Under 16
25 Novembre 2023
UNDER 16, ACCADEMIA INTER: Alessandro Gallo segna un gol da serie A e fa volare Soresini
Questa è una di quelle partite che potrebbero essere prestate in mille modi diversi, per la storia delle due sfidanti, per la loro rivalità, per il grande calcio che sempre portano in campo. Bisogna però accontentarsi di giusto tre definizioni, brevi ma che racchiudono tutto: "scontro di vertice", "derby" e "spettacolare". Partiamo dal dato di fatto: si tratta di uno scontro di vertice, perché l’Accademia Inter è andata a giocarsi il mantenimento della vetta in casa della grande rivale, la Masseroni, da poco detronizzata. Si deve parlare di derby, perché la partita dell’anno si è giocata tutta nel giro di tre chilometri, in quei 7 minuti di macchina che separano i due storici centri sportivi. E poi - e anche questo alla fine è un dato di fatto - spettacolare, perché quando lo scontro tra due grandi squadre finisce 4-3 per gli ospiti d’onore, dopo 80 minuti di fuoco e di colpi di scena, altro non si può dire se non che si è trattato di vero calcio spettacolo.
I ragazzi di Soresini riescono nell’impresa di espugnare la difficile roccaforte di casa Masseroni, e lo fanno con un due buone realizzazioni, un eurogol imprendibile e un rigore provvidenziale allo scadere del secondo tempo. Le emozioni sono tante, i gol pure, la posta in palio la più alta che ci sia: con la vittoria, i nerazzurri si prendono stabilmente il primo posto nel campionato e si buttano alle spalle l’incubo blues che li tallonava.
Ai blocchi di partenza, le due squadre paiono volersi studiare prima di fare sul serio. I padroni di casa tentano di spingere sull’acceleratore con qualche affondo nella metà campo nerazzurra, ma la difesa di Samuele Vai è particolarmente reattiva e vanifica qualsiasi tentativo. La situazione di stallo, però, non è destinata a durare a lungo. Il vantaggio dell’Accademia è nell’aria e finisce per concretizzarsi poco dopo il fischio d’inizio. Non si tratta del gol più scenografico che si possa desiderare, sicuramente non il più estetico, certamente non il più orchestrato. Ma è tutto quello che serve: al 8’ Leonardo Annale approfitta della momentanea disattenzione del portiere Xinjie Jin, sdraiato a terra dopo una caduta per tenere lontano dalla sua porta un precedente tentativo, e imbuca il gol che mette la partita sui giusti binari per i nerazzurri.
Il gol sembra sortire gli effetti sperati. La Masseroni si contrae per qualche minuto, come un muscolo che subisce un brutto colpo e per fatica a riprendere le solite prestazioni. La squadra di Fattore deve trovare la formula giusta per uscire dal torpore e riprendere in mano il bandolo della matassa. E quando c’è bisogno di una soluzione, Matteo Lavatelli risponde presente. Al 27’ è lui a metterci lo zampino e a riaprire le sorti dello scontro. «È in una buona posizione, questo è gol», si sente dire dagli spalti quando il temibile numero 3 di casa Masseroni si avvicina al pallone per calciare una punizione appena ottenuta. Mai predizione fu più azzeccata: il pallone, partito dal piede potente di Lavatelli, percorre in un attimo al distanza proibitiva dalla quale era partito e va ad insaccarsi dove i guantoni di Tommasi non possono arrivare.
L’orologio non fa nemmeno tempo a compiere un giro di lancette che arriva il secondo gioiello targato Masseroni, questa volta firmato da Iacometti. La maglia numero 11 dei blues si inserisce su un incolpevole rimpallo sui piedi di Meriggi e mette la punta del piede al momento propizio: la palla scivola nella porta di Tommasi e porta avanti la Masseroni.
Alla fine del primo tempo, la regina Masseroni - detronizzata sì, ma tutt’altro che sconfitta - ha lanciato il suo messaggio: per vincere a casa dei blues c’è da faticare, e parecchio. Ma l’Accademia non è squadra da lasciarsi intimorire da un momentaneo svantaggio. Al rientro in campo, i nerazzurri tornano alla carica come non mai, alla ricerca di una minima crepa nel gioco blues da concretizzare in un pareggio e, chissà, in un tentativo disperato di sorpasso. Le fatiche non sono vane: prima arriva il sigillo di Matis Corso a ristabilire l’equilibrio, poi, come un fulmine a ciel sereno, il campo è illuminato dalla saetta di Alessandro Gallo. L’esecuzione del numero 10 è impeccabile, il risultato finale un vero gioiello: l’attaccante nerazzurro si coordina dalla distanza e prende al volo il pallone, calciandolo con potenza verso la porta avversaria. Il tiro è abbastanza centrale, ma il movimento è talmente inaspettato e repentino che anche Jin, autore in molti altri casi di uscite perfette, si ritrova ammaliato. Con tutti i compagni sulle spalle, il numero 10 va a festeggiare sotto la tribuna: il messaggio della Masseroni è stato recepito, compreso e rinviato al mittente.
