Under 15 Élite
04 Febbraio 2024
UNDER 15 ÉLITE ALCIONE • Alessandro Fontana, Andrea Lucchini, Mathieu Curelli e Fabrizio Iavarone: top player degli orange di Calderoli
È il Calderoli-Ball 3.0. Probabilmente non lo si può dire in maniera diversa. Il big match tra Alcione e Club Milano non delude le aspettative: quella del Kennedy è una grande partita, giocata su ritmi altissimi e al triplice fischio gli orange vincono per 4-0. I 2009 di Calderoli giocano senza un vero e proprio attaccante lì davanti, con uno Iavarone in stato di grazia, con un Curelli e un Lucchini essenziali e con un Cattaneo più mobile del solito in modo tale da non dare punti di riferimento agli avversari, che tengono bene il muro per gran parte del primo tempo ma devono poi arrendersi prima dagli undici metri e poi agli ulteriori affondi a tinte orange. Affondi che valgono i tre punti per capitan Diani e compagni, che volano così a +8 da un Club Milano che gioca un buon secondo tempo, provando a imporre il suo gioco e a far male ai padroni di casa, ma che non riesce a ribaltare il match di via Olivieri. Il prossimo snodo fondamentale del campionato sarà il 18 febbraio, giorno di Alcione-Varesina: sarà fuga orange o tutto verrà riaperto?
L’Alcione è dominante ma ci mette forse più del previsto per riuscire ad affondare, perché devono passare più di venti minuti per vedere i padroni di casa passare in vantaggio: Lucchini viene sgambettato in area e dal dischetto Iavarone riesce a battere un Mastrosimone che intuisce l’angolo ma non tocca il pallone (22’). Prima del gol le occasioni di Iavarone (7’), di Scifo di testa (13’), di Cattaneo in mischia (14’) e di Fontana ancora di testa (21’). Come spesso accade nei big match, il gol del vantaggio degli orange stappa definitivamente la partita, specialmente per i padroni di casa che trovano nuovamente la rete pochi minuti dopo: Iavarone da calcio di punizione pennella un pallone strepitoso verso l’area di rigore, dove ad attendere la sfera c’è il piattone al volo di Curelli che ha tutto il tempo di prendere la mira e mettere la palla in buca d’angolo per il 2-0 dell’Alcione (25’). Il Club Milano – disposto con un 4-3-1-2 a specchio proprio come gli avversari – prova ad avere una reazione e l’occasione più grande arriva su palla inattiva: Amato mette in mezzo per l’inserimento di Grieco che fa tutto bene ma sbaglia la mira, mettendo di poco al lato (27’). I minuti finali del primo tempo, però, dopo qualche istante di Ciemme, vedono di nuovo i 2009 di Calderoli protagonisti: Caminada fa le prove generali con un bel tiro da fuori che però si spegne sul fondo (34’) mentre Cattaneo pochi istanti dopo conclude al meglio un’azione prolungata dell’Alcione perché l’Apache colpisce e gonfia la rete dopo una palla fantascientifica sempre di Caminada in area di rigore (36’). Gol e 3-0 pochi istanti prima dell’intervallo.
Nella ripresa servono di nuovo circa venti minuti per vedere la rete gonfiarsi e a farlo è ancora l’Alcione: Lucchini viene messo davanti al portiere e di collo pieno infila il pallone a fil di palo per il poker dei padroni di casa, chiudendo de facto i giochi (21’). Sostanzialmente è la parola fine sulla partita del Club Milano, che aveva approcciato in realtà molto bene il secondo tempo: Pacecca dopo pochi istanti dal calcio d’inizio scalda i guantoni di De Sevo (3’), proprio come De Robertis, che dopo una sponda in area di Arega prova un colpo da biliardo che è preciso ma debole (6’). A confermare l’entusiasmo del Ciemme anche il grande assolo sempre di Pacecca, che in area prova a risolvere una mischia andando in palleggio e colpendo poi in girata: il pallone sibila vicinissimo all’incrocio dei pali ma non gonfia la rete (13’). E se prima del gol Curelli ha visto negarsi la doppietta dopo due grandi interventi di Mastrosimone e di Manzi (10’), dopo tocca proprio a Lucchini farsi strozzare l’urlo in gola: il portiere esce male e il 7 di Calderoli va a botta sicura ma Muscillo in scivolata toglie il pallone da dentro la porta, evitando il quinto gol degli orange (22’). Gli ultimi minuti di gara scorrono via senza particolari emozioni, se non per il triplo intervento da applausi di Mastrosimone dopo un mischione in area (27’) e il palo di Impalà (31’): quando il signor Nasta fischia per tre volte, tre sono anche i punti che l’Alcione si mette in tasca.
ALCIONE-CLUB MILANO 4-0
RETI: 22' rig. Iavarone (A), 25' Curelli (A), 36' Cattaneo (A), 21' st Lucchini (A).
