Avere un portiere fa tutta la differenza del mondo. Dopo lo 0-0 con l'Atletico Torino questa è la frase che risuona di più nell'ambiente Dorina con grande gioia e un pizzico di sollievo, visto l'intero girone d'andata disputato con giocatori di movimento, come Scaringella, schierati tra i pali. Dopo un match in buona parte in controllo, con tante occasioni potenziali non concretizzate, i gialloneri di Roberto Lacerenza rischiano la sconfitta, contro un combattivo Atletico Torino, che sbatte però sui guantoni del nuovo arrivato, Diego Ricciardella, autore di due autentici miracoli per tenere inviolata la porta. Il Dorina, dunque, ha finalmente trovato il suo portiere.
LA PARTITA
L'Atletico Torino scende in campo con il collaudato 3-4-1-2, mentre il Dorina risponde con un 4-3-1-2. Gli ospiti cominciano meglio la gara, la pressione dei ragazzi di Roberto Lacerenza schiaccia l'Atletico nella propria metà campo, ma qualche scelta sbagliata di troppo negli ultimi metri non consente ai giallo-neri di avere occasioni da gol pulite, pur cercando tante volte la conclusione. L'Atletico, invece, quando riesce ad eludere si affida molto alle combinazioni del tridente, con Gaeta sulla trequarti a innescare Grandi e Vindigni.
Nella il copione non cambia: Dorina in possesso, Atletico in ripartenza. La prima grande occasione del match arriva praticamente in apertura, con Zambon che lancia l'accorrente Aamer, il quale controlla e calcia con il mancino, ma la palla termina sull'esterno della rete. Carnesecca decide dunque di correre ai ripari e ridisegnare l'assetto della squadra, infoltendo il centrocampo e passando ad un 3-5-2 in cui Grandi si abbassa in mediana dopo l'ingresso di Lazar. Nel finale le squadre si aprono e si arriva più facilmente alla conclusione. Per il Dorina l'uomo più pericoloso è sempre lui, Ziad Aamer, che arriva in due occasioni al tiro dopo aver seguito senza palla l'azione, ma in entrambi i casi non riesce ad inquadrare lo specchio. Per l'Atletico, invece, dopo una conclusione di Messina parata da Ricciardella, la grande occasione capita sui piedi di Grandi, che riceve tutto solo sul secondo palo e calcia di prima, ma un grande riflesso del numero 1 del Dorina salva tutto e tiene il risultato sullo 0-0. L'inerzia, però, nel finale pende dalla parte dell'Atletico, che agli sgoccioli ha un'ultima grande occasione grazie ad una grande giocata di Piazza, che passa in mezzo a due e calcia ad incrociare, ma Ricciardella si allunga nuovamente e riesce a mettere in angolo, spegnendo di fatto le emozioni.
IL TABELLINO
ATLETICO TORINO-DORINA 0-0
ATLETICO TORINO (3-4-1-2): Paolangelo 6.5, Messina 6.5, Piazza 6.5, Oliviero 6 (25' st Mballoma 6), Sgrò 6, Distasio 6.5, Grandi 6.5, Augeri 6 (36' st Varriale sv), Gaeta 6 (15' st Lazar 6, 39' st Cozmiciuc sv), Pirrotta 6.5, Vindigni 6. A disp. Venniro, Manca, Peyrachia, Perez, Caposiena. All. Carnesecca 6.5. Dir. Grandi.
DORINA (4-3-1-2): Ricciardella 7.5, Bensiah 6.5 (11' st Arnaldi 6), Aamer 7.5, Mocci 7, Laurendi 6.5 (5' st Vararu 7), Allolio 6, Rosu 6 (39' st Sgrò sv), Gentilcore 6.5 (36' st Viora sv), Ronco 6, Pedretti 6, Zambon 6.5 (39' st Basso sv). A disp. De Luca, Furbatto. All. Lacerenza 6.5. Dir. Viora - Mocci.
