Coppa Under 17
15 Settembre 2023
COPPA UNDER 17 SPERANZA AGRATE - Fabio Arianna, motorino tutto grinta sulla fascia
Mai dare un dito a chi può prendersi tutto il braccio. Se poi di dita se ne danno anche di più, allora non si potrà che incolpare sé stessi se è arrivata la beffa. La sfida tra Leon e Speranza Agrate è stata controllata dai padroni di casa nel bene e nel male, prima con il doppio vantaggio e il 3-1 che pareva aver chiuso i giochi, poi con gli errori che hanno permesso agli ospiti di rientrare in gara e acciuffare il pareggio allo scadere. Ospiti che però ci hanno messo certamente lo zampino: i rossoverdi non hanno mollato un centimetro anche quando sembrava tutto finito, e alla fine il 3-3 è stato il giusto premio di una gara tutta grinta e tenacia.
I primi minuti oscillano tra il contratto e il titubante: le squadre faticano a prendere le misure alla partita e non si fanno più di un lieve solletico quando provano a spingere in avanti, creando l'attesa per il lampo che faccia davvero cominciare la gara. Ma quando arriva il lampo porta con sé anche il tuono: al 13' infatti alla primissima occasione della gara si sblocca il risultato grazie a Shijaku, che sfrutta il bel lavoro in protezione della palla di Lamiri e trova l'angolino basso con un bel destro di prima intenzione. Trovare il vantaggio alla prima palla buona è un balsamo per la Leon, che vola sulle ali di un entusiasmo che ancora non si è spento dopo la goleada contro la Juvenilia nel turno precedente. I padroni di casa vanno già vicini al raddoppio al 17': ottima azione sulla destra, un difensore respinge il tentativo spettacolare in sforbiciata di Lamiri e sulla palla vagante si avventa Motta, che col sinistro costringe Caiazzo a una parata non facile. Per niente banale è anche il riflesso del collega Morano due minuti dopo: sulla prima buona iniziativa offensiva della Speranza Lizzano incrocia col destro dal vertice dell'area, ma il numero 1 di casa non si fa sorprendere e si distende per la parata plastica. La reazione ospite non spaventa più di tanto la Leon, ma la rende un po' più cauta: niente più forcing immediato alla ricerca del raddoppio ma gestione del vantaggio con qualche affondo per provare il colpo. La partita riprende così i ritmi dei primi minuti: dopo la scossa la situazione si è di nuovo stabilizzata in una melodia molto composta con poche note alte, la più pericolosa una punizione dai 25 metri di Shijaku che non va lontana dal palo. Al 38' è Morano che rischia di risvegliarla all'improvviso: il suo rinvio rasoterra è uno sbilenco regalo per Galanti, che prova a calciare subito sul rientro dei difensori ma non centra la porta e non punisce l'errore del numero 1 di casa. L'occasione è una scintilla che conferma come la Speranza sia ancora pienamente in partita, e un minuto dopo l'occasione di Lizzano è tutta farina del sacco ospite: l'esterno rossoverde scappa dietro la difesa ed entra in area palla al piede, ma al momento della conclusione arriva la provvidenziale chiusura difensiva di Lorenzi che devia in angolo. Questi però sono solo profumi di svolta, quella vera la trova la Leon allo scadere: su un cross dalla destra l'arbitro vede il tocco di mano di Boffelli e non esita a indicare il dischetto. Dagli undici metri si presenta Lamiri: palla da una parte e portiere dall'altra, 2-0 Leon e la sensazione che la partita si sia nettamente indirizzata.
