RAPPRESENTATIVA NAZIONALE DILETTANTI UNDER 15 • Nicolas Cavalleri del Ponte San Pietro e Marco Pelegrini dell'Aldini con la maglia della Nazionale dei Dilettanti
«L'Italia chiamò». E quando l'Italia chiama - soprattutto nel calcio - non si può fare altro che rispondere con la propria presenza. Così, infatti, hanno fatto i classe 2009 chiamati da Fabian Valtolina, nuovo tecnico incaricato dalla LND, per il primo raduno stagionale della Nazionale dei Dilettanti targata Under 15. Ma andando più nello specifico, bisogna sottolineare come l'Italia abbia chiamato anche ben dieci giocatori lombardi per questo stage dell'Area Nord. Dieci giocatori, o meglio, dieci talenti che hanno saputo mettersi in mostra grazie alle loro qualità, che per alcuni già sono valse la chiamata in Rappresentativa Regionale e, adesso, anche la prestigiosa maglia della Nazionale, sempre e comunque la più ambita.
«Il nostro obiettivo, con questi raduni e con questa Rappresentativa Nazionale, è quello di mettere in mostra il talento di questi ragazzi. Siamo una vetrina, sotto questo punto di vista». Fabian Valtolina apre così le sue riflessioni post-raduno, al termine della consueta partitella a ranghi contrapposti, per poi continuare: «Le prime impressioni dopo questo raduno sono buone: alcuni di questi giocatori hanno giocato fuori ruolo per spingerli a farci vedere tutte le loro capacità e devo dire che ho avuto buone risposte». Sul modus operandi di questa Rapp Nazionale, il tecnico ha spiegato di aver visto «tantissime partite qui in Lombardia, essendo io effettivamente sul territorio. Ovviamente mi sono confrontato poi con tutti gli altri osservatori e così è stato anche per le altre regioni che hanno partecipato a questo raduno».
Dopo la partitella i ragazzi sono tornati a casa, ma la Nazionale dei Dilettanti resta col motore acceso: «Abbiamo da lavorare. Tra due settimane c'è già il raduno della Area Centro e poi toccherà al Sud. Questi ragazzi qui presenti ovviamente continueremo a osservarli e osserveremo anche chi non abbiamo chiamato con più attenzione, perché i giocatori sanno che non è qui che devono convincerci ma durante il loro lavoro con i club. Inizialmente partiremo da un gruppo di quasi 150 calciatori in tutta Italia per arrivare ad uno di circa 20: il lavoro con la rete di osservatori è intenso, ma stiamo facendo molto bene e siamo tutti contenti».
I MAGNIFICI 10
E dei 46 presenti allo Sportitalia Village, in dieci hanno avuto la possibilità di brillare "in casa", perché appunto lombardi: Daniel Veneziano dell'Enotria, Marco Pelegrini e Simone Mastropaolo dell'Aldini, Francesco Anzalone del Villa Valle, Leonardo Valdati dell'Alcione, Edoardo Antonelli del Desenzano, Simone Marra del Rozzano, Nicolas Cavalleri della Virtus Ciserano Bergamo, Marco Colugnat della Varesina e Francesco Esposti del Ponte San Pietro. Tutti entrati per la squadra azzurra nel secondo tempo, eccezion fatta per Anzalone, che invece ha giocato tra le fila della formazione bianca nel primo tempo. Al triplice fischio il match in famiglia si è chiuso sul risultato di 5-2 per la squadra azzurra e i nostri lombardi hanno saputo brillare non poco:
Daniel Veneziano (Enotria): nel secondo tempo non è particolarmente impegnato, ma sfrutta le occasioni che gli capitano per mettere in mostra il suo bagaglio tecnico. Bene nelle uscite basse, bene nella gestione del possesso con la palla tra i piedi e bene anche nella comunicazione con il resto della difesa, soprattutto se si pensa che il reparto giocava insieme per la prima volta.
Marco Pelegrini (Aldini): lo scorso anno Valtolina era all'Aldini, quindi lo conosce bene e anzi, lo ha lanciato in Élite da sotto età e da difensore centrale. Ora fa il centrocampista ma con la maglia della Nazionale torna al centro della difesa ed è facile capire il perché: le sue doti d'anticipo, unite a quelle atletiche e fisiche, gli permettono di essere un ostacolo difficilmente superabile per gli attaccanti. Dimostra anche di essere intelligente: gioca il pallone quando si può, altrimenti non si fa problemi a spazzare.