LE PAGELLE
ATLETICO TORINO

Paolangelo 6.5 Poco chiamato in causa, visto che le conclusioni più pericolose del Dorina finiscono fuori dallo specchio, ma si fa trovare pronto in tutte le altre situazioni, bloccando sempre con sicurezza la sfera e trasmettendo sicurezza al reparto.
Messina 6.5 Agisce da quarto di centrocampo e, dopo una prima frazione giocata prevalentemente a protezione della difesa, alza il suo baricentro nella ripresa e arriva anche a sfiorare la rete, ma si fa parare la conclusione da Ricciardella.
Piazza 6.5 Schierato nella prima frazione da braccetto di destra della difesa a tre, disputa un match diligente, contenendo gli spunti di Ronco. Nel finale, poi, va ad un passo dal gol del vantaggio, con una conclusione ad incrociare dopo un dribbling nello stretto, ma Ricciardella mette in angolo con la punta delle dita.
Oliviero 6 Si divide la mediana con Pirrotta, cerca di tenere una posizione media più alta per andare ad accompagnare l'azione, ma viene spesso chiuso da Gentilcore.
2
5' st Mballoma 6 Entra da quinto di centrocampo nel 3-5-2, cercando di sfruttare la sua freschezza nel quarto d'ora finale.
Sgrò 6 Attento in marcatura, cerca di stringere molto la posizione per aiutare Distasio in marcatura. Rischia invece nella ripresa, quando Arnaldi gli scappa alle spalle, ma la conclusione di quest'ultimo, per sua fortuna, finisce alta.
Distasio 6.5 Tiene bene botta in velocità e non si fa mai saltare, quando è ingaggiato nel duello individuale con Ronco e con Zambon. Sfodera, inoltre, diverse chiusure eleganti, recuperando il pallone e consentendo ai suoi di poter costruire gioco.
Grandi 6.5 Inizia il match da attaccante al fianco di Vindigni, chiude poi da centrocampista. Nel finale ha sui piedi l'occasione più grande della partita, ma la sua bella conclusione di prima intenzione viene miracolosamente salvata da Ricciardella con una grande parata con la mano di richiamo.
Augeri 6 Svolge i suoi compiti prima da quarto e poi da quinto di centrocampo con diligenza. Si vede poco per le sgroppate offensive, dal momento che si preoccupa soprattutto di cercare di contrastare uno straripante Aamer.
Gaeta 6 Agisce da trequartista alle spalle dei due attaccanti, muovendosi molto tra le linee e cercando più volte l'imbucata, senza successo. In fase di non possesso va a uomo su Allolio, togliendo una fonte di gioco al Dorina.
15' st Lazar 6 Con il suo ingresso si piazza al fianco di Vindigni, facendo scalare Grandi a centrocampo. Si sacrifica molto e lotta su tutti i palloni, senza però riuscire ad andare alla conclusione.
Pirrotta 6.5 Il più pericoloso nella prima frazione, quando con una sua punizione velenosa impegna Ricciardella al tuffo. Nella ripresa, soprattutto nel finale, sale in cattedra, dando geometrie alla squadra e facendo partire diverse azioni offensive.
Vindigni 6 Cercato spesso in profondità dai suoi compagni, tenta più volte la fuga in velocità, ma Vararu spesso riesce ad intuire le sue intenzioni, non facendosi mai saltare nell'uno contro uno.
All. Carnesecca 6.5 Dopo una prima frazione di difficoltà, in cui il suo Atletico comunque subisce pochissimi tiri in porta, ridisegna la squadra con un 3-5-2 più coperto che dà modo ai suoi di tenere meglio il campo ed andare ad un passo dalla vittoria, ma Ricciardella salva tutto sulle conclusioni di Grandi e Piazza.
DORINA

Ricciardella 7.5 MVP assieme ad Aamer. Dopo una buona parte di match in cui è praticamente inoperoso, sale in cattedra nel finale, sfoderando due parate provvidenziali, prima su Grandi, con uno spettacolare intervento con la mano di richiamo, e poi su Piazza, allungando con la punta delle dita la conclusione diretta all'angolino.
