Under 15 Élite
19 Novembre 2023
UNDER 15 ÉLITE, VIS NOVA: Capitan Meroni risolve la partita
Il mondo del calcio si è spesso diviso tra tattica e individualità. Chi ha difeso perentoriamente l’importanza dell’organizzazione di squadra e dei movimenti reciproci e chi, al contrario, ha esaltato la fantasia che soltanto giocatori di qualità tecnica e mentale possono regalare. La verità, forse ora si è capito, sta nel mezzo. Tra tattica e individualità vi è la partita, i momenti, gli episodi, la tenuta, l’imprevisto. L’azione e la reazione. Esistono zone, come quelle del campo da calcio, più complesse di quanto possa sembrare. Questo traspare dal match tra la Casatese e la Vis Nova, finito 1-3 per la squadra ospite, nonostante un’ottima prestazione dei padroni di casa contro la prima in classifica.
Tatticamente il primo tempo della Casatese è perfetto. Organizzato magistralmente nella componente di posizionamento e anche nell’atteggiamento. Un 3-5-2 ben organizzato permette agli uomini di Re di marcare uomo su uomo e, con buona intensità, accorciano bene sul 4-4-2 del Vis Nova che fatica a creare azioni palla a terra e ad innescare gli esterni offensivi. La prima grande occasione è proprio della Casatese che, proponendo delle buone ripartenze, guadagna un rigore che si accinta ad essere battuto da Totorizzo che però manda alto dopo la scelta infelice di calciarlo con un pallonetto. Mani nei cappelli ma immediato supporto dagli spalti per il 10 della Casatese, che infatti, dopo l’errore, al 10’ minuto parte in contropiede a seguito di un bel lancio dalla difesa. Percorre alcuni metri, taglia davanti al difensore e conclude. Il tiro è però parato e sulla ribattuta arriva Mitraj che segna il gol del vantaggio al 19’. La partita rimane comunque molto bloccata. Sulle ali dell’entusiasmo la Casatese riesce e gestire bene la palla e chiudere le linee di passaggio. Quando l’arbitro fischia il primo tempo sembra quasi che la Vis Nova non sia più lo stesso, frastornato e abbattutto dalla trappola in cui è finito.
Parliamoci chiaro. Non è solo merito delle individualità se la Vis Nova gioca un secondo tempo opposto al primo sia nel risultato sia nella prestazione. Alcuni accorgimenti tattici di Santambrogio permettono di alzare Meroni, il ché sarà un fattore determinante per tutta la ripresa. Al contempo, il calo fisico degli avversari permette al Vis Nova di ritrovare lanci lunghi efficaci e anticipi sulle seconde palle. È però sicuro che gli individui, tutti i protagonisti della storia andata in scena a Casatenovo, siano egualmente importanti e, quanto mai, determinanti. Il gol dell’1-1 arriva al 7’ con Lai che sfrutta un’incertezza di Piccolo su un tiro da fuori con un tap in vincente. Dal gol del pareggio i ragazzi di Re subiscono mentalmente la partita e la fiducia ritrovata del Vis Nova. Al 18’ è invece un gol in mischia nato da un salvataggio di Piccolo su un possibile autogol di un compagno a permettere a Meroni di insaccare il gol del 2-1. Il gol nasce da una buona manovra corale del Vis Nova che poco prima trova anche una traversa su un tiro laterale di Lai. La partita procede su una strada in discesa per la Vis Nova e in salita per la Casatese. Soprattutto perché i cambi non sembrano riuscire a rivitalizzare una squadra in chiaro debito di ossigeno. Al 32’ il colpo del ko. E, tra l’altro, non un colpo normale. Meroni viene lanciato sulla fascia e si percorre palla al piede kilometri di campo con una freschezza degna di un subentrato. Non pesano gli oltre 60’ minuti sulla schiena. Poi sterza, supera due difensori al limite dell’area e insacca un gol bellissimo sotto al sette.
Finisce dunque 3-1 una partita in cui tra tattica e individualità hanno vinto gli episodi al di fuori della preparazione, l’imprevedibile che batte il fiuto degli allenatori. È bello sentire i due allenatori farsi i complimenti a vicenda a fine partita, segno del sincero apprezzamento per il lavoro del collega. Segno che la vittoria della Vis Nova è frutto anche di ciò che nel calcio è, e rimarrà sempre, incontrollabile. Forse, la sua parte migliore.
CASATESE
Piccolo 6 Qualche errore di troppo non condanna una prestazione comunque solida in uscita e in fase di impostazione. Sicuramente non la sua migliore partita ma sarebbe ingiusto permettere a un paio di nuvole di oscurare tutto il cielo.
