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18 Ottobre 2023
Rappresentative • Rosario Amendola insieme a Massimo Storgato
Dopo esser salito sul tetto d’Italia con la Rappresentativa Under 17 di Claudio Frasca nel Torneo delle Regioni casalingo, il Comitato Regionale ha intrapreso un ciclo totalmente nuovo. In parte per necessità, in parte per scelta deliberata. Tutto ruota attorno al nuovo Direttore Tecnico, deus ex machina e vero proprio epicentro delle nuove Rappresentative: Massimo Storgato. Vincitore di uno scudetto con la Juventus da calciatore, carriera da allenatore e osservatore dopo aver appeso le scarpe al chiodo. Dopo qualche anno sabbatico è tornato in campo con la tuta del Comitato Regionale LND Piemonte VDA e la percezione è che sia per un piano pluriennale.
Parliamo di percezione perché ci sono segnali contrastanti che non dipendono da lui in prima persona. Da un lato si intravede un’idea di ampio respiro, che poi può piacere o meno, dall’altro non si può non vedere la tradizione delle “Nazionali” piemontesi e valdostane di cambiare tutto ogni anno, con l’aggiunta della variabile elezioni. Guardiamola bene questa medaglia, in entrambi i suoi lati. Testa e croce.
All’interno della nostra live di Twitch di martedì 18 ottobre, abbiamo fatto un collegamento dal campo di Venaria, dove si è svolto il primo raduno delle Rappresentative piemontesi “Storgato Edition”, ovvero quello di Under 15 guidato da Francesco Di Nuovo. Il battesimo lo ha dato lo stesso Storgato, facendo capire che sul campo ci vuole stare, i calciatori li vuole vedere, lo staff lo vuole accompagnare. Un indizio che fa pensare a un’idea, un disegno. Di Storgato, di Foschia… di qualcuno. Già solo l’ipotesi di un’idea è un qualcosa di positivo. Se, va detto, anche il predecessore di Storgato, Luciano Loparco, aveva un’idea, questo non si può dire esser stata una costante nell’attività delle Rappresentative sabaude. Anzi. In cosa consisterebbe però questa “idea”?
Un piano d’azione scritto forse non esiste, ma si possono intravedere segnali, oltre alla dichiarazione del Consigliere Regionale Eudo Giachetti fatta durante la nostra diretta: «Progetto Triennale». Dichiarazione su cui torniamo in seguito. Gli altri segnali quali sono?
• Spoils system
Prassi politica (nata negli USA tra il 1820 e il 1865 e poi ampiamente diffusa in altri paesi) in virtù della quale gli alti dirigenti della pubblica amministrazione si alternano con il cambiare del governo.
Nulla di cui stupirsi se, cambiando il referente tecnico delle Rappresentative, come selezionatori vengano messi “suoi uomini”. Giusto o non giusto, uno sceglie chi conosce e di cui si fida e se ne assume le responsabilità in termini di risultati. Molto importante, e lo abbiamo visto in maniera positiva nel recente Torneo Delle Regioni, è però anche lo staff che si mette a disposizione del Selezionatore. In questo caso lo staff è ampio: a Venaria gli uomini a servizio del Comitato erano quasi in doppia cifra (3 fisioterapisti, preparatore dei portieri, Simone Ferrari come vice di Di Nuovo, il responsabile tecnico delle Rapp Sperimentali Rosario Amendola,…). Sempre nella Diretta Twitch ci si è interrogati quanta gioventù ci fosse nel nuovo organigramma. Poca nel parterre dei selezionatori, tanta nello staff è stata la risposta.
• Venaria, una Coverciano sabauda?
Il Comitato Regionale di Mauro Foschia ha pubblicamente scelto l’impianto di via San Marchese a Venaria come nuova “Casa della Federazione”. In genere, soprattutto nei primi raduni, la carovana delle Rapp si sposta per il Piemonte per avvicinarsi ai tesserati. Al primo raduno Under 15 a Venaria sono arrivati da Verbania e Baveno. «Deve essere un vanto per loro venire qui» spiega Storgato. Non sappiamo quanto il Comitato riuscirà a far gravitare attorno ad un unico impianto tutta l’attività delle Rappresentative (c’è pur sempre una società con tantissimi tesserati all’interno di quell’impianto), ma già solo l’intenzione di trasformare Venaria in una sorta di Coverciano sabauda è un tassello importante che però, d’altro canto fa capire anche quanto il nuovo staff voglia un po’ divincolarsi dai Centri Federali. Non scalzandoli del tutto (c’è pur sempre una buona percentuale di personale pescato dai CFT all’interno dello staff), ma prendersi più autonomia sì.
