Under 17 Élite
22 Ottobre 2023
UNDER 17 ACCADEMIA INTER: capitan Colombo, bomber dei nerazzurri
Con il senso del gol, il killer instinct, gli occhi della tigre: così Colombo nel primo tempo, per il suo quinto gol stagionale e per la quarta vittoria consecutiva dell'Accademia Inter. Con l'intelligenza di Selmo, la grinta di Brianti, la sicurezza di Mastroianni: tutti e tre fondamentali per spegnere il fuoco acceso dal Club Milano, potenzialmente un incendio ma, con il passare dei minuti, divenuto sempre più "di paglia". E con l'esperienza, la preparazione, il talento di Beppe Bergomi: che da vecchia volpe la prepara come Dio comanda, la interpreta altrettanto bene e rimane lassù, in cima alla classifica e imbattuto. Qualche numero. Nelle ultime quattro i suoi nerazzurri hanno segnato tanto, 11 gol, ma ne hanno subiti altrettanti, per la precisione 4. Al Vista Vision l'esatto opposto perché l'Accademia, nell'ordine: mantiene per la seconda volta in stagione la porta inviolata, la vince di misura (1-0) e, dettaglio non indifferente, si conferma corazzata in grado di arrivare molto in alto. Un po' come il Club Milano, la classica squadra bella ma incompiuta: Mandelli la fa giocare ancora una volta bene, forse troppo, ma dopo sei partite i punti in classifica rimangono solo sette.
Al Vista Vision è partita vera. È innanzitutto Bergomi contro Mandelli, il classico contro l'innovativo. Il primo si affida al solito 4-3-3: capitan Colombo è il faro offensivo, Selmo e Brianti - uno in mezzo e uno dietro - completano la spina dorsale. Classico perché i suoi nerazzurri si difendono bene, ripartono con velocità ma soprattutto, una volta negli ultimi trenta metri, gestiscono il pallone con testa e inventiva. Il secondo punta su una formazione polivalente, dove la differenza la fanno gli interpreti più che gli schemi. Tutto ruota attorno al capitano, il numero 10, l'uomo copertina: Gabriel Aly. Quando avanza il raggio d'azione agisce da "falso 9" al centro del tridente delle meraviglie con Signorile a destra e D'Onofrio a sinistra, quando si abbassa rappresenta a tutti gli effetti il vertice alto del rombo di centrocampo: in regia c'è Martino, sul centro-destra Picca e opposto a lui Dellea. Innovativo perché roba di questo tipo già di per sé si vede di rado in un campo di calcio, figurarsi a livello giovanile e dilettantistico. Un vecchio saggio diceva che per fare punti non è sufficiente giocare un bel calcio. Sarà pure vero, ma quando in campo c'è una squadra come il Club Milano, che di punti nelle prime cinque uscite ne ha fatti solamente sette, qualcuno da lassù sorride. Tuttavia non vale lo stesso per Mandelli, che va a riposo sotto di un gol nonostante un evidente predominio territoriale e, più in generale, un primo tempo giocato da grandissima squadra.
Max Pezzali la canta dall'ormai lontano 1997, gli appassionati di calcio la conoscono da ben più tempo: la dura legge del gol. «Fai un gran bel gioco»? Vero. «Alla prima opportunità salgon subito e la buttan dentro a noi»? Altrettanto vero. Il merito è di capitan Colombo, che alla mezz'ora si ricorda di essere straordinario e firma il quinto gol stagionale: approfittando di una respinta corta, raccogliendo il pallone e trovando la porta con l'aiuto della traversa. Il tutto dopo un primo tempo in cui di occasioni nitide, quindi di parate a opera di Mastroianni e Cogliati, non se ne sono praticamente viste. E lo stesso accade nel secondo tempo, eccezion fatta per le tre fiammate equamente spalmate nei primi dieci minuti: prima D'Onofrio ci prova con un diagonale ma non trova la porta (5'), poi Maggi fa lo stesso con il medesimo risultato (8'), quindi Colombo si gira da attaccante vero e impegna per la prima volta Cogliati (10'). Al quarto d'ora Mandelli prova a cambiare qualcosa: entra Urigna per Dellea. Poi trovano spazio anche Giannosso, Viligiardi e Hassan, ingressi che spingono anche Bergomi a rivedere qualcosa: Colombo e Legora lasciano il posto a Henaj e Marenzi. Tatticamente cambia poco, ma allo stesso tempo il cronometro scorre inesorabile e il triplice fischio di Sacillotto di Milano, dopo un quarto d'ora passato senza neanche soffrire più di tanto, regala all'Accademia Inter il quinto successo stagionale.
CLUB MILANO-ACCADEMIA INTER 0-1
RETE: 30' Colombo (A).
CLUB MILANO (4-3-1-2): Cogliati 6.5, Aina 6 (35' st Viligiardi sv), Gaspari 6, Araujo Mirabile 6.5, Picca 6, Alvarez 7, D'Onofrio 6.5 (37' st Hassan sv), Martino 7 (25' st Giannosso 6), Signorile 6, Aly 7, Dellea 6 (14' st Urigna 6). A disp. Pirro, Mallardo, Boschini Yeremi, Borrelli, Tamborrino. All. Mandelli 6.5. Dir. Paganoni.
ACCADEMIA INTER (4-3-3): Mastroianni 6.5, Marrone 7, Brescia 6.5, Selmo 7, Brianti 7.5, Ardito 7, Maggi 7, D'Errico 7.5, Colombo 7.5 (33' st Henaj sv), Legora 6.5 (35' st Marenzi sv), Astori 6.5. A disp. Capoccia, Trovati, Landini, Zippo, Ledda. All. Bergomi 7.5. Dir. Giovanelli.
