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Under 17

Gol, espulsioni e rimonta sfiorata: la prima del nuovo tecnico è da pelle d'oca

Marco Celotto comincia con tre punti la sua avventura, finale amaro e in chiaroscuro invece per l'Opera

Jacopo Amadio e Leonardo Vido; Barona Sporting Under 17

BARONA SPORTING UNDER 17 • Jacopo Amadio e Leonardo Vido, decisivi per i tre punti

Immagina l'instabilità mentale di una squadra che cambia tre volte allenatore, Immagina che sia la capolista a farlo. Immagina infine che l'esordio del nuovo tecnico contenga gol, espulsioni e rimonte sfiorate. Ecco, immaginare non serve, perché è proprio quello che è successo alla Barona nelle ultime due settimane. Cominciamo però dalla fine e cioè dal 2-1 con cui i biancorossi battono l'Opera e staccano il Buccinasco, nel frattempo fermato sul 2-2 dal Forza e Coraggio, rafforzando il proprio primato. Ecco, in una partita decisa dai gol di Vido e Amadio arrivati nell'ultimo quarto d'ora c'è anche l'esordio di Marco Celotto sulla panchina biancorossa, dopo l'addio di Andrea Bruno - arrivato al posto di Zampieri solamente quattro partite fa - diretto al Monza come Scouting ufficiale. Una prima che stava diventando complicata per la Barona che, avanti due gol e due uomini, nel finale stava per subire una rimonta che avrebbe avuto del clamoroso. Il gol in contropiede di Raffaldi e i miracoli di Cosentino - oggi praticamente perfetto - però, non servono ai gialloblù di Opera per sventare la terza sconfitta stagionale e l'infittirsi di una classifica sempre più incerta.

POLVERI BAGNATE

Dalle prime battute di gara si nota sin da subito l'identità tattica voluta dal nuovo tecnico Marco Celotto che, complice anche il forfait all'ultimo minuto di Gomez, schiera la squadra con un dinamico 3-5-2: modulo idealmente perfetto per esaltare le qualità in fase di spinta di Bergonzi da una parte e gli inserimenti del solito Gilardi, questa volta schierato mezz'ala, dall'altra. Non si snatura invece l'Opera di Marco Donghi che piazza due folte linee da quattro dietro Farina e Ciminaghi, con il fulcro del gioco che soprattutto nei primi minuti verte sul centro sinistra dove c'è bomber Raffaldi. Tutti elementi che vedono poche emozioni e una partita molto bloccata per tutto il primo quarto d'ora, dove è il solo biancorosso Vido a provarci (16') con un destro da fuori su cui Cosentino si distende e blocca facilmente in due tempi. Squillo che però non smuove le convinzioni di Celotto che dopo appena venti minuti risistema la squadra con un 4-2-3-1 con Gilardi largo a destra nella batteria completata da Amadio dietro alla punta Vido, con Vigo largo a sinistra; Pernisa-Olldashi invece la coppia di centrocampisti a protezione della difesa. Al 24' è ancora Vido a provarci, calciando a giro sul fondo in piena area piccola dopo un pallone messo forte e teso in area proprio dallo stesso numero nove e respinto dalla retroguardia dell'Opera; cinque minuti tardi è invece Vigo a mandare alto colpendo di testa sul corner calciato benissimo da Bergonzi.

La Barona di Marco Celotto al completo

L'atteggiamento crescente in intensità dei padroni di casa non scompone però la squadra di Donghi che - pur peccando di precisione negli ultimi metri e senza tirare in porta - prova sempre a ragionare e ad uscire in palleggio dal proprio quartetto difensivo. Al 36' ecco la prima vera azione in manovra della Barona: Gallo si accentra e allarga sulla destra per Pernisa che lascia scorrere e poi di prima intenzione la mette in mezzo per Vido che ancora una volta stacca di testa in piena area piccola ma senza centrare - per pochissimi centimetri - lo specchio della porta. Poco più tardi è Amadio - nel frattempo dirottato sul centro destra - a provarci: palla raccolta sulla destra e serpentina in area di rigore che termina con un destro forte e sottomisura su cui Cosentino è bravissimo ad opporsi con i piedi (39'). Ad un minuto dalla fine ecco che la Barona ha l'occasione più ghiotta del match: Cosentino sbaglia clamorosamente il disimpegno calciando il pallone direttamente sui piedi di Gilardi che in un attimo stoppa e va col sinistro a giro, il tiro però è leggermente strozzato e si spegne di un soffio sul fondo.

