Under 16
19 Ottobre 2023
Rondò Dinamo Under 16: Stefano Pinna è il trascinatore dei rossoverdi con sette centri nelle prime tre uscite
Prima il pallonetto di testa che batte il portiere in uscita, poi l'arcobaleno disegnato su misura che si infila sotto la traversa e infine il calcio di rigore che chiude i giochi: sono 7 punti in tre giornate per la Rondò Dinamo. È doveroso però partire con ordine, perché l'ottimo avvio dei rossoverdi deriva da un nome e un cognome ben precisi. Si tratta del numero 10, Stefano Pinna, autore di un avvio di stagione da capogiro in cui ha timbrato per sette volte, risultando non solo il miglior marcatore dei suoi ma anche l'unico. La più recente - ma di sicuro non ultima - delle sue magie, è il poker personale calato nella gara dello scorso weekend contro l'Agrisport e che ha permesso ai suoi di ottenere i tre punti che mancavano dalla prima giornata. Insomma, se si aspettavano dei segnali eccoli giunti puntualissimi, in attesa di capire se Stefano riuscirà a mantenere medie realizzative che possono far sognare ad occhi aperti i suoi compagni e il tecnico Acquaviva.
21 Settembre 2014, Stadio Olimpico, Roma-Cagliari. Un normale pomeriggio domenicale in cui Alessandro Florenzi realizza il secondo gol per i giallorossi. Ricordate cosa succede dopo? Il terzino della nazionale esulta e, come preannunciato nel prepartita, esce dal campo di gioco per dirigersi sulle tribune e abbracciare sua nonna, per la prima volta presente allo stadio. Questa volta niente corse, cartellini gialli o abbracci sugli spalti ma anche Pinna ci ha tenuto a menzionare la presenza dei suoi nonni sugli spalti ai quali ha letto la soddisfazione negli occhi e a cui si sono aggiunti i complimenti di compagni, tifosi e allenatore, una volta terminato il match. «Ho approcciato la gara come tutte la altre, per vincere. Penso che i risultati dicono tanto ma allo stesso tempo nulla; loro erano ultimi ma quando l'arbitro fischia si parte sempre 0-0. Dopo l’intervallo siamo rientrati con più grinta, io personalmente ho sostenuto la squadra anche moralmente come molti altri compagni. Segnato il 3-2 non volevo che ci fermassimo e sul rigore l’abbiamo chiusa». Una disamina da leader, quasi da giocatore differente, ben conscio dei suoi mezzi e di quelli della squadra. «In campo ci troviamo tutti a meraviglia, il rapporto con l'allenatore è perfetto, è fiero di me e ne sono felice: significa che sta notando il mio impegno durante gli allenamenti».
A proposito del tecnico, Luca Acquaviva, le parole utilizzate per descrivere il suo numero 10 sono quelle di chi sa di aver a che fare con un grande talento in costante miglioramento: «Stefano ha fatto un percorso di crescita importante e quest’anno ha iniziato alla grande. È un giocatore che decide le partite, ha tecnica ed è coraggioso. È a tutti gli effetti un nostro prodotto e penso che, se le cose andranno come devono andare, potrà togliersi davvero tante soddisfazioni. Vuole giocare vicino alla porta, calcia benissimo con entrambi i piedi, ha corsa e gamba. Deve crescere ancora nella gestione delle emozioni ma quest’anno sta lavorando molto su questo aspetto». D'altronde, sette reti nelle prime tre uscite stagionali non si mettono a referto da sole, serve qualcuno coi mezzi giusti per farlo e Pinna pare avere un bagaglio colmo di soluzioni.
«CERTI AMORI...
...Non finiscono, fanno giri immensi e poi ritornano». La citazione è molto più che celebre, quasi diventata un'espressione di tutti i giorni, ma rende bene l'idea: sono due le stagioni che Stefano ha passato lontano dal centro sportivo di via Marx per poi fare ritorno alla casa base. Il motivo? L'amore per i colori che lo hanno svezzato calcisticamente non è mai veramente svanito, anzi se possibile è diventato ancor più intenso al punto che opporre resistenza a quel sentimento non avrebbe avuto ragioni. Così, a seguito della stagione 2018/19 giocata alla Sesto 2012 e alla 2019/20 con la maglia del Villa, decide di tornare nella sua Terra Promessa, in cui ora professa giocate e invenzioni che sanno di «Calcio con la F»: «Sono contento di essere tornato, i ragazzi sono rimasti gli stessi con cui sono amico fuori dal campo da lungo tempo. Quando ci vedevamo mentre giocavo altrove mi spingevano a tornare e alla fine ho ceduto perché qui mi trovo bene, è il mio posto. Al Villa ho avuto qualche piccolo problemino, ho avuto la sensazione che l'allenatore mi avesse preso di mira senza motivi particolari. Così finita la stagione me ne sono andato e sono tornato alla Rondò, anche per ritrovare i miei amici».
In conclusione, sia Pinna che Acquaviva hanno espresso una convinzione comune e che probabilmente aleggia per gli spogliatoi ogni settimana, ad ogni allenamento, prima di ogni partita: «Secondo me, se ognuno ci mette la testa giusta, quest’anno potremmo anche vincere. Siamo forti, se avremo la mentalità giusta potremo portare a casa il girone» ha sentenziato il diez, mentre Acquaviva ha rincarato la dose: «La squadra ha le potenzialità per poter essere nelle top 3 a fine anno. Elogio i ragazzi perché Domenica abbiamo giocato in piena emergenza e abbiamo portato a casa comunque il risultato, questo è l'atteggiamento corretto».