Under 15
23 Dicembre 2023
UNDER 15 TRITIUM: a sinistra Sanogo, a destra Tinti
«Ma Nino non aver paura di sbagliare un calcio di rigore, non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore». Queste le tre strofe cantate dal celebre De Gregori in onore dell'ex capitano giallorosso degli anni '80, Agostino Di Bartolomei. Non è mai semplice gestire le emozioni nel momento in cui bisogna prepararsi ad appoggiare il pallone sul dischetto e ci si ritrova a tu per tu con il portiere avversario per calciare il fatidico rigore. Sono attimi immensi, secondo lunghissimi, interminabili non solo per i tifosi che rimangono con il fiato sospeso, ma anche per il tiratore che deve saper tenere a bada le emozioni, l'adrenalina, ma anche ovviamente la paura. Sì, la paura di sbagliare un gol definito "semplice", la paura di non farcela e deludere i tifosi ed i compagni: in poche parole bisogna essere cinici ed avere un ottimo autocontrollo. E chi non ha avuto problemi di questo genere è stato proprio il giovane Stefano Tinti della Tritium che alla prima giornata, proprio su rigore, ha messo a segno la prima rete di una lunga serie e da lì non si è più fermato.
Vanta 14 reti, tre doppiette e per chiudere in bellezza l'anno ha deciso di mettere a segno una fantastica tripletta, proprio quella che gli ha permesso di ritrovarsi al top della classifica marcatori del girone di andata. Tre gol di taglio realizzatisi grazie a perfetti lanci del compagno Salvatore Stavola che hanno permesso al classe 2009 di superare a tutta velocità la difesa della Talamonese e centrare l'obiettivo. Queste le parole del capocannoniere d'inverno: «Adesso la soddisfazione è grandissima, ma sono consapevole del fatto che il campionato sia ancora molto lungo e mi impegnerò per esserlo anche alla fine». La punta centrale ha iniziato a muovere i primi passi calcistici intorno ai cinque anni supportato sempre dalla famiglia e trovando ispirazione nella figura paterna e fraterna, pilastri fondamentali in questa sua avventura. Ma non è il solo, ci sono infatti altri tre gioielli che si stanno facendo notare e che in 80 minuti l'hanno insaccata per tre volte consecutive: Habib Sanogo, Federico Sulfaro e Moncef Elatrache.
L'attaccante Habib Sanogo, appassionatosi al calcio grazie ai pomeriggi passati al parco in compagnia del fratello maggiore e di un pallone, gioca nella stessa squadra dell'attuale capocannoniere ed è anche lui da tener d'occhio. Ha realizzato 13 gol, tra cui una clamorosa rovesciata contro il Sala Galbiate, due doppiette ed una tripletta in soli 29 minuti: la prima rete è arrivata al 10' ed è stata fondamentale sia per smuovere la partita sia per rasserenare l'animo del biancazzurro che non trovava la porta dalla prima giornata dove ha aperto le danze con quattro taglienti reti. Sono dati che fanno venire la pelle d'oca, eppure sono tutti veri ed il giovane talento nutre una gran voglia di migliorarsi anche perché ha una fonte di spunto in più presente costantemente al suo fianco, l'amico Tinti. «Siamo ottimi compagni di squadra e siamo orgogliosi l'uno dell'altro. Sapere che il compagno sta facendo bene ci sprona ancora di più: è una rivalità amica. É bello poter giocare in squadra insieme, l'unica cosa che importa è riuscire a portarci a casa il campionato e restare al primo posto»
Ultimo incontro dell'anno e un triplo colpo riuscito: un vero regalo di Natale che il centrocampista Federico Sulfaro dedica al padre, grande tifoso che gli ha tramesso sin da piccolo la passione per questo sport. 20 minuti per una gioia immensa: 8 giri di orologio e la palla da fuori area vola alta scavalcando l'estremo difensore avversario e trovando la rete, ne passano altri 9 e Sulfaro si fa trovare pronto su un preciso calcio di punizione battuto dal compagno Youssef Mohamed, altri 180 secondi grande confusione nella difesa avversaria ed arriva l'ultimo gol. Ha molto potenziale, ad oggi ha realizzato 8 gol, sta sperimentando molto il suo gioco, qualche partita infatti l'ha giocata come ala, ma alla base di tutto c'è un gran desiderio di crescita e un piccolo sogno nel cassetto: quello di poter vestire, in futuro, i colori della sua squadra del cuore.
Non manca all'appello Moncef Elatrache, mezzala e capitano della Juvenilia, artefice anche lui di una favolosa tripletta alla nona giornata: tre reti insaccate con il piede destro, di cui due da fuori area. 9 gol totali e tanta voglia di superare i record, l'anno scorso ha chiuso infatti la stagione con il titolo di capocannoniere del girone indossando sempre la maglia rossoblù, però dell'Under 14. É un ragazzo diligente, sempre presente agli allenamenti e caratterizzato da una gran voglia di imparare: in queste 13 giornate ha corso per 742 minuti, non ha potuto disputare però solamente una partita a causa di un doppio giallo. É un giocatore molto tecnico, non particolarmente muscoloso, ma dotato di una formidabile intelligenza tattica: ha una visone del gioco immediata e non è da tutti. É tenace e da' il massimo su ogni pallone ed insieme ai suoi compagni sta cercando di portare la propria squadra verso la vetta al fine di poter coronare un desiderio comune.
«Un giocatore lo vedi dal coraggio, dall'altruismo e dalla fantasia». Così recita la canzone, e qui di fantasia ne abbiamo davvero tanta... una fantasia che fa sognare e che speriamo duri il più a lungo possibile. Segnare tre gol in 80 minuti non è da tutti eppure loro ci sono riusciti, sono quattro talenti da tenere sotto controllo con un'unica passione che li accomuna ed un unico obiettivo: il sogno è quello di poter arrivare a competere nel mondo professionistico dimostrando a tutti le proprie abilità.