Under 15 Élite
01 Dicembre 2023
UNDER 15 ÉLITE ENOTRIA • Enrico Carcassoli, esterno di pura classe dei rossoblà
Sium. L'urlo del sium. Un'esultanza che in pochi anni è diventata forse l'Esultanza, quella per antonomasia, la più iconica. Un'esultanza che, probabilmente, è diventata più indelebile del suo creatore, quel Cristiano Ronaldo che settimana dopo settimana, dal Real Madrid fino all'Al-Nassr, passando per Juventus e Manchester United, ha esultato così. Corsa verso la bandierina, dito indice per invitare tutti i tifosi a esultare con lui, salto in avanti, torsione del corpo e atterraggio con gambe allargate e braccia tese lungo i fianchi. E ovviamente, l'urlo. Di CR7 e di tutto lo stadio, a celebrare il gol appena segnato dal portoghese. Risultato di questo che è sostanzialmente diventato un vero e proprio rituale? Milioni di ragazzi, una generazione intera (e forse anche due) di giovani calciatori influenzati forse più che da Ronaldo da questa esultanza, che ha fatto il giro del mondo e ha fatto scoprire poi le meraviglie del portoghese, con giocatori in ogni dove che hanno provato a emularlo in tutto e per tutto: movenze, tiro e stile di gioco. Tra questi, anche Enrico Carcassoli, esterno di pura classe dell'Enotria, uno di quei classe 2009 che sta vivendo quella che potrebbe essere forse la stagione della consacrazione.
Fisico imponente e slanciato, più che longilineo. Una falcata che sembra quasi una continua sforbiciata, con le gambe tese che si portano in avanti il pallone. Un dribbling che è un mix letale tra tecnica e potenza, in modo tale da non lasciare agli avversari il tempo di pensare. Ancora, la rincorsa su calcio di punizione con le gambe puntate sul terreno e allargate, un sospiro prima di partire e poi i passettini fino a colpire il pallone. Non si sta parlando di Cristiano Ronaldo ma, come detto, di Enrico Carcassoli, numero 7 dell'Enotria di Fabio Leccioli.
Enrico è il classico esempio, questa stagione, in cui i numeri non dicono tutto. Perché se è vero che 14 gol in 12 partite non sono un bottino poi così esaltante, è anche vero che bisogna dare un'occhiata alle sue prestazioni per capire cosa è veramente in grado di fare un ragazzo di 14 anni che partita dopo partita si sta caricando sulle spalle la propria squadra a suon di prove di grande stile e classe. Certo, non sempre Enrico riesce a lasciare il segno come vorrebbe - e dovrebbe - ma si parla pur sempre di un 14enne che ha ancora tutto il tempo dalla sua parte per riuscire a guadagnare qualcosa di importante in termini di concretezza.
La classe e la qualità, dunque, non sono in discussione. Come detto, Enrico deve fare uno step in più sotto il punto di vista della concretezza, ma già da ora si intravedono qualità importanti. Dei lampi che fanno intuire un giocatore in grado di cambiare e decidere le partite praticamente da solo, come successo per esempio contro l'Ausonia. Una partita sofferta per i rossoblù, finita 3-3 e che forse vede più di un rammarico per i neroverdi, ma anche una partita in cui il genio e la classe di Carcassoli hanno avuto veramente libero sfogo.
Nel match contro l'Ausonia, infatti, l'esterno di via Cazzaniga segna una doppietta e anzi, sfiora la tripletta. Il primo gol - quello che stappa la gara - arriva dopo un controllo, un avversario puntato e un tiro incrociato col destro: un colpo da biliardo di quelli perfetti che si va a infilare alle spalle del portiere dell'Auosnia; il secondo, invece, è uno di quei centri veramente alla Cristiano Ronaldo, perché dai trenta metri Enrico si aggiusta la palla con l'esterno del piede e fa partire un siluro che va a gonfiare la rete proprio sotto il sette. Nel mezzo, peraltro, una punizione battuta in maniera splendida che però scheggia il palo e nega la possibilità della tripletta personale. A fine partita gli è stato chiesto se per caso Cristiano Ronaldo fosse il suo idolo. Risposta ovviamente affermativa.
«Carcassoli è un giocatore pazzesco. Appena tocca palla si capisce di star guardando un ragazzo con delle doti innate. Assurdo che giochi ancora nei Regionali e non in una squadra Nazionale, lui può giocare in una big»: è il pensiero di chi è riuscito a vedere Enrico giocare dal vivo nella partita di un mese e mezzo fa contro la Casatese - gara in cui ha segnato il gol vittoria - e ha avuto modo di apprezzare le sue qualità. Qualità che questa stagione, per il momento, faranno le fortune dell'Enotria.
In attesa di eventuali futuri risvolti di mercato, adesso per Carca è il momento di brillare. Brillare e prendersi definitivamente sulle spalle l'Enotria, scivolata nelle ultime settimane al quinto posto in classifica, a -7 dalla vetta attualmente occupata dalla Vis Nova. Uno scenario insolito per una squadra come quella di Leccioli, abituata a frequentare i piani alti del girone, ma è vietato fare drammi: c'è più di metà stagione ancora da giocare e la strada è quindi lunghissima. In via Cazzaniga c'è tutto il tempo per recuperare posizioni e competere per il primato. E se Carcassoli deciderà di accendersi e brillare in maniera definitiva, allora fermare la marcia dell'Enotria sarà veramente complicato.