VIDO SCACCIA GUAI

La ripresa si apre subito con un'ottima parata di Cosentino, che dopo nemmeno cinquanta secondi deve distendersi alla sua destra e deviare con un pronto riflesso il rasoterra da fuori di Vigo. La frenesia regna sovrana nei primi minuti e da entrambe le parti dove la voglia di sbloccare il risultato prevale sulla lucidità nel pensiero e le occasioni faticano a fioccare. Ci vuole una super percussione di Vigo per rompere l'equilibrio (8'): l'undici biancorosso se ne va in doppio passo sul fondo lato destro dell'area di rigore e mette un pallone arretrato per Olldashi che prova a piazzarla in corsa ma la mette ancora una volta a lato. Non cambia seppur qualche aggiustamento tattico e di uomini - soprattutto con l'ingresso di Alligri - la partita dell'Opera, che fatica nel fraseggiare in modo pulito e ricorre sempre più spesso al lancio lungo verso Raffaldi e lo stesso Alligri quando pressata. La stessa Barona non brilla quest'oggi per bellezza e fluidità nelle giocate ma soprattutto di cinismo sottoporta: esempio lampante è Vido - solitamente implacabile - che nel giro di dieci minuti spreca due ghiottissime occasioni per sbloccare una partita estremamente complicata: prima spedisce alto di testa da ottima posizione sul traversone messo in mezzo da Gilardi e poi, sugli sviluppi di un corner battuto da Baracchi la spedisce fuori proprio sulla linea di porta. Al 28' è invece Bergonzi a sfiorare il vantaggio, arrivando in estirada con un pizzico di ritardo sul pallone messo in area dal solito Amadio.

I ragazzi dell'Opera di Marco Donghi

Quando siamo arrivati alla mezz'ora e con una partita ben lontana dall'essere sbloccata ecco l'episodio che può potenzialmente spaccare la partita: Mancin - già ammonito - rimedia il secondo giallo per qualche parola di troppo e dopo appena due minuti la squadra si scioglie immediatamente e in appena quattro minuti la partita si chiude: punizione dalla metà campo che Baracchi scodella perfettamente in mezzo per Vido che proprio sul filo del fuorigioco di testa in tuffo trova l'angolo e batte Cosentino per l'1-0. Segnato il gol la Barona rompe il proprio muro mentale e sul ribaltamento di fronte seguente, dopo due interventi miracolosi di Cosentino su Gilardi arriva il raddoppio di Amadio che si trova al posto giusto e al momento giusto, è spallata al match. Finale amaro ma agitato per l'Opera che - sì finisce addirittura in nove per un brutto fallo dal limite di Farina - ma ha la forza e la bravura di tenere viva fino all'ultimo la partita e, a due dalla fine, riesce a sorprendere una Barona incomprensibilmente sbilanciata (43'): ripartenza fulminea cotonata da Raffaldi che da solo davanti ad Abatianni è freddo e fa 2-1. 

 

IL TABELLINO

 

BARONA SP.1971-OPERA 2-1
RETI (2-0, 2-1): 32' st Vido (B), 34' st Amadio (B), 43' st Raffaldi (O).
BARONA SP.1971 (3-5-2): Abatianni 6.5, Gallo 7, Bergonzi 7, Olldashi 7.5, Poli 7 (41' st Allocca sv), Lepore 6.5 (41' st Bianco sv), Gilardi 7, Amadio 8 (49' st Simonazzi sv), Vido 6.5 (41' st Ravagli sv), Pernisa 6.5, Vigo 7 (20' st Baracchi L. 7). A disp. Reverdito, Gomez Alvarenga, Dudu Patrick, Zelezo. All. Celotto 7.
OPERA (4-4-2): Cosentino 7.5, Salvo 6.5, Meloni 6.5, Mancin 6, Bitto 6, Bassilana 6, Farina 6, Bernardi 6.5 (42' st Belle sv), Ciminaghi 7 (13' st Alligri 6.5), Raffaldi 7, Mazzariello 6.5 (1' st Cairo 6.5). A disp. Buenvenida, Pischetola. All. Donghi 6.5.
ARBITRO: Garbislander di Milano 6.
ESPULSI: 30' st Mancin (O), 36' st Farina (O).
AMMONITI: Bergonzi (B), Mancin (O), Mancin (O), Raffaldi (O), Meloni (O).

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