Ma le apparenze ingannano, e bastano TRE minuti per riaprire tutti i discorsi: a inventarsi un gran gol è Galanti, che mette pressione a Bestetti rubandogli palla sulla trequarti ed entrato in area rende vano il tocco di Morano con un destro potente sul primo palo. È un gol che capovolge completamente il morale delle due squadre: la Speranza inizia a crederci davvero, la Leon si scopre vulnerabile e meno fiduciosa nelle sue certezze. Gli ospiti capiscono che è il momento di spingere e sfiorano due volte il pari nel giro di pochi minuti: prima Lizzano spunta sul secondo palo su punizione ma centra il palo da distanza ravvicinata, poi Freda in area devia verso la porta e serve un grande riflesso di Morano per deviare in angolo. Ma una delle regole non scritte del calcio è che nel miglior momento di una squadra è l'altra a colpire: al 18' infatti è la Leon a ritrovare il doppio vantaggio con De Tommasi, il più veloce sulla palla vagante dopo che Lamiri di testa aveva costretto al miracolo Caiazzo. Il 3-1 sembra diventare la camomilla della gara: la Leon ha ripreso il controllo della situazione, la Speranza non è più nomen omen e sembra avere un po' mollato la presa e le illusioni di rimonta. E invece è vero che la Speranza è l'ultima a morire, e se poi la Leon le dà una mano la partita si può riaprire in un attimo: al 38' è infatti un errore in impostazione dei padroni di casa a lanciare la transizione rossoverde, con Melias che arriva al limite dell'area e scarica un gran rasoterra a incrociare su cui Morano non può arrivare. È il 3-2, e all'improvviso una partita che pareva finita ci dice che ci potrebbe essere un nuovo capitolo tutto da vivere. E bisogna aspettare fino alla fine, ma al quinto minuto di recupero la Leon perde un altro pallone in impostazione e Passoni è costretto al fallo da ultimo uomo per fermare il contropiede ospite. La decisione del difensore di casa è perfetta nonostante l'inevitabile cartellino rosso e il pericolo sembra scampato, ma resta l'ultimo calcio di punizione: la conclusione di Chirico non sarebbe irresistibile ma una deviazione ne cambia la traiettoria rendendola letale, e la palla sbatte sul palo prima di sigillare l'incredibile 3-3 all'ultimo respiro. Letteralmente l'ultimo, perché l'arbitro fischia la fine con la palla ancora in fondo al sacco: finisce così in parità una partita difficile da leggere, che sembrava più volte chiusa ma che ha vissuto di sensazioni sbagliate. Una certezza però rimane: i due punti persi sono tutti della Leon, che ha giocato col fuoco e si è scottata facendosi male da sola, mentre il punto guadagnato è tutto della Speranza, che con grande cuore e orgoglio ci ha davvero creduto fino alla fine e nello sfruttare gli errori altrui è stata perfettamente cinica.
AC LEON-SPERANZA AGRATE 3-3
RETI (2-0, 2-1, 3-1, 3-3): 13' Shijaku (A), 45' rig. Lamiri (A), 3' st Galanti (S), 18' st De Tommasi (A), 38' st Melias (S), 51' st Chirico (S).
AC LEON (4-3-3): Morano 7.5 (30' st Amadei 6), Passoni 7, Lorenzi 7 (33' st Sirtoli sv), Motta 6.5, Antidormi 6.5, Bestetti 6 (33' st Pozzi sv), Comi 6.5 (4' st Cattaneo 6.5), Piscopo 6.5 (4' st De Tommasi 7), Lamiri 7.5, Shijaku 7, Di Caudo 6.5 (15' st Gariboldi 6). A disp. Deramchi, Ciannamea. All. Balestri 6. Dir. Di Caudo.
SPERANZA AGRATE (4-4-2): Caiazzo 7, Arianna 7.5, Graziano 6.5, Chirico 8, Boffelli 6 (4' st Coppolecchia 6), Buzamat 6.5, Lomaglio 6 (7' st Melias 7.5), Dangolli 6 (10' st Xheraj 6), Galanti 7.5 (33' st Sonzogni sv), Freda 6.5 (24' st Sapienza 6), Lizzano 7 (14' st Fachera 6). A disp. Dulla.
ARBITRO: Sempreviva di Seregno 6.
ESPULSO: 51' st Passoni (A).
AMMONITI: Freda (S), Lizzano (S), Sonzogni (S).
AC LEON
Morano 7.5 Almeno un paio di grandissime parate su Lizzano e Freda fanno gridare al miracolo, valgono come gol.
30' st Amadei 6 Subisce due gol sui quali non ha la minima colpa: sopratutto sul secondo c'era, poi quella beffarda deviazione...
Passoni 7 Raramente si è vista un'espulsione più intelligente: dopo una gara da mille corse ha la lucidità per fare la scelta giusta e sacrificarsi per provare a salvare la squadra, ma purtroppo non basta a evitare il pari.
Lorenzi 7 Più di una grande discesa sulla fascia ma senza abbassare la guardia dietro, magistrale la diagonale difensiva con cui chiude su Lizzano a fine primo tempo (33' st Sirtoli sv).
Motta 6.5 A centrocampo è una giungla in cui districarsi non è semplice, lui si arrangia sbagliando il meno possibile.
Antidormi 6.5 Gara piena di duelli con gli attaccanti avversari, regge il colpo e anche la sua sfida nella sfida finisce in parità.
Bestetti 6 Sul gol del 2-1 commette perde il duello fisico con Galanti, non fa altri errori ma quell'unico è purtroppo decisivo (33' st Pozzi sv).
Comi 6.5 Parte sulla fascia ma è sempre pronto ad accentrarsi per rendersi pericoloso, in più di una situazione fa ballare la difesa.
4' st Cattaneo 6.5 Scarica di energia a centrocampo, lotta su ogni pallone.
Piscopo 6.5 Non sempre precisissimo nelle giocate, ma quello che non manca mai è la grinta e il senso della posizione con cui recupera vagonate di palloni.
