Under 16
27 Ottobre 2023
Sporting C.B. Under 16: Adam Afifi è il nuovo portiere "a tempo determinato", in attesa della sua consacrazione
«Avevamo finito la stagione scorsa e i due portieri che avevamo non avevano più volontà di continuare. Nelle prime amichevoli ci ha dato una mano il portiere dei più piccoli ma vedevo che si metteva in porta di tanto in tanto e notavo che si divertiva. Così iniziato il campionato ho pensato di proporlo tra i pali e parlargli di questa idea».
Ha avuto inizio così, quasi per caso la nuova vita di Adam Afifi, da anni esterno nel centrocampo dello Sporting C.B. ma da questa stagione chiamato ad indossare i guantoni e difendere i pali della formazione allenata da Antonio Milanesi. Un cambio di ruolo radicale per un ragazzo che ha dimostrato di aver a cuore il bene della squadra ed è convinto di mettersi in gioco, raccogliendo il guanto di sfida con la stessa presa sicura di un portiere navigato. Per ora dunque, Adam è il numero 1 dello Sporting con la volontà di tornare a ricoprire la sua ormai vecchia posizione in campo una volta che la mancanza di un estremo difensore di ruolo sarà colmata. Cosa succederà, però, nel futuro non è dato saperlo. D'altronde, nemmeno l'undicenne centrocampista Gigi Buffon avrebbe potuto immaginare di alzare la Coppa del Mondo da portiere circa vent'anni più tardi...
È l'inizio della stagione e Adam non immagina lo conversazione che qualche giorno più tardi avrebbe tenuto col tecnico Villani. Giunto il momento, viene affrontata la questione e l'atteggiamento del ragazzo è quanto di più rassicurante per un allenatore: «Diciamo che ho accettato abbastanza tranquillamente la decisione che ha preso l'allenatore, non abbiamo un portiere e bisogna sacrificarsi, quindi ho risposto di si tranquillamente perchè capisco il momento» spiega Adam, mostrando grande lucidità e comprensione ma soprattutto spirito di squadra. A proposito di squadra, i compagni possono essere a volte il peggior avversario con cui il portiere deve avere a che fare: i vari sguardi di sconforto, le urla per ricevere la palla lunga e la solita storia per cui a far gol sono quelli che giocano fuori dall'area ma a subirlo è sempre e solo l'ultimo baluardo a difesa della porta.
In merito a questo, Adam rimane estremamente freddo e razionale, ringraziando i compagni di squadra per aiutarlo in questa intricata e intrigante sfida: «Loro mi sostengono molto e cercano di spronarmi senza farmi pesare gli errori. È difficile, sono le mie prime volte ma comunque cerco di fare del mio meglio e aiutare la squadra. Naturalmente qualche gol lo prendo». Senza contare le 11 reti subite contro la candidata numero 1 al titolo provinciale Romano Banco, sono di fatti 9 le reti concesse in 4 gare. Una media non entusiasmante ma che non tiene conto del clean sheet, l'unico ottenuto fin qui, contro l'Orione, campione provinciale in Under 15 la scorsa stagione e fermata 1-0 alla prima giornata proprio dalla rete di Arturo e dalle parate di Afifi.
Ma tra tutti, perché proprio Adam Afifi? A spiegarlo è sempre il tecnico, Antonio Milanesi, il quale ha intravisto in lui ottime capacità tra i pali: «Ha attitudine: si tuffa, sia basso che alto e sulla palla ci va. Deve crescere in personalità e tecnicamente, sulle palle alte sicuramente. Ci sarebbe stato un altro ragazzo che aveva già provato in porta da bambino - Matteo Peretti - ma è indispensabile per la nostra difesa. Abbiamo provato un paio di ragazzi in porta in estate ma alla fine per vari problemi non siamo riusciti a tesserarli. Al momento siamo in costante ricerca, ma noi siamo una squadra di origine oratoriana dunque non andiamo a cercare i ragazzi ma li accogliamo. Ho chiesto ad Adam una cortesia, promettendogli che al momento dell’arrivo di un nuovo portiere tornerà a fare il suo solito ruolo, lui sa già che non sarà semplice». E da qui la storia appena raccontata.
Il primo mese abbondante di stagione si è concluso e permette di fare dei bilanci, i quali in realtà non riservano grandi sorprese dal punto di vista delle cifre. Ma proseguendo il "gioco" precedente, senza calcolare i 55 gol che fino ad ora il Romano Banco ha inflitto alle 5 compagini affrontate, la formazione allenata da Milanesi risulta essere le quinta difesa del girone, mentre, contando gli 11 gol subiti nell'ultimo match, scalerebbe fino ad essere nona. Questi numeri, al momento, valgono l'ottavo posto in classifica con 6 punti messi in saccoccia, derivanti da due vittorie in cui Adam ha messo le mani. La prima è la già citata prima partita contro l'Orione, l'altra è la pirotecnica vittoria sull'Olmi per 4-3 che, come spiegato dal tecnico, ha visto Afifi imperversarsi in un paio di interventi che hanno mantenuto la parità prima che D'Angelo decidesse la gara. L'allenatore ha poi concluso: «Siamo tutti con lui e non deve mai sentirsi responsabile. Sappiamo che può incappare in qualche errore ma secondo me serve solo tempo. Non finirò mai di ringraziarlo. Col Lacchiarella abbiamo subito gol per un suo errore di posizione, li ha vacillato ma devo dire che si sta comportando davvero bene, ha dato disponibilità e io cerco di tutelarlo in ogni modo. Spero di trovare un portiere ma è difficile. Se riesce a convincersi del ruolo penso che sia davvero predisposto, ha tutto per diventare un buon portiere. Deve crederci».
Insomma, la nuova vita di Adam Afifi procede a vele più o meno spiegate, tra gli alti e i bassi che caratterizzano la carriera e l'opinione che si ha di tutti i giocatori, a maggior ragione dei portieri. I punti di forza su cui può fare leva sono principalmente due: dei compagni e un allenatore che ripongono tante speranze in lui e delle spalle larghe che gli permettono di soddisfare queste aspettative reggendo allo stesso tempo l'urto di una nuova, delicatissima e cruciale, posizione da ricoprire in campo. Tutto questo per un bene superiore, quello della squadra, ed è così che si comporta un vero leader.