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Sono i talenti classe 2009 più forti d'Italia: 46 baby fuoriclasse fanno sognare la Nazionale

Dal primo raduno della selezione di Valtolina non mancano la risposte positive

UNDER 15 RAPPRESENTATIVA

UNDER 15 RAPPRESENTATIVA: a sinistra Cavalleri, a destra Colugnat

I genitori con il telefono in mano, perché quando ricapita di vedere il proprio figlio giocare in Nazionale? Gli addetti ai lavori equamente divisi tra il classico - l'intramontabile carta e penna - e il moderno, ossia tablet di ultima generazione: i soliti campetti e qualche appunto qua e là, poco altro. Le chiacchiere ridotte all'osso, gli occhi sul terreno di gioco: perché sì, è un evento eccezionale. Un numero, il 46. Una parola, tanto limpida quanto inequivocabile: talento. E poi due colori, l'azzurro e il bianco: quelli del cielo, quelli della Nazionale. Forse non sarà la maglia Azzurra, vero, ma il peso specifico la ricorda parecchio. E chissà se tra i 46 classe 2009 ci sarà qualcuno che quella maglia lì, quella Azzurra, riuscirà a vestirla.

Chissà, appunto. Le certezze sono poche, i dati di fatto altrettanto. Intanto, però, un'evidenza: chiunque era in tribuna, che sia un genitore o un addetto ai lavori, si è divertito. Il risultato, 5-2 per la formazione in maglia azzurra, conta il giusto: non solo è un dettaglio per ora irrilevante e che probabilmente Valtolina dimenticherà già alla prima nottata, ma è anche riduttivo e no, non rende giustizia alle gesta dei classe 2009 più forti del nord Italia. Sì, i classe 2009 più forti del nord Italia: dalla Lombardia al Veneto, passando per il Piemonte, il Friuli, la Liguria, la Valle d'Aosta e pure i comitati provinciali di Trento e Bolzano. 

PRIMO TEMPO

Via il dente e via il dolore, subito i moduli: 4-4-2 da una parte, 4-4-2 dall'altra. Niente di più semplice e la volontà di Valtolina è chiara: dare giusto un paio di indicazioni, nulla di troppo cervellotico, per lasciare più spazio possibile alla fantasia. Ne esce un primo tempo concluso 2-1 in favore degli azzurri, trascinati dallo strapotere fisico di Nicola Basso: centravanti del Liventina e probabilmente uno dei nomi che dominerà i taccuini dei presenti a Verano Brianza, prima raccoglie l'invito di Albertini e lo trasforma in rete (8'), poi firma la doppietta con un grande colpo di testa sfruttando il calcio d'angolo di Comelli (16'). Nel mezzo la rete di Sebastiano Franzin, fantasista del Caverzano: Parodi prova ma Pavan salva tutto, quindi il tap-in del talento veneto che vale il gol (15'). Il tutto perfettamente intervallato tra le magie di Parsiano, i dribbling di Albertini, la personalità di Pavan. E ancora, l'intraprendenza di Greco, la vivacità di Mattuzzi e anche la sfortuna di Gaiezza, che poco prima del duplice fischio colpisce un palo clamoroso (32').

SECONDO TEMPO

E il secondo tempo? Semplice, prendere quanto detto per il primo e pensare, immaginare e fotografare l'esatto opposto. I moduli non cambiano ma c'è una novità, ossia il "blocco Lombardia" nella squadra azzurra: le uniche eccezioni sono Pescetelli del San Luigi (Friuli) e Conforti del Volpiano (Piemonte), per il resto tutti lombardi nel giro della Rappresentativa di Carrieri. Esposti e Cavalleri re delle corsie, Antonelli e Marra - quest'ultimo, talento del Rozzano, chiamato in rassegna dopo il forfait di Boussim - in mediana con Pelegrini centrale difensivo, Valdati sulla sinistra e Mastropaolo a supporto di Colugnat, l'Erling Haaland di Venegono Superiore. Una formazione sulla carta stellare ma che, contro ogni pronostico, non solo non riesce quasi mai ad impensierire Giacomazzi, ma va addirittura sotto poco dopo il quarto d'ora: angolo di Calizia, stacco aereo di Bernardinis e Veneziano, classe 2009 dell'Enotria titolare fisso in Under 17 Élite, che non può nulla (17').

Tutto finito? Sulla carta sì, ma il calcio non è una scienza esatta e quanto accade nel finale lo dimostra. Soprattutto perché Nicolas Cavalleri, dopo aver "fatto cose" domenica scorsa contro la Vigor Milano, fa lo stesso con la maglia della Nazionale. Lo schema è il solito: prende palla sulla corsia, eccezionalmente quella di sinistra, e inizia a dominare. Allungo micidiale, conclusione ben parata da Giacomazzi e tap-in vincente di Colugnat, in questo caso ben più complesso dei due trasformati 48 ore prima con la Rapp Regionale. Tutto finito? Parte due. Sulla carta sì, ancora parte due. Ma no, il calcio non è una scienza esatta e Cavalleri, sempre lui, continua a "fare cose": altro strappo sulla corsia, cross basso velenoso che Bernardinis devia sfortunatamente nella propria porta (27'). Il tutto poco prima della seconda doppietta consecutiva di Colugnat, che trasforma in oro l'assist di Antonelli e fissa il risultato sul definitivo 5-2 per la squadra azzurra (35').

IL TABELLINO

RAPP AZZURRA-RAPP BIANCA 5-2
RETI: 8' Basso (A), 15' Franzin (B), 16' Basso (A), 17' st Bernardinis (B), 25' st Colugnat (A), 27' st aut. Bernardinis (B), 35' st Colugnat (A).
RAPP AZZURRA: Pozzebon, Pescetelli, Vaccari, Giubergia, Amendolagine, Pavan, Comelli, Montina, Albertini, Basso, Persiano, Veneziano, Scifo, Conforti, Pelegrini, Valdati, Antonelli, Marra, Mastropaolo, Cavalleri, Colugnat, Esposti.
RAPP BIANCA: Rostagno, Anzalone, Scarsini, Gaiezza, Grilanc, Stumpo, Greco, Visentini, Mattuzzi, Franzin, Parodi, Giacomazzi, Penta, Doga, Hofer, Bernardinis, Castrofilippo, Sagrillo, Pinasco, Tenca, Bruson, Calizia.
ALLENATORE: Fabian Valtolina.

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