Bensiah 6.5 Parte subito fortissimo, spinge con grande regolarità e costringe Messina a stare bloccato in copertura. Non riesce, però, a garantire gli stessi ritmi per tutta la partita, ma si rende comunque utile con i suoi recuperi in velocità.
11' st Arnaldi 6 Si piazza come attaccante al fianco di Ronco, con Zambon che si abbassa a terzino. Tiene impegnati i centrali con i suoi movimenti e si crea una grande occasione, che, però, spedisce alta da ottima posizione.
Aamer 7.5 Incontenibile. Quando si sgancia in avanti con i suoi coast to coast crea sempre grande scompiglio nella difesa dell'Atletico Torino. In fase difensiva è insuperabile, recupera chiunque grazie alla sua velocità, mentre in fase offensiva riesce comunque ad avere la resistenza per andare a concludere l'azione. L'unico rimpianto nella sua partita straripante sono le due conclusioni da ottime posizioni che finiscono entrambe alte.
Mocci 7 Attento e deciso in marcatura, dimostra di non temere l'uno contro uno con tanto campo alle spalle, cercando spesso l'anticipo sugli attaccanti avversari e coprendo le spalle ad Aamer, quando quest'ultimo si sgancia in avanti.
Laurendi 6.5 Partita pulita e diligente. Partecipa molto alla fase di costruzione della squadra, scalando spesso sull'esterno quando Bensiah si sgancia in avanti.
5' st Vararu 7 Entra ad inizio ripresa e agisce da centrale di destra. Preziosissimo per la squadra, il suo agonismo nell'uno contro uno consente ad un Dorina molto sbilanciato in avanti di non dover puntualmente ripiegare una volta persa palla, visti i tanti anticipi vinti.
Allolio 6 Visto l'atteggiamento piuttosto propositivo del Dorina, lui è uno dei pochi ad avere compiti prettamente difensivi. Si piazza davanti alla difesa e va a uomo su Gaeta, chiudendo tutte le linee di passaggio centrali.
Rosu 6 Elegante in fase di costruzione, dialoga molto con i suoi compagni di reparto e cerca spesso di combinare con Ronco davanti a lui, lanciandolo in profondità.
Gentilcore 6.5 Elogiato da Lacerenza al termine del match per la sua grande abnegazione, consente al Dorina di recuperare subito la sfera e rimanerne in possesso, impedendo all'Atletico di imbastire azioni offensive
Ronco 6 Tanto movimento e tanti scatti, per cercare di sorprendere la difesa dell'Atletico. Si allarga spesso sulla sinistra quando il Dorina attacca, ma non sempre gli riesce il movimento a rientrare sul destro, il suo piede forte, per calciare in porta.
Pedretti 6 Dispone di un gran mancino e un'ottima agilità negli spazi stretti. Cerca di dare imprevedibilità alla manovra offensiva con le sue giocate, ma talvolta tocca troppe volte la sfera, perdendo tempi di gioco preziosi.
Zambon 6.5 Come Ronco, anche lui tenta più volte l'allungo in profondità per eludere la marcatura avversaria e non giocare spalle alla porta. Nella ripresa, poi, si sposta terzino destro con licenza di attaccare, dando un'ulteriore soluzione al Dorina in fase offesniva.
All. Lacerenza 6.5 Un pari agrodolce, che sta stretto al suo Dorina per quanto visto nell'arco di tutto un match, ma comunque prezioso alla luce delle due grandissime occasioni finali per l'Atletico. Il suo 4-3-1-2 a trazione anteriore viene ben interpretato dai suoi ragazzi, che dimostrano di non aver paura a correre qualche rischio in più in fase difensiva, ma non riescono invece a trovare con regolarità la conclusione in porta, mancando diverse occasioni per sbloccare la gara.