Silva 6.5 Una prestazione solida come, nel complesso, tutto il reparto arretrato. Un grande posizionamento galvanizzato dalla predisposizione tattica perfetta della squadra gli permettono di giocare un primo tempo perfetto. Cala nella ripresa per stanchezza e un generale abbassamento del baricentro della squadra.
Banfi 6.5 Commento molto simile al compagno Silva. Da braccetti di difesa reggono bene l’urto nel momento in cui riescono ad essere aggressivi, accorciando e marcando uomo su uomo. Leggermente in ritardo nella seconda metà di gara dove va in affanno sui lanci lunghi avversari fino al momento del cambio per infortunio.
11’ st Marchica 6 Entra in campo al posto di Banfi ma gioca più alto, come quinto, invertendo la posizione con Perillo. Non riesce a incidere ma si muove bene in fase di non possesso.
Minato 7 Una freccia scoccata in una giornata soleggiata e senza un accenno di vento. Rapido sulla fascia semina il panico con le sue accelerazioni palla a terra. Forse gli manca quel guizzo qualitativo per concludere l’azione ma la superiorità fisica e la gamba gli permettono di essere comunque un fattore.
Soligo 7 Centrale di difesa fatto e finito. Spesso si dice che il centrale della difesa a tre ha un ruolo più facile perché meno sollecitato dagli esterni avversari e meno preso in mezzo nell’uno contro uno. Forse vi è un fondo di verità in questo, ma ciò non toglie che quando un centrale sale, accorcia, temporeggia, legge in anticipo, ritarda le azioni allora il merito è soprattutto suo, al di là del posizionamento.
Nicolosi 7 Dispensa ottimi palloni in mezzo al campo interpretando perfettamente il ruolo del regista. Lotta e si mette spesso in mostra anche per i suoi recuperi, sicuramente uno dei più determinanti tra i suoi compagni di reparto (32’ st Manzoni sv).
Cattaneo 6 Poco incisivo e in ombra durante gran parte della partita, riesce comunque ad accendere delle lampadine qua e là mettendo in mostra le doti fisiche e tecniche. Lavora tanto per la squadra e si muove in fase di possesso palla. Un diamante ancora da sgrezzare.
Origo 6 Spesso saltato in fase di interdizione vista la tecnica del Vis Nova di cercare i corridoi per i lanci lunghi dalla difesa finisce a giocare una partita anonima. Nonostante ciò, si fa apprezzare per come interpreta il ruolo del centrocampista di qualità e intensità, un tipo di giocatore non sempre facile da trovare vista la specificità delle caratteristiche.
18’ st Es 6 Entra e si dimostra subito roccioso nei contrasti, un avversario difficile da reggere. Nonostante ciò, la partita fisica e sporca non favorisce la costruzione di manovra e finisce per rimanere un po’ schiacciato.
Mitraj 7 Non gioca una partita costante ma ciò non toglie l’importanza di un gol che sembra dare solidità e fiducia all’intera squadra. Un gol da rapace d’area che illude ma che rende onore al giocatore che Mitraj è: un attaccante a tutti gli effetti (27’ st Donelli sv).
Totorizzo 6.5 Gioca una partita esorbitante per qualità, corsa e intelligenza tattica. Basti pensare al gol del momentaneo vantaggio, in gran parte merito suo. Nonostante ciò, il rigore sbagliato pesa sul voto che scende di mezzo punto.
Perillo 6 Manca l’appuntamento con il guizzo tecnico decisivo in varie situazioni di ripartenza. Sfrutta bene la sua posizione per smarcarsi senza riuscire però ad incidere nella partita. Nel secondo tempo viene sacrificato come braccetto e subisce le difficoltà della squadra seppur non risentendo dello spostamento in sé (32’ st Soldano sv).
All. Re 7 La partita è preparata alla perfezione. Nell’unico modo possibile di interpretare la parola “perfezione”. Disposizione tattica perfetta e grande grinta nel pressare sul primo controllo. Nel secondo tempo si mischiano stanchezza fisica e stanchezza mentale e la Vis Nova prima in classifica dimostra i motivi della sua posizione.
VIS NOVA
Brunati 6.5 Tanti buoni interventi e una generale sicurezza in uscita lo aiutano a tenere sulle spine la linea difensiva dei suoi che sembra traballare nella prima parte di gara. Nel secondo amministra facendosi trovare pronto se chiamato in causa.
