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L'Allenatore scatta contro l'Arbitro, chiamati i carabinieri

Troppi i minuti di recupero che consentono agli avversari di rimontare e il tecnico di casa non ci sta

Carabinieri

Chiamati i carabinieri al termine della partita tra Monregale e Cumiana

Le partite della Monregale sembrano essersi trasformate in quei ritornelli delle hit estive che si ripetono in continuazione.
O almeno il copione sembra esseri ripresentato quasi invariato in almeno tre incontri dove i ragazzi di Fabio Odasso hanno combattuto per andare in vantaggio e per mantenerlo per tutta la gara, per poi veder sfumare la vittoria negli abbondanti minuti di recupero concessi dagli arbitri.

E’ successo nella partita contro il Centallo, dove i rossoblù hanno firmato il 2-2 segnando i 2 gol allo scadere, è accaduto nella passata giornata contro il Candiolo dove il gruppo di Zanellato ha conquistato un simile 2-2 con due reti nei minuti di recupero, e non è cambiata la storia neppure questa settimana contro il Cumiana che ha invece sottratto la vittoria ai biancorossi al 43’.

E all’ennesimo punto perso, Fabio Odasso non ci ha più visto e si è scagliato verbalmente contro il direttore di gara procurandosi l’espulsione.

«Non ce l’ho fatta più - commenta a fine partita- è la terza volta che perdiamo l’incontro nei minuti di recupero e se da una parte noi ci mettiamo del nostro non restando in partita fino alla fine, dall’altra sono stufo di farmi prendere in giro dagli arbitri. Giocare 10’ di recupero su un tempo da 35 è come giocare un tempo supplementare. Per non parlare dei rigori che puntualmente fischiano a favore degli avversari. Sono riusciti a togliermi le motivazioni per allenare e mi dispiace molto di aver avuto una reazione del genere davanti ai miei ragazzi, ma all’ennesima presa in giro non sono riuscito a trattenermi. Poi la dirigenza avversaria ha anche chiamato i carabinieri, ma non c’era motivo e come sono venuti se ne sono andati».


Il tecnico del Cumiana Tommaso Savino invece commenta:

«Le sue sono solo scuse, i suoi ragazzi sono abituati a frammentare il gioco e a perdere tempo in ogni occasione ed è normale che poi l’arbitro ne tenga conto e dia dei lunghi recuperi. La tensione è rimasta latente per tutta la partita. Anche in campo è stata una lotta continua. Quando poi l’arbitro ci ha fischiato il rigore a favore gli si è scagliato contro. Le cose sono degenerate e qualcuno ha chiamato i carabinieri, anche se la situazione non era così grave».

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