• Rapp Sperimentali
Nella passata stagione la squadra di Luciano Loparco ha riportato in auge le Rapp Sperimentali nella categoria Under 16 affidandola a Marco Pizzato, ai tempi di vice di Claudio Frasca in Under 17 e ora di Marangon nella medesima categoria. Inizialmente come piano di ripiego per partecipare al Torneo della Cbs, successivamente come selezione esplorativa che ha partecipato anche all’Eusalp. Il piano ha funzionato bene perché dall’esperimento (che ha fruttato anche la vittoria al Torneo pasquale della Cbs) uscì la convocazione di Andrea Tortorella della Pro Eureka, premiato come miglior giocatore del torneo di Corso Sicilia.
Benefici immediati e benefici per questa stagione perché il percorso fatto ha già creato una mappa di nomi importante. Sulla scorta di questo le nuove Rapp hanno alzato la posta, forse sulla scorta di una programmazione già nella mente di Loparco. Non solo la conferma della Sperimentale Under 16, ma l’avvio della Sperimentale Under 14. Entrambe sotto l’egida di un responsabile tecnico, appunto Rosario Amendola. Entrambe dotate di selezionatori che faranno soltanto quello e saranno anche dotati di Vice. Il vecchio lupo Roberto Virardi (ex Venaria, Lucento e Leinì) aiutato da Stefano Capogna e il giovane Andrea Bider ex allenatore al Barracuda e al Rivoli per allontanarsi dalla panchina ma vivendo un’esperienza di oltre 4 anni in Juventus, accompagnato da Fabio Cornaglia, giovane preparatore (preparato) ex Chisola. Il tutto unito dalla Rapp Sperimentale Under 19 Femminile guidata da Paola Carofalo. Insomma: le Sperimentali sono potenziate in staff, frequenza e intenzioni.
Per tante stagioni abbiamo denunciato l’assenza di un’idea o l’assenza di programmazione delle poche idee venute a galla. Su questo fa specie vedere come, una volta che si vince, si cambia tutto. Lo abbiamo detto, un po’ per necessità, ma molto di più per scelta. Detto questo il nuovo corso al capo del quale è stato scelto Storgato sembra avere un piano articolato e pluriennale. «Progetto Triennale» ci ha detto Giachetti. Premesso che come giornale abbiamo bandito la parola «Progetto» in quanto più volte abusata, la domanda che va fatta è: dobbiamo crederci? O meglio, una volta che si avvia una macchina così ampia per numeri e personale, è facile credere che ci sia stato un dialogo in via Tiziano Vecellio in cui si è parlato di 2024/25 o addirittura di 2025/26. Allora cambiamo domanda: dobbiamo sperarci?
Quante e quali sono le variabili che possono impedire l’attuazione del «progetto triennale»? La risposta è tante.
La prima e più scontata sono i risultati. Se il ciclo Loparco è caduto dopo un tricolore in Under 17 (accompagnato da una triste figura con la sua selezione di Under 19), quant’è il credito per il nuovo ciclo? Sul giornale di qualche settimana fa, abbiamo scritto quanta esperienza abbiano i profili scelti, ma anche quanto sulla carta rischiano di essere fuori contesto. La responsabilità della scelta è tutta sul coordinatore tecnico. Vittoria o sconfitta, beatificazione o demonizzazione. Nella speranza che le selezioni facciano sempre più bella figura e diano continuità alla vittoria della passata stagione, siamo sicuri che il «progetto» regga in caso di epilogo contrario?
Un’altra variabile, non da poco, da tenere in considerazione e che è sfuggita (?) di bocca anche ad Eudo Giachetti in diretta Twitch, è il fatto che nel 2024 ci saranno le elezioni nel Comitato Regionale Piemonte VDA. Siamo ancora lontani per capire quale scenario si prospetterà. Mauro Foschia ha una posizione forte per un’eventuale riconferma. Tante novità portate da quando è subentrato a Christian Mossino, rapporto forte e ramificato con le società, lo svolgimento ben organizzato del TDR… insomma, anche se si presentasse un rivale è difficile pensare che, se si ricandidasse, Foschia possa perdere. Siccome, però, le elezioni non si vincono da sole, per vincere bisogna stringere le mani e sorridere. Non è detto che debba cambiare la guida per ripensare il un corso tecnico. A volte basta stringere una mano diversa, per far uscire testa o croce.