Suraci 6 In una partita difficile in fase di impostazione vista la forza fisica e la tenuta avversaria gioca comunque una buona gara fatta di coperture e lunghe corse a inseguire gli attaccanti avversari, spesso sporcando loro la palla.
6’ st De Stefanis 6 Prende il posto del compagno come terzino e regge bene, aiutato da una stabilità generale ormai completamente ritrovata.
Rosa 6.5 Simile al compagno di reparto mostra qualche qualità maggiore in fase di chiusura reggendo bene i duelli e uscendone spesso anche vittorioso e scenografico nei contrasti. Una buona partita confezionata con un ottimo nastro.
Cattaneo 7 I due centrali sono i veri autori del capolavoro difensivo del secondo tempo. Non solo sopportano bene le sollecitazioni fisiche ma dimostrano una grande intelligenza difensiva con letture preventive e chiusure azzeccate. Giganti.
Sportoletti 7 E Sportoletti non fa da meno. Chiude 90 minuti come chiude ogni azione avversaria: con cinismo e cattiveria agonistica. Se la Vis nova ha ritrovato fiducia molto passa anche da una difesa che per prima si è riscoperta solida e sicura dopo un primo tempo in evidente apnea.
Alviano 6 Fatica a trovare i giusti spazi per esprimere la sua qualità e esce poche volte palla al piede. Nonostante ciò sa dettare i tempi con i movimenti, caratteristica quasi introvabile ad oggi. Perché un conto è gestire la squadra con la palla tra i piedi, un conto è fare lo stesso senza possesso e solo con i movimenti lungo l’asse verticale. Manuale fondamentale di ogni centrocampista che si rispetti.
Lai 7 Trema ancora la traversa da cui poi dopo si sviluppa il gol del primo vantaggio. Gioca una grande partita dimostrando capacità balistiche e qualità tecniche non da tutti. Giocatore speciale realizza la rete del pari (32’ st Bobbo sv).
Minardi 6 Una grande tecnica e buona facilità di corsa non gli permettono di emergere comunque dal groviglio di giocatori lungo la linea di centrocampo. Soffre il ruolo difficile di un centrocampista in una partita fondata sui lanci lunghi più che sulle ripartenze palla a terra. Nonostante ciò, è sempre preciso e puntuale se chiamato in causa.
Meroni 7.5 Il secondo gol racconta la sua prestazione e, forse, anche tutto il giocatore. E dico forse perché se le capacità sono quelle viste oggi, allora mi sento di dire che il meglio deve ancora venire (32’ st Cesarotto sv).
Gallina 6 Rispetto ai compagni di reparto gioca una partita di sostegno, rinunciando all’essere protagonista per ridursi ad un’ottima comparsa. Il che è giustissimo visto che ciò che conta, alla fine, è la riuscita del film e non la performance del singolo attore.
De Petri 7 Partita impressionante dal punto di vista fisico, condotta magistralmente sia per interpretazione del ruolo sia per corsa.
20’ st Sichka 6 La partita è ormai su binari favorevoli e lui li percorre con tranquillità e costanza correndo davanti con gamba e personalità.
All. Santambrogio 6.5 Il primo tempo è un disastro che, complice il rigore sbagliato e qualche occasione buttata, finisce meno peggio di quanto ci si potesse aspettare. Nonostante ciò, nel secondo tempo qualche accorgimento tattico e qualche episodio fortunoso a favore la Vis Nova ritrova le sue armi migliori e conquista una meritata vittoria.
ARBITRO
Bernoussi di Bergamo 6.5 Una partita non facile gestita comunque con buon polso e personalità. Prende scelte a volte rischiose ma perentorie. Anche se divisive, nelle scelte, la certezza è sempre meglio dell’incertezza.
All. Re (CA): «Nel secondo tempo abbiamo subito un gol ingenuo e mentalmente la squadra ne ha risentito parecchio. Dopo un primo tempo, come ha riconosciuto anche l’allenatore della squadra avversaria, giocato molto bene è normale che ci si abbassi con la linea e di lì abbiamo preso dei gol sfortunati. Forse paghiamo l’esperienza dei nostri giovani sulle palle semplici ma ho visto una squadra nel primo tempo ordinata e con ritmi importanti.»
All. Santambrogio (VN): «Loro hanno fatto un primo tempo davvero aggressivo e nel secondo spono calati anche perché non è facile tenere quel ritmo. Siamo stati bravi a sfruttare gli spazi, abbiamo smesso di portare palla e abbiamo rotto la pressione. Bisogna ammettere che due gol sono stati fortunosi ma abbiamo meritato. Secondo me loro sono una buonissima squadra.»