Under 17
08 Dicembre 2023
UNDER 17 CALCIO BOSTO • Samuele Molinari e Luca Veneziani, i «rookie» del Calcio Bosto
Nel calcio di oggi l'età è solo un fattore puramente anagrafico, non importa la data di nascita, se si possiedono talento e personalità si viene gettati nella mischia. È proprio il caso di Luca Veneziano e Samuele Molinari, classe 2007 che da quasi un mese sono aggregati in pianta stabile nella prima squadra del Calcio Bosto, trovando anche una certo minutaggio oltre che la titolarità, collezionando già un discreto numero di presenze, a dimostrazione della grande fiducia riposta nei due rookie varesini da parte del tecnico della prima squadra Iori. I due rappresentano il fiore all'occhiello del settore giovanile del Calcio Bosto, una società che crede nella filosofia del puntare tutto sui ragazzi provenienti dal vivaio, di fatto Veneziano e Molinaro fanno parte di un gruppo dove la maggioranza dei giocatori rientra nella Generazione Z.
Per Luca Veneziano si tratta di passione e amore, di fatto come raccontato da lui: «Il Bosto occupava gran parte del mio weekend, prima con la mia partita dell'Under 17, e poi dopo andavo a seguire la prima squadra da tifoso». Per lui giocare in prima squadra è il coronamento di un sogno: «La prima volta che sono sceso in campo con loro mi è venuto in mente proprio quando da semplice tifoso li vedevo giocare e immaginavo di vedermi anche io sul campo oltre a pensare quali potessero essere le loro sensazioni ogni volta che iniziavano a giocare». Tifoso da sempre della Roma, Luca racconta: «Il mio idolo chiaramente è Francesco Totti per tutto quello che ha rappresentato per la mia squadra del cuore, tuttavia se dovessi pensare a quale calciatore mi ispiro, pensando al mio ruolo in campo, sicuramente mi viene in mente Sergio Busquets».
Cresciuto tra la difesa e il centrocampo, dall'approdo in maglia gialloblù non è mai stato spostato dalla mediana, anche se nelle uscite in prima squadra ha agito più come mezzala di un centrocampo a tre, con compiti difensivi dato anche il suo background, oltre che la sua imponente altezza di 184 cm. Anche il compagno di squadra di sempre, Samuele, ha voluto parlare del compagno: «Con Luca abbiamo fatto praticamente tutta la trafila insieme, lui era il capitano e io sono sempre stato il suo vice. Quando sono in campo con lui sento una grande connessione oltre che una importante sicurezza, vista la sua bravura a difendere».
La storia di Samuele Molinari parla di un ragazzo che è riuscito a rinascere da un momento molto buio. Fin da bambino per Samuele con il calcio è stato amore a prima vista, iniziando a muovere i primi passi nelle categorie più tenere del Morazzone per poi passare proprio al Calcio Bosto, dove dimostra fin da subito tutto il suo talento. Infatti da difensore centrale mostrava fin da piccolo una grande tecnica che gli permetteva di riuscire a segnare molti gol. Tuttavia, come molte storie di talenti nel calcio, si presenta un ostacolo. Il difensore deve operarsi poiché soffre di piedi piatti, con l'intervento che lo costringe a restare lontano dai campi per prima un anno, poi per un altro ancora per recuperare dalla seconda operazione all’altro piede. A seguire, come successo per tantissimi ragazzi, la pandemia del Covid-19 impedisce il rientro, che slitta ulteriormente, portandolo leggermente fuori forma come raccontato da lui: «Sono stati anni duri dove ho dovuto lottare per ritrovare la forma migliore, e ora pensando a dove sono arrivato posso solo sentirmi orgoglioso di me stesso».
Tifoso da sempre della Juve, non nasconde chi sono i suoi idoli: «Il mio giocatore preferito chiaramente è Cristiano Ronaldo, tuttavia io essendo un difensore centrale sono cresciuto guardando le partite di Giorgio Chellini». Nelle ultime uscite con la prima squadra lo si è potuto osservare nella sua posizione naturale, dove ha dimostrato fin da subito tutte le sue qualità, la sua tecnica e la sua importante fisicità, 185 cm. Il compagno, Luca si è espresso così sul compagno: «La mia prima impressione su Samuele è stata lo stupore nel vedere quanto fosse forte, era incredibile vederlo muoversi in campo… Non dava per nulla l’idea di essere un difensore. Sì, lui è sempre stato il mio vice, non potevo chiedere persona migliore, con lui dentro e fuori dal campo sento un feeling fantastico».