ARBITRO: Sacilotto di Milano 6.5.
AMMONITO: Maggi (A).
CLUB MILANO
Cogliati 6.5 Un solo intervento degno di nota, quello nel secondo tempo su Colombo. Per il resto normale amministrazione.
Aina 6 Meno intraprendente del solito. Il grande ex può fare di più e sicuramente lo farà, d’altro canto dietro gestisce bene la vivacità di Astori (35' st Viligiardi sv).
Araujo Mirabile 6.5 Difensore moderno e di vitale importanza per gli equilibri del Club. L’unico neo resta la sbavatura, sua ma soprattutto di reparto, in occasione del gol dell’Accademia Inter.
Gaspari 6 Discorso simile a quello fatto per il compagno di reparto. Gioca con molto campo alle spalle e questo non sempre lo favorisce, qualche sbavatura ma tutto sommato tiene bene il campo.
Picca 6 Si piazza sul centro-destra e continua a fare ciò che gli viene meglio, ovvero giocare il pallone. Lo fa spesso con lucidità, ma soprattutto nel secondo tempo non sempre ci mette quel qualcosa in più e quella velocità necessaria per fare la differenza.
Alvarez 7 Basso a sinistra sembra sprecato, tuttavia quella porzione di terreno di gioco la amministra con lucidità. Da sottolineare anche la personalità.
D'Onofrio 6.5 Qualche lampo, ma come nel caso di Aly pecca all’ultimo quando avrebbe potuto fare la differenza. Va anche al tiro in apertura di secondo tempo ma non trova la porta (37' st Hassan sv).
Martino 7 Destro pregevole, visione di gioco altrettante formidabile. Parte dal centro per poi svariare lungo tutto il reparto mediano del Club. Giocatore da tenere d’occhio.
25' st Giannosso 6 Venti minuti di corsa, lotta e sacrificio. Partecipa all’assalto finale.
Signorile 6 Fa tutto bene tranne l’ultima scelta, laddove sarebbe servita un po’ più di lucidità. Se riuscirà ad affinare anche questo aspetto, è evidente che potrebbe diventare un centravanti completo sotto ogni aspetto.
Aly 7 Dal suo destro partono quasi tutte le azioni più pericolose del Club. Giocatore immenso e di classe, peccato solo che non sia riuscito a trasformare in oro l’enorme mole di gioco creata.
Dellea 6 Parte bene ma alla distanza paga qualche scelta sbagliata. Resta un giocatore di indubbie qualità, sia in fase di costruzione sia in quella di non possesso.
14' st Urigna 6 Entra in un momento concitato, prova qualcosa di diverso ma non gli riesce. Sarebbe stato difficile per chiunque fare di più.
All. Mandelli 6.5 I suoi giocano bene, anzi benissimo. Forse troppo, ma questa è un’altra storia. Ancora una sconfitta, ancora tantissimi rimpianti: zero punti ma la consapevolezza che la strada è quella giusta.
ACCADEMIA INTER
Mastroianni 6.5 Qualche uscita precisa, ma normale amministrazione per uno come lui. Di tiri nello specchio di rilievo non se ne vedono, tuttavia rimane bene sul pezzo.
Marrone 7 In campo è tra i più piccoli ma non si vede. Bergomi lo guida perfettamente, lui risponde presente. Solido, preciso e pure intraprendente in avanti.
Brescia 6.5 Tiene a bada il suo rivale diretto e qualche svolta prova anche a staccarsi dai blocchi. Contributo utile alla causa in una partita di sofferenza come quella del Vista Vision.
Selmo 7 Fa da filtro e gioca molto spesso in verticale. Partita non semplice da interpretare per uno delle sue caratteristiche, lui si fa trovare pronto e mette in campo una prestazione intelligente.
Brianti 7.5 C’è poco da fare, dalla sua parte non si passa. Monumentale di testa, insuperabile quando è impegnato negli uno contro uno. Difensore di spessore, se l’Accademia torna a casa con tre punti il merito è anche suo.
Ardito 7 Con Brianti forma una coppia solida e arcigna. Contribuisce a innalzare il muro difensivo, prova di carattere, grinta e cuore.
Maggi 7 Tanta lotta, altrettanti chilometri e la sensazione che avrebbe corso per altri 90 minuti. Va anche al tiro in apertura di ripresa ma non trova la porta.
D'Errico 7.5 Prova sublime. Gli manca solamente il gol, ma in una gara come questa gli era stato richiesto altro E sì, ha risposto presente.
Colombo 7.5 Quinto gol in campionato, probabilmente uno dei più importanti. Approfitta di una leggerezza dei biancorossi e lo fa da attaccante vero (33' st Henaj sv).
Legora 6.5 Qualche spunto interessante, ma con Alvarez di fronte finisce per perdersi nei meandri della fascia destra. Rimane comunque sul pezzo e dà tutto fino alla sostituzione (35' st Marenzi sv).
Astori 6.5 Stesso discorso fatto per Legora. Dalla sua c’è un po’ più di spazio da attaccare, tuttavia non sempre gli riesce come suo solito. In fase di ripartenza si fa valere con velocità e intraprendenza.
All. Bergomi 7.5 La vince con la tattica e la testa. Il primato è ancora suo e, di questo passo, potrebbe mantenerlo per molto tempo.
ARBITRO
Sacilotto di Milano 6.5 Fischietto giovane e con molto strada da percorrere. Nessun errore eclatante e la partita la porta pure a casa senza problemi, ma per meritarsi altri palcoscenici - che sia anche solo l'Under 19 - serve probabilmente altro.