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Under 15 Élite

Segna un gol capolavoro dalla distanza: era un difensore, adesso domina a centrocampo

Cambio di ruolo fortunato per Andrea Lucchini: con gli orange sta dominando nella nuova posizione tattica

LUCCHINI ANDREA ALCIONE

UNDER 15 ÉLITE ALCIONE • La gioia di Andrea Lucchini dopo il gol segnato al Rozzano

Ci sono, a volte, quei lampi di genio. Quei lampi di genio che balenano nella testa degli artisti. Delle personalità ecclettiche. E anche dei calciatori. Uno di questi calciatori è sicuramente Andrea Lucchini, professione tuttofare dell'Alcione. Un calciatore, o forse un vero e proprio artista, che domenica 10 dicembre con un lampo di genio è riuscito a regalare i tre punti alla sua squadra segnando il gol vittoria degli orange contro il Rozzano. Grazie appunto a un lampo di genio: una di quelle decisioni che puoi prendere solo se ce l'hai nel DNA; una di quelle scelte che puoi fare solo in poche frazioni. Una di quelle che ballano su quella linea sottile tra la scelta incomprensibile - se le cose vanno male - e la scelta - se le cose invece vanno bene - da fenomeno.

SASSATA

Secondo tempo di Alcione-Rozzano. Le squadre sono in campo per il secondo tempo da appena due minuti ed ecco che il lampo di genio di Andrea fa il suo corso: palla presa a centrocampo, testa che si alza, prende la mira e gran tiro che coglie di sorpresa tutti i presenti, che non si aspettando quello che è veramente un fulmine a ciel sereno. E appunto, quella del giocatore orange è una di quelle scelte che se hanno risvolti positivi sei un top player, ma se hanno risvolti negativi allora sei un giocatore che ha sprecato una buona palla da giocare per potersi portare in vantaggio.

Andrea Lucchini però qualcosa nel sangue di diverso rispetto agli altri ce l'ha. Forse è una questione di DNA o forse semplicemente di bravura e pulizia tecnica. Fatto sta che la gran botta dalla distanza di Andrea va a gonfiare la rete e finisce per dipingerlo davanti agli occhi di tutti come un vero e proprio top player. Uno di quelli capaci di tirar fuori la giocata dal cilindro da un momento all'altro. Per dipingerlo davanti agli occhi di tutti quelli che, però, di Andrea non sanno molto. Perché chi invece già lo conosceva da prima di questo gran gol aveva già la certezza di avere a che fare con un giocatore speciale.

DNA

Un giocatore speciale perché il centrocampista dell'Alcione è uno di quegli atleti che il calcio ce l'hanno - come detto - nel DNA. Andrea Lucchini, senza troppi giri di parole, è un giocatore speciale. E non può essere altrimenti un classe 2009 che è già al terzo anno di esperienza sul palcoscenico regionale ed è già alla terza grande società del milanese che punta su di lui.

Terza società e terzo anno perché prima di ogni altro club a puntare su Lucchini è stato l'Aldini. L'Aldini e Fabian Valtolina, allora tecnico dei 2008 e che ha voluto Andrea nella sua rosa sin dall'Under 14, facendolo esordire in agonistica da sottoetà. Dopo l'Aldini è arrivato il turno del Lombardia Uno: il grande lavoro estivo del direttore sportivo Max Gagliardi porta il giocatore - in quel momento ancora un terzino in campo - a passare ai rossoneri in una stagione in cui fa da spola tra Under 14 e Under 15 Élite. 12 presenze con i pari età nella seconda parte di stagione (la scorsa annata vedeva ancora l'Under 14 divisa tra fase autunnale e primaverile) e 13 con i 2008. Un bottino niente male che, non a caso, nell'ultima estate è valso la chiamata dell'Alcione di Beniamino Calderoli.

Andrea Lucchini con la maglia dell'Aldini

E con l'Alcione qualcosa cambia, perché Andrea trova una nuova collocazione tattica in mezzo al campo. Calderoli, forse grazie a una fisicità sviluppata negli ultimi mesi - come spesso accade in ragazzi di quest'età -, decide di avanzare il suo raggio d'azione, accentrandolo leggermente: non più un terzino ma una mezzala nel centrocampo degli orange. Una scelta che gli ha permesso, come ha dimostrato il gol contro il Rozzano, di scoprire un particolare feeling con il gol. Sono già quattro le reti segnate fino a questo momento da Lucchini e, come lui stesso ha dichiarato, l'obiettivo minimo è «arrivare a sette gol, ma se riesco anche otto»

CENTROCAMPO

Il nuovo ruolo, quindi, pare si sposi benissimo con le caratteristiche di Andrea, dotato come già detto di fisico ma anche di visione e capacità di lettura, anche grazie al suo passato da difensore. Di fede milanista, il (neo)centrocampista orange ha spiegato di ispirarsi anche al suo giocatore preferito «Cristiano Ronaldo, ma anche a Barella perché come calciatore mi piace tanto. In questo momento giocare a centrocampo mi piace molto e per questo motivo prendo anche lui come punto di riferimento».

Le cose stanno andando molto bene, anche perché oltre alle reti le prestazioni del giocatore di Calderoli a centrocampo sono assolutamente importanti, al limite dello stradominio tecnico e fisico. A un turno dal giro di boa Andrea ha già segnato, appunto, quattro gol: contro la Rhodense (gol vittoria), contro il già citato Rozzano e poi gli altri due contro la Castellanzese per una doppietta che ha aperto e chiuso le danze contro i neroverdi. Un rendimento, insomma, che qualifica Lucchini uno dei titolari dell'Alcione, attualmente primo in classifica ad una giornata giornata dal giro di boa e con la gara contro la Solbiatese ancora da giocare. 

Una gara in cui, chissà, potrebbe arrivare un altro lampo di genio. Uno di quelli speciali ed ecclettici. Uno di quelli degni di Andrea Lucchini.

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