Ma il match è tutt’altro che concluso. Prima del fischio di fine, c’è tempo ancora per due guizzi di gran calcio. Il primo arriva al 36’ del secondo tempo: la Masseroni si riprende la scena rubata, e lo fa con un gol di cuore, voluto con le unghie e con i denti, quasi di rabbia. Parliamo di quella stessa rabbia con cui Iacometti, autore della rete, si prende sotto braccio il pallone dopo averlo insaccato nella porta nerazzurra e lo riporta, personalmente, al centro del campo. Ma lì, al centro del campo, c’è tutta l’Accademia Inter ad aspettare proprio quel pallone, per giocarsi la partita proprio fino alla fine. La determinazione degli ospiti viene premiata con un calcio di rigore dovuto ad un’uscita del portiere Jin. È capitan Conversa a prendersi tutta la responsabilità di presentarsi al dischetto per calciare il rigore che deciderà la partita. La responsabilità dona al capitano nerazzurro: senza un momento di tentennamento, Conversa realizza e porta definitivamente avanti gli ospiti. La Masseroni ci prova ancora, ma il tempo è tiranno: si chiude 4-3 per i nerazzurri, che ora possono concedersi di indossare con più convinzione la corona del girone.
MASSERONI
Jin 7 Fa tutto il possibile su ogni palla. È forse colpevole sul primo gol dell'Accademia e sulla saetta di Gallo, quando non ha la prontezza di mettere le mani davanti al corpo e fermare la palla. Per tutto il resto del match, recupera palloni a non finire e si lancia nell'area con coraggio.
Turi 7 Il Capitano della formazione blues ce la mette tutta nel suo reparto difensivo. Corre come non mai sulla fascia destra, mettendo spesso i bastoni tra le ruote a Corso. In alcune occasioni pecca un po' di convinzione, ma rimane tra i giocatori che si sono visti di più in campo.
7' st Ferrario 6.5 Aggiunge freschezza al reparto difensivo, ma durante il secondo tempo l'Accademia Inter spinge di più in avanti e non sempre lui si fa trovare pronto. Importante la punizione che guadagna a metà del secondo tempo: la posizione del tiro è buona, ma non viene concretizzata.
Lavatelli 7.5 Il suo gol da punizione è un gioiello raro che rasserena il cielo per la Masseroni, messa in difficoltà dalla realizzazione di Annale. Oltre all'intraprendenza e al coraggio di prendersi il tiro in porta nonostante la distanza proibitiva, il numero 3 dimostra carattere da vendere e di saper fare una partita di sacrificio.
Donatiello 6.5 Nel complesso gioca una buona partita, senza grosse sbavature, ma nemmeno con grandi picchi. Alla fine del primo tempo si rende pericoloso con un tiro dalla distanza, ma il tentativo non impensierisce davvero Tommasi.
18' st Zirilli 6 Prende il posto del compagno a centrocampo e prosegue sulla sua stessa lunghezza d'onda: non compie gravi errori, ma trova poco spazio per fare il suo gioco.
Mangiarotti 6.5 In diverse occasioni, la ripartenza di casa Masseroni passa per le sue scarpette. Smista bene ai compagni, ma dalle sue parti saettano spesso palloni pericolosi. Riesce anche lui ad essere pericoloso quando, a fine secondo tempo, impatta con la testa che esce di pochissimo dalla porta nerazzurra (37' st Brambilla sv).
Matrone 6.5 Non sfigura, ma i suoi interventi non cambiano gli equilibri del match (31' st Gorla sv).
Sala 7 Non trova il gol, ma è tra quelli che lo cercano di più: nel primo tempo si fa vedere spesso alle porte dell'area di rigore, facendo correre un brivido lungo la schiena della tribuna nerazzurra quando, a fine primo tempo, impegna Tommasi in una parata complessa. L'occasione più importante ce l'ha però nella ripresa, quando per un soffio il suo colpo di testa esce dalla porta dell'Accademia.
Rossi 7 Anche per lui c'è grande partecipazione alle azioni offensive. Si mette a disposizione dei compagni, senza rinunciare a qualche giocata personale che lo porta ad impensierire la difesa dell'Accademia sulla fascia destra.
Cerutti 6.5 Non si può dire che non abbia cuore e carattere, ma davanti alla porta nerazzurra poteva fare meglio: forse alla ricerca dell'azione personale, sacrifica alcune buone occasioni e non riesce a rendersi davvero pericoloso.
