Rappresentative
18 Gennaio 2024
UNDER 19 RAPPRESENTATIVA: a sinistra Galbusera, a destra De Pasquale
«Cosa si dirà dell'Under 19 della Lombardia tra 10, 20 o 30 anni?». Ce lo chiedevamo il 25 aprile 2023, precisamente 268 giorni fa: sì, sembra passata una vita. Una vita dal gol da trenta metri di Ausserhofer, una vita dallo psicodramma di Vinovo. A quasi due mesi dal Torneo delle Regioni e quando mancano ormai solo quattro giorni dal sorteggio dei gironi, tocca domandarselo di nuovo: cosa si dirà dell'Under 19 della Lombardia tra 10, 20 o 30 anni? Che era una squadra con individualità importanti? Sì, vedi i vari Galbusera, Vairani, Ruggeri, Di Raco, Muletta e Gervasoni. Che era una squadra con un'idea di gioco precisa? Sissignore, ma con Medici in panchina è difficile, quasi impossibile anche solo immaginare il contrario. Che era una squadra forte, anzi fortissima? Pure, d'altra parte battere l'Alcione - squadra "dilettante" solamente sulla carta - non è roba da tutti. Che era diventata la squadra più forte d'Italia? Chissà, intanto Vairani, Speroni e Muletta firmano la quarta vittoria in cinque amichevoli: Medici gongola, l'Inter è avvisata e con lei tutta, ma proprio tutta Italia: perché sì, Galbusera e compagni possono riportare lo Scudetto in Lombardia.
Sarà Ruggeri più dieci? Forse sì, forse no. Ma probabilmente andrà così, d'altronde come si può rinunciare a un giocatore del genere? La presenza del fantasista della Castanese, protagonista anche un anno fa in Piemonte, è solamente la prima delle buone notizia per la Rapp. Quindi sì, è facile che il talento classe 2004 possa rappresentare per il secondo anno consecutivo il diamante cristallino della Lombardia. Ma quindi no, non è la sola certezza per Medici: un po' perché Galbusera e Sottocornola formano una delle coppie centrali più forti in circolazione, un po' perché De Pasquale e Moncecchi attaccano tanto bene quanto difendono, un po' perché Consoloni e Marrocco si completano a vicenda, un po' perché Palazzi e Vairani - rispettivamente a destra e sinistra - sono probabilmente i partner che tutti gli attaccanti vorrebbero. Chiedere a Casella, che nel primo tempo sembra perdersi tra Scrivanti e Lombardo - quest'ultimo forte già di due presenze in Serie D - ma lotta come un dannato, pulisce un'infinità di palloni e no, non fa rimpiangere i vari Avinci e compagnia bella.
Tutto nella norma anche perché dall'altra parte del campo c'è l'Alcione: probabilmente una delle candidate principali per lo Scudetto, sicuramente corazzata in grado di poter quantomeno replicare la cavalcata trionfale della passata stagione. Perché sì, la sconfitta ai rigori contro il Portici grida ancora vendetta. Così come la doppia occasione di Pacifico, preciso almeno quanto gli interventi di Colombi: la prima direttamente da punizione (26') e la seconda, ben più pericolosa, su assist di Liguori (27'). Il tutto nel giro di un minuto, ma nel frattempo la Rapp prima sfiora il vantaggio con Marrocco (22' e 24'), Ruggeri (35') e Consoloni (36'), poi lo trova con una bella conclusione da fuori di Vairani (37').
Subito un dato di fatto: se le notizie positive per Medici erano tante già nel primo tempo, nella ripresa sono decisamente di più. Forse addirittura il doppio, come d'altronde il numero di gol che da una parte conferma un dominio pressoché totale sotto l'aspetto del gioco, ma dall'altra forse non rende giustizia alla mole di occasioni create da Alletto e compagni. Il primo è di Speroni: la preparazione dal limite è ottima, viceversa la conclusione è tutt'altro che irresistibile ma complice una deviazione, col senno di poi decisiva, riesce ugualmente a battere Russetti (9'). Il secondo è di Muletta, che a differenza di Speroni non ha bisogno di alcun aiuto: destro secco, missile terra-aria lanciato e pallone sotto l'incrocio dei pali (22').
Intanto chi ha visto El Bouhlani? Spoiler: nessuno. Ma se Vecchi e compagni faticano fin troppo a farsi vedere dalle parti del portiere della Castanese il merito è soprattutto della retroguardia: Cappanera e Paloschi non fanno rimpiangere Galbusera e Sottocornola, mentre Alletto e Kabori - rispettivamente re e principe delle corsie - non sbagliano un singolo pallone. Quanto alla manovra, il tocco di Di Raco è tanto evidente quanto decisivo: tante geometria, tantissimi palloni toccati e anche una buona dose di verticalizzazioni. E quest'ultime, soprattutto in vista del Torneo delle Regioni, rappresentano il valore aggiunto per il regista ex Enotria e Sangiuliano City. A dargli man forte Speroni e Muletta, il tutto al servizio dei tre tenori: Zanotti al centro, Gervasoni a destra e Cirillo a sinistra. Insomma, se la Rapp fosse effettivamente un cantiere - quale è ancora, almeno in parte - prima di marzo nelle corde di Medici ci sarebbe sicuramente un grattacielo. E perché no, pure il Burj Khalifa di Dubai.
ALCIONE-RAPPRESENTATIVA 0-3
RETI: 37' Vairani (R), 9' st Speroni (L), 22' st Muletta (R).
ALCIONE: Gueye, Braiotta, Brenicci, Rebaudo, Scrivanti, Lombardo, Liguori, Montagner, Gialloreto, Pacifico, Lione, Russetti, Buratti, Ciceri, Forlani, Lauriola, Gallazzi, Fazio, Vecchi, Laurora, Villa Santa. All. Campisi.
RAPPRESENTATIVA: Colombi, De Pasquale, Moncecchi, Consoloni, Sottocornola, Galbusera, Palazzi, Marrocco, Casella, Ruggeri, Vairani, El Bouhlani, Alletto, Kabori, Cappanera, Paloschi, Di Raco, Muletta, Speroni, Gervasoni, Zanotti, Cirillo. All. Medici.
ARBITRO: Cersosimo di Milano.
ASSISTENTI: Cimenti e Villegas di Milano.