Simone Mastropaolo (Aldini): galleggia tra centrocampo e attacco per seguire l'azione e fare più che altro da rifinitore per i compagni. Si rende protagonista nei triangoli e negli uno-due per far volare gli esterni sulla fascia e in linea generale i suoi tocchi sono sempre essenziali e preziosi. Smista sempre bene il possesso.
Francesco Anzalone (Villa Valle): partita intensa dal punto difensivo per lui, perché la formazione avversaria nel primo tempo ha schierato alcuni profili estremamente interessanti come Albertini (Veneto), Basso (Veneto) e Persiano (Piemonte). Lui però non si è fatto saltare praticamente mai, dimostrando anche una certa spavalderia positiva nell'intervenire sul pallone e far ripartire poi l'azione, provando anche in un'occasione una sgroppata in avanti che finisce anche per essere pericolosa.
Leonardo Valdati (Alcione): in difesa è uno dei più attenti nel pomeriggio di Verano Brianza. Esegue benissimo le diagonali per evitare che gli avversari scappino e chiude praticamente tutte le linee di passaggio. Nei contrasti si dimostra duro ma estremamente chirurgico e quando si affaccia in avanti per spingere lo fa con la giusta intensità e la giusta energia.
Edoardo Antonelli (Desenzano): inizia a giocare già nel primo tempo, quindi prima rispetto agli altri giocatori lombardi. Per definizione, è un vero e proprio interditore: un vero e proprio mastino che cerca in tutti i modi di recuperare il possesso e lo fa molto bene. Segue sempre l'azione con particolare attenzione e ha un ottimo tempismo per quanto riguarda il momento in cui affondare l'intervento.
Simone Marra (Rozzano): anche lui è un giocatore particolarmente portato per l'interdizione, ma non disdegna tutte le possibilità che ha di farsi vedere lì davanti e aumentare il peso specifico del reparto offensivo. Spesso lo si vede recuperare il possesso, scaricare e poi buttarsi nello spazio per arrivare alla conclusione. In fatto di pressing, invece, è uno dei più infaticabili di questo raduno.
Nicolas Cavalleri (Virtus Ciserano Bergamo): era stato l'MVP della Rapp Regionale domenica 7 gennaio, è l'MVP in questo primo stage della Nazionale Dilettanti. Tocchi intelligenti, strappa ogni volta che ne ha l'occasione, le giocate da lasciare il pubblico con la bocca aperta e corse sempre - sempre - pericolose. Nel secondo tempo è decisamente il più pericoloso di tutti i 22 giocatori in campo: in occasione del gol di Colugnat fa tutto lui e solo il portiere gli nega il gol con un grande intervento; poco dopo propizia anche la seconda rete della formazione azzurra con una giocata che porta all'autogol che gonfia la rete. Cavallo pazzo.
Marco Colugnat (Varesina): inizia la sua partita con un dinamismo che lo porta a muoversi tanto all'altezza del centrocampo, per prendere palla e provare poi ad andare in percussione. La sua grande fisicità gli permette di resistere agli interventi degli avversari, rendendolo praticamente incontenibile: i difensori non riescono a spostarlo e lui sfrutta questo fattore per arrivare al tiro o per servire i compagni e poi aggredire l'area di rigore. Ancora una volta, abbina alla sua prova da centravanti moderno incredibilmente mobile un gol da attaccante vecchia scuola che fa del cinismo e del senso della posizione la sua skill più importante.
Francesco Esposti (Ponte San Pietro): gioca sulla fascia ma di tanto in tanto lo si vede anche accentrarsi per aiutare la squadra a recuperare il pallone e trasformare l'azione da difensiva in offensiva. In dribbling se la cava eccome e anche in fatto di movimenti senza palla sa il fatto suo, perché appena scaricato il possesso su un compagno va subito a cercare il taglio verso la porta avversaria. Arriva anche alla conclusione, provando un pallonetto che poteva essere un gran bel gol.
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