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La Rapp fa già sognare! Sfiora l'impresa clamorosa, spaventa l'Atalanta e lancia la sfida all'Inter

I classe 2007 di Tacchini si portano a casa un ottimo pareggio contro la Dea

UNDER 17 RAPPRESENTATIVA

UNDER 17 RAPPRESENTATIVA: Alvarez del Club Milano

Due parole, un articolo e un sostantivo: le sensazioni. Piaccia o non piaccia, alla fine hanno sempre ragione loro. Alle volte portano a tesi incontrovertibili, dati di fatto. Ma allo stesso tempo non sempre si tramutano in realtà. Quindi una certezza: le sensazioni che lascia questa Rappresentativa sono splendide. Poi la domanda: saranno sufficienti per ritornare sul tetto d'Italia? E ancora, cosa serve per trasformarle in tesi incontrovertibili, dati di fatto? Oppure, meglio ancora, in dogmi? Tempo al tempo, intanto Tacchini si può coccolare una squadra che continua a convincere: lo ha fatto prima all'Eusalp a giugno, lo ha fatto poi a San Pellegrino Terme ad agosto. E lo ha fatto pure a Zingonia, a casa dell'Atalanta: portandosi in vantaggio nel primo tempo con Platto, rispondendo prontamente con Pontiggia al gol del momentaneo 1-1 di Diouf, resistendo con ferocia fino al gioiello di Dragan pochi istanti prima del triplice fischio. Resta un ottimo 2-2: che sarebbe potuto essere 2-1, vero, ma che lascia sensazioni più che positive in vista della seconda amichevole contro l'Inter in programma il 29 novembre. Sensazioni, appunto.

SQUADRA

Quella che si avverte nel primo tempo corrisponde con la notizia più bella per Tacchini. La sua Rappresentativa è già una squadra: probabilmente ancora da puntellare, sia negli interpreti sia prendendo in considerazione l'aspetto puramente tattico, ma sicuramente sulla buona strada per farsi trovare pronta in Liguria. In parole povere, la sensazione è che i classe 2007 siano tutt'altro che sconosciuti. E se da una parte è effettivamente così visto che l'ossatura del primo tempo corrisponde quasi perfettamente a quelle dell'Eusalp di giugno e del Calligaris di agosto, dall'altra è un aspetto chiaramente impossibile da trascurare. Così come non si può trascurare il risultato, un 1-0 firmato da Platto dopo una discesa da mille e una notte di Caccia: il terzino del Ponte parte al galoppo, arriva sul fondo e pennella perfettamente sulla testa del bomber della Rigamonti, che alla prima occasione buona non perdona e batte Moroni (36'). Un'azione, nell'ordine: splendida per estetica, devastante per efficacia, significativa per le tempistiche. Eppure i primi 45 minuti sono aperti e chiusi dall'Atalanta: al 4' Perucchini - ex Villa Valle ma soprattutto ex Rapp - si vede salvare un gol sulla linea da Renner, al 43' Bono sfiora il colpo grosso direttamente su calcio di punizione. Nella circostanza è decisivo Comi, il cui intervento - tanto bello quanto efficace - non è altro che lo specchio perfetto di un primo tempo perfetto. D'altronde nel 4-4-2 di Tacchini c'è proprio di tutto. Precisamente, nell'ordine: la personalità di Gondor e Oprandi, le discese di Renner e Caccia, le geometrie di Torelli e Simoncelli, la fantasia di Alvarez e Buzzetti, la duttilità di De Cecco e il senso del gol di Platto.

SENSAZIONI

Nella ripresa la Rapp cambia tutto: il 4-4-2 diventa 4-3-3 e gli interpreti, come previsto, sono tutti nuovi. Si scrive rivoluzione, si legge rotazioni. E pure idee chiare e precise in vista del Torneo delle Regioni, laddove duttilità e panchina lunghe sono imperativi imprescindibili per provare ad arrivare fino in fondo. La sensazione del secondo tempo è altrettanto semplice: la Rapp non avrebbe mai potuto perderla. Avrebbe potuto pareggiarla, vedi lo splendido gol di Diouf a pochi secondi dal suo ingresso in campo (17'). Ma l'aria che tirava era di vittoria, per questo il sigillo di Pontiggia - gran conclusione dai sedici metri (20') - non sorprende poi così tanto. Il tutto preceduto e seguito da altrettante occasioni per fare male a Bugli, entrambe firmate da Gamba: dopo dieci minuti lascia sul posto Galletti ma sbaglia sul più bello, alla mezz'ora impegna ancora l'estremo difensore della Dea con un bel guizzo dalla distanza. E se l'attaccante del Ponte San Pietro, scelto al centro del tridente completato da Pontiggia a destra e Raza a sinistra, ha rappresentato tutti gli effetti un bomber probabilmente imprescindibile, tutti gli altri non sono stati da meno. Sicuramente un giocatore come Ciceri, punto fermo dell'Enotria e autentico dominatore del centrocampo con Gioia in mediana e Merziario sul centro-sinistra. Quindi Rbiyab e Pinciaroli, la coppia centrale, così come Servietti a destra e Gavazzi a sinistra. Quest'ultimo reparto capace di resistere persino all'assedio finale nerazzurro, almeno fin quando Dragan - tra i più promettenti del vivaio della Dea - non si è inventato uno splendido gol da fuori area per il definitivo 2-2 (44').

Tommaso Bottoni e Daniele Tacchini con Perucchini, centravanti dell'Atalanta e grande ex della Rapp

IL TABELLINO

ATALANTA-RAPPRESENTATIVA 2-2
RETE: 36' Platto (R), 17' st Diouf (A), 20' st Pontiggia (R), 44' st Dragan (A).
ATALANTA: Moroni, Personeni, Maggiore, Finazzi, Ornaghi, Galletti, Idele, Zoli, Perucchini, Bono, Aliprandi, Bugli, Colleoni, Pastori, Zaffalon, Dragan, Arena, Longhi, Diouf, Inacio, Valdivia. All. Bellini.
RAPPRESENTATIVA: Comi, Renner, Caccia, Gondor, Oprandi, Torelli, Buzzetti, Simoncelli, Platto, De Cecco, Alvarez, Bonetti, Servietti, Pinciaroli, Rbiyab, Gavazzi, Gioia, Ciceri, Merzario, Pontiggia, Gamba, Raza. All. Tacchini.
ARBITRO: Piazza di Treviglio.
ASSISTENTI: Salvati di Treviglio e Ferrari di Treviglio.

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