4' st De Tommasi 7 Si fa trovare al posto giusto nel momento giusto per ribadire in rete il gol dell'illusorio 3-1.
Lamiri 7.5 Centravanti completo con fisico e tecnica per legare la manovra della squadra con sponde e palle tenute in avanti, in più è freddo dal dischetto.
Shijaku 7 Sblocca la gara con un destro secco e potente, sulla trequarti fa il bello e il cattivotempo soprattutto nella prima frazione ma nella ripresa cala un po'.
Di Caudo 6.5 Insidioso con i suoi scatti, riesce più volte a saltare l'uomo creando pericolosissime superiorità numeriche.
15' st Gariboldi 6 Un paio di iniziative in avanti, ma la difesa lo controlla bene.
All. Balestri 6 La squadra perde il controllo di una partita che sembrava solo da archiviare, un po' di colpe e un po' di sfortuna.
SPERANZA AGRATE
Caiazzo 7 Un paio di ottime parate che sul momento non sembrano decisive ma che tengono in partita la squadra: le sue mani sul pareggio ci sono eccome.
Arianna 7.5 Prestazione di energia, cuore e applicazione senza dimenticare la tecnica: il simbolo dello spirito di tutta la squadra.
Graziano 6.5 Soffre un po' in marcatura soprattutto nel primo tempo, nella ripresa meno paure e più decisione nelle giocate.
Chirico 8 Crescita esponenziale nell'arco della gara, nel finale è più lucido che all'inizio e diventa l'eroe finale di serata con la punizione del pareggio.
Boffelli 6 Lamiri è un cliente difficile che ci tiene ad avere sempre ragione, lui soffre e cerca di metterci una pezza, ma la fortuna non lo premia: il tocco di mano che concede il rigore è più casuale che altro.
4' st Coppolecchia 6 Un po' in apnea in un paio di situazioni, ma trova il modo di restare a galla.
Buzamat 6.5 Anche lui ha il suo bel da fare con Lamiri&co., fatica il giusto ma soprattutto nella ripresa riesce a prendere meglio le misure.
Lomaglio 6 Impatto solo parziale sulla gara, alterna giocate di qualità a momenti in cui sembra un po' uscire dalla partita.
7' st Melias 7.5 Ingresso che cambia volto al centrocampo e a tutta la squadra con le sue velocità e qualità, il gol del 3-2 è la ciliegina sulla torta.
Dangolli 6 Anche lui fatica a cambiare il ritmo della manovra della squadra nel primo tempo, più utile in fase di interdizione.
10' st Xheraj 6 Fa vedere qualcosa di buono anche senza incidere troppo sulla gara.
Galanti 7.5 Troppo spesso solo davanti, ma non gli serve una grande mano né per tenere sotto scacco la difesa né per creare dal nulla il gol che riapre i giochi, un compendio di forza e tecnica (33' st Sonzogni sv).
Freda 6.5 Primo tempo in cui non si nota particolarmente, è nella ripresa che lascia il suo marchio sulla gara, sfiorando anche il gol.
24' st Sapienza 6 Nuova linfa utile nel forcing finale.
Lizzano 7 Sfugge più di una volta alla marcatura del diretto avversario presentandosi in area in pompa magna, solo i rientri dei difensori e un palo gli negano la gioia del gol.
14' st Fachera 6 Qualche accelerazione ma senza far male alla difesa.
All. Salines 7 Spesso parole come orgoglio e cuore rientrano in frasi fatte, ma i suoi dimostrano di avere davvero gli attributi: gran rimonta e pareggio prestigioso.
Sempreviva di Seregno 6 Qualche decisione opinabile c'è, a tratti fatica a tenere il controllo della gara.
Rimpianti ma anche consapevolezza di un percorso da iniziare per Gianluca Balestri, l'allenatore della Leon analizza così una gara dove i suoi hanno fatto e disfatto: «È stata una partita scorbutica, contro una squadra che è stata spesso brava a mettere i bastoni tra le ruote e a non farci giocare come sappiamo. La partita la abbiamo fatta noi, come è vero che tutti i 6 gol portano la nostra firma: le loro tre reti infatti nascono da tre nostre disattenzioni, e questo sicuramente resta un rimpianto. Sono però errori che ci stanno e da cui dobbiamo imparare, utili per migliorare in futuro».
Orgoglioso dell'orgoglio dei suoi ragazzi è invece Davide Salines, il tecnico della Speranza Agrate ha visto quello che voleva vedere: «Per me è fondamentale che la squadra non molli mai fino alla fine, a prescindere da come si mette la gara, ed è esattamente quello che i ragazzi hanno fatto. È stato un test probante contro una squadra di categoria superiore, ma abbiamo dimostrato di potercela giocare anche con chi a differenza nostra fa i Regionali: questo ci deve dare grande autostima e consapevolezza nei nostri mezzi per tutta la stagione».