Barberio 6.5 Fa il possibile per emergere, la voglia di segnare è tanta, la determinazione a portarsi a casa la partita pure. Davanti alla difesa nerazzurra, però, viene spesso arginato e fatica a trovare la giusta carica per smarcarsi.
23' st Scarioni 6.5 Un po' come il compagno di squadra che è chiamato a sostituire, si fa spesso stringere dalla difesa nerazzurra, pur dimostrando tutta la sua voglia di segnare e imprimere sulla partita.
Iacometti 7.5 Intraprendenza, fiuto per il gol, coraggio, fame di vittoria. Iacometti non sbaglia davanti alla difficile porta nerazzurra, prima con un colpo di punta da prestigiatore, poi con un gol sulla sinistra della porta che lascia spiazzato Tommasi. È sicuramente lui il trascinatore dei blues.
All. Fattore 7 Amministra bene i suoi, li carica da bordo campo e fa tutto per ribaltare il risultato. Un pareggio sarebbe stato un risultato accettabile.

ACCADEMIA INTER
Tommasi 7.5 È stata sicuramente una partita decisa anche dai suoi guantoni. Sala, Donatiello, Cerutti, Rossi: tutti i blues che hanno dovuto fare i conti con le sue mani ferme, che hanno negato loro la gioia del gol. Nelle tre reti subite può fare poco o nulla, la sua è una prestazione da campione.
Meriggi 6.5 Si spartisce il campo con Maggini. Corre abbastanza e non si tira indietro negli inseguimenti, ma nel complesso dalle sue parti passa qualche pallone di troppo.
1' st Maggini 7 Sulla fascia destra corre una maratona: recupera palloni e taglia spesso la strada all'attacco blues.
Vai 7 Fin da subito si fa vedere in difesa, aggiunge quel brio importante nelle ripartenze che proietta subito in avanti i suoi.
Annale 7.5 Il suo gol mette sui binari giusti la partita per i nerazzurri. La squadra di Soresini soffre poi nel primo tempo, ma lui è tra quelli che cerca sempre una soluzione al pressing dei blues.
Vicino 6.5 Fa il suo senza sbavature per tutta la durata del match. Non ha grandi guizzi da fantasista, ma dà comunque solidità alla squadra.
Tareiev 6.5 Partita di sacrificio, lì in mezzo al campo. Rinuncia ai riflettori per far girare la squadra: prestazione positiva, pur senza fuochi d'artificio.
Corso 7.5 La sua rete arriva in un momento decisivo del match: l'Accademia era sotto di un gol ed era fondamentale darsi la carica giusta per tentare l'affondo finale. Senza tanti peli sulla lingua, il numero 7 fa quello che deve fare: realizza e riapre una partita complessa (40' st Tardelli sv).
Conversa 7.5 C'è chi pensa che segnare un rigore sia una passeggiata. Ma quando sei 3-3 con la miglior candidata al primo posto in classifica, da solo davanti ad un portiere che ha dimostrato di cosa è capace e mancano solo una manciata di minuti alla fine della gara, è pure lecito pensare che le gambe possano tremare. Non così per il capitano nerazzurro, che imbuca il suo rigore e porta a casa la partita.
Bartoli 6.5 In alcune occasioni si fa trovare un po' distratto, talvolta sbagliando il posizionamento. Nel complesso comunque, non sfigura nella squadra di Soresini.
Gallo 8 Il suo è il gol della domenica, anche se si è giocato di sabato. Un tiro allucinante che fa tenere il fiato sospeso a tutta la tribuna. La coordinazione e la sinergia con il resto della squadra gli permettono di far spiccare il suo carattere da goleador (32' st Mongiovi sv).
Accardo 6.5 Cerca spazio per il gol, ma non riesce ad incidere come vorrebbe. Il livello è comunque indubbiamente alto.
19' st Fumagalli 6.5 Prende il posto di Accardo per mettere un po' di freschezza all'attacco nerazzurro. Non ci riesce pienamente, ma non commette errori eclatanti.
All. Stresini 7.5 Era importante vincere e così è stato fatto. L'amministrazione dei suoi è corretta e sensibile ai bisogni della squadra: il rigore al 38' lo premia, la partita di sacrificio e determinazione che tutta la squadra ha giocato gli vale ora il primo posto in classifica. E non è certo un caso.

ARBITRO
Malena di Milano 6.5 Il rigore assegnato all'Accademia solleva qualche dubbio nelle tribune blues e non gestisce con completa lucidità gli ultimi minuti di gioco, quando gli animi dei giocatori cominciano a scaldarsi. In generale però, fischia il giusto e lascia correre dove serve.