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Pallonetto da 30 metri, è il gol dell'anno! La Nazionale dei Dilettanti batte i professionisti

Un sigillo di Semmah nel primo tempo fa cantare la selezione di Carrieri

RAPPRESENTATIVA UNDER 15

RAPPRESENTATIVA UNDER 15: Dennis Scifo, difensore e capitano dei classe 2009

È la partita delle risposte. E per adesso, quando mancano esattamente 136 giorni dall'inizio del Torneo delle Regioni, sono tutte positive. Da qui la domanda, tanto semplice quanto significativa: dove può arrivare questa Rappresentativa? La risposta è altrettanto elementare, ma in questo caso tutt'altro che scontata: ovunque. Ma ovunque per davvero, magari nuovamente sul trono d'Italia dopo la rimonta del secolo dello scorso 27 aprile al Piola di Vercelli. O magari, chissà, pure più in alto. Intanto i fatti sono inequivocabili: la Nazionale dei Dilettanti ha vinto contro i professionisti. Nella fattispecie contro il Como, caduto in casa per mano di Semmah: suo il sigillo decisivo, il punto più alto di un pomeriggio perfetto sotto ogni punto di vista. E suo pure il gol dell'anno, perché ha deciso l'amichevole di Erba nientepopodimeno che con un pallonetto da trenta metri: serve altro? Probabilmente sì, ma lo spettacolo è appena iniziato.

QUESITO

Quindi un'altra domanda. Che è anche un dubbio amletico, l'interrogativo per eccellenza, il quesito che nasconde l'arcano. A dire il vero sono due: chi sono i professionisti? E ancora, chi sono i dilettanti? Stando ai fatti le risposte sono semplici, quasi scontate. Ma se è vero che il calcio è tutt'altro che una scienza esatta, quanto accaduto a Erba non sorprende poi così tanto: perché la Rapp ha giocato per larghi tratti da professionista, perché il Como - salvo rare eccezioni, quasi sempre nel nome di Mardegan - lo ha fatto da dilettante. In poche parole, se il primo tempo si fosse giocato a maglie invertite nessuno se ne sarebbe accordo. Sicuramente per il risultato, un 1-0 - meritato per le modalità, forse un po' stretto per la mole di gioco creata - in favore della formazione di Carrieri: prima vicina al bersaglio grosso con Ouanchi (3'), poi capace di spaventare Ossino con una punizione stratosferica di Semmah (5'), quindi meritatamente avanti grazie al gol dell'anno dello stesso Semmah (8'). E probabilmente il primato sarà suo per tanto, tantissimo tempo. D'altronde come si può superare - ma anche solo eguagliare - un pallonetto da trenta metri?

Ma la Rapp è stata anche tanto altro. Innanzitutto squadra, dettaglio impossibile da trascurare quando in campo ci sono undici giocatori che a malapena si conoscono. Dopodiché, nell'ordine: efficace in avanti affidandosi al talento di Amato e Xhixha, letale sulle corsie con le coppie Veraldi-Esposti e Valdati-Semmah, precisa in mezzo grazie Ouanchi e Monieri, arcigna dietro sfruttando la personalità di Scifo (capitano) e Motta. Tant'è che il Como, numeri alla mano, si è fatto vedere dalle parti di Veneziano solamente una volta: cross al bacio di Cassano, gran colpo di testa di Mardegan - il migliore per distacco sponda lariana - che si stampa sulla traversa (23').

ADDENDI

Il secondo tempo non è altro che la prova del nove di una delle leggi più vecchie della matematica: cambiando gli addendi, in questo caso gli interpreti, il risultato non cambia. Carrieri, come previsto, rivoluziona totalmente la formazione: l'unico superstite è Algeri, subentrato già nel primo tempo dopo l'infortunio di Amato. Eccezion fatta per il modulo, l'ormai consueto 4-4-2 che dovrebbe accompagnare i lombardi fino al Torneo delle Regioni, gli interpreti sono quindi tutti nuovi: in avanti c'è De Robertis, in mezzo Gianelli e Zanetti, sulle corsie i due treni Muca-Barcella e Maggi-Spagnolo, dietro Pappano e Mariotto a protezione di Bandeira. Rispetto al primo tempo, il reparto maggiormente sotto pressione è stato quello arretrato. Ma per Carrieri è tutt'altro che una brutta notizia. Sì perché era impensabile poter dominare il Como per tutti gli 80 minuti, specie perché nella ripresa Volontè ha buttato nella mischia Lovecchio, Lembo e compagnia bella. Nonostante le difficoltà non sono mancate le ripartenze e quindi le occasioni di chiuderla, viceversa è forse mancato un po' di killer instict negli ultimi trenta metri. Poco male perché, allo stesso tempo: il numero di parate di Bandeira è paragonabile a quelle di Veneziano (zero) e capitan Mariotto, faro dell'Accademia Inter, ha dimostrato di saper guidare alla grande un reparto difensivo rimasto sul pezzo per tutti i 40 minuti. E quindi sì, Carrieri può sognare. Probabilmente è ancora presto, ma la strada intrapresa da questa Rapp è decisamente quella giusta.

IL TABELLINO

COMO-RAPPRESENTATIVA 0-1
RETE: 8' Semmah (R).
COMO: Ossino, Piai, Colombo, Zanaria, Cattaneo, Stea, Mastari, Cassano, Terranova, Barzaghi, Mardegan, Ginelli, Pagani, Meda, Bernasconi, Arui, Baratelli, Kiku, Lovecchio, Lembo, Tigano. All. Volontè.
RAPPRESENTATIVA: Veneziano, Veraldi, Valdati, Ouanchi, Motta, Scifo, Semmah, Monieri, Xhixha, Amato, Esposti, Bandeira, Muca, Maggi, Pappano, Mariotto, Gianelli, Zanetti, Barcella, De Robertis, Algeri, Spagnolo. All. Carrieri.
ARBITRO: Caflisch di Como.
ASSISTENTI: Cantatore di Como e Lissi di Como.

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