sisport, insieme in un triangolare insieme al Vianney e che lotteranno per quel secondo posto qualificante in palio tra il loro triangolare e quello composto da Aviglianese, Valle Susa e Venaus che, almeno sulla carta, potrebbero avere qualcosa in meno delle squadre di Molinelli e Gallo.
Così come dovranno stare attenti a non fare passi falsi Borgaro e Volpiano, insieme nel girone con Settimo e Mappanese, oppure ancora Cheraschese, Fossano, Salice e Saviglianese tutte insieme nel Girone 32. Insomma i presupposti per vedere gironi equilibrati (non male il Girone 15 con Alpignano, BSR Grugliasco, Paradiso Collegno, Rosta) e vittime eccellenti ci sono tutti. Il che, di base, vuol dire magari spettacolo e tensione visto da fuori, ma chi è dentro questa fase di qualificazione può vivere un po’ peggio un format che non permette errori, sbavature o minime distrazioni in una categoria d’esordio come l’Under 14.