ALCIONE (4-3-1-2): De Sevo 7, Borghi 7, Marchesoni 7, Caminada 7.5 (18' st Nebuloni 6.5), Fontana 8, Scifo 7 (29' st Gastaldon sv), Lucchini 8 (24' st Impalà sv), Diani 7.5 (28' st Di Maria sv), Cattaneo 7.5 (29' st Imparato sv), Curelli 7.5 (28' st Cimini sv), Iavarone 8 (9' st Casazza 6.5). A disp. Valente, Valdati. All. Calderoli 8. Dir. Di Maria.
CLUB MILANO (4-3-1-2): Mastrosimone 7.5, Grieco 6.5 (9' st Rizzoli 6.5), Scaiano 6.5 (24' st Kambellari sv), Muscillo 7, Lanuzza 6 (1' st Porretti 6.5), Manzi 6, Radice 6 (1' st Arega 6.5), Rigoli 6.5, Pacecca 6.5 (14' st Caldera 6), Amato 6.5 (18' st Biraghi 6), De Robertis 6 (24' st Bagnato sv). A disp. Tedesco, Gattone. All. Bove 6. Dir. Mastrosimone.
ARBITRO: Nasta della Lomellina 7.5.
De Sevo 7 Impegnato poco perché di tiri in porta non ne arrivano. Nelle uscite si fa rispettare, sia in quelle che lo portano fuori dall'area di rigore che in quelle basse. In occasione della girata di Pacecca è fortunato, perché il pallone non inquadra lo specchio per una questione di millimetri.
Borghi 7 Il nuovo arrivato in casa Alcione è già indispensabile: è già indispensabile perché ara la fascia sia avanti che dietro, dimostrandosi un pericolo in attacco e un grande ostacolo in difesa, ma è anche già indispensabile perché il suo arrivo permette a Scifo di giocare al centro della difesa e tutto il reparto così è una macchina perfetta.
Marchesoni 7 Copre bene gli spazi per fermare le ripartenze del Club Milano e mentre ripiega è anche sempre preciso in maniera impressionante nell'intervenire sul pallone per arginare le avanzate avversarie.
Caminada 7.5 La sua partita si riassume in un singolo episodio: l'assist per Cattaneo. Arriva sul pallone con una potenza incredibile, illude tutti di voler tirare e poi tira fuori un tocco delicatissimo e una palombella visionaria che mette l'attaccante orange da solo davanti al portiere. Giocata veramente fantascientifica e non è l'unica della sua partita, per dare una dimensione del giocatore di cui si sta parlando.
18' st Nebuloni 6.5 Entra e di lì a poco la partita sarà praticamente conclusa, quindi si piazza a centrocampo per fare da filtro e aiutare i compagni a gestire il risultato e arrivare così fino al triplice fischio.
Fontana 8 Non è chiaro come sia possibile per un difensore centrale essere così dominante in ogni giocata: in difesa non ne lascia passare neanche una e nei duelli aerei - complice ovviamente anche la sua altezza - le prende veramente tutte. Allo stesso modo, quando si tratta di svettare in area di rigore per rendersi pericoloso su calcio d'angolo lui risponde sempre presente e solo le grandi chiusure di Mastrosimone tra i pali gli negano il gol.
Scifo 7 Finalmente può giocare nel suo ruolo naturale, il difensore centrale, ed è facile capire perché lui lo preferisca rispetto all'essere un terzino: primeggia al centro della retroguardia e mette in mostra tutto il repertorio: chiusure, anticipi, contrasti e letture. Partita difficile ma che lui fa sembrare facile con la sua classe. (29' st Gastaldon sv).
Lucchini 8 Bisogna andare in ordine quando si parla di Andrea: innanzitutto bisogna ricordare che solo un anno fa faceva il difensore mentre ora è una delle mezzali più dominanti del campionato. Poi bisogna sottolineare la freddezza con cui gioca il pallone, perché è sempre lucido e sa sempre cosa fare. Infine, è necessario parlare della pericolosità delle sue giocate: entra in area, fa ammattire tutti e conquista un calcio di rigore, poi prima sfiora un gol e poi gonfia effettivamente la rete. Per non parlare della miriade di palloni che tocca. Calderoli gli chiede tanto, lui dà tanto: signore e signori, Andrea Lucchini. (24' st Impalà sv).
Diani 7.5 Un altro giocatore dell'Alcione che sembra abbia il ghiaccio nelle vene: quando lo pressano è glaciale, non si scompone e fa sempre la scelta giusta, che si tratti di scaricare per i compagni o imbucare in verticale. Grande partita e ottimi spunti per creare la superiorità numerica. Il capitano è il primo condottiero lì davanti e si vede, perché i compagni lo cercano costantemente. (28' st Di Maria sv).
Cattaneo 7.5 Come al solito, quando l'Apache inizia a strappare non ce n'è per nessuno. Dopo un quarto d'ora sfiora il gol che poi troverà prima dell'intervallo, mentre nel secondo tempo si lascia andare alle solite percussioni che sono ormai il suo marchio di fabbrica. Forse meno incisivo di come ha abituato nei big match, ma lì davanti è pur sempre una presenza costante e soprattutto fondamentale per l'Alcione: non dà mai punti di riferimento e fermarlo sembra impossibile o quasi. (29' st Imparato sv).
Curelli 7.5 Nell'ultimo periodo sta giocando più avanzato e l'esperimento inizia a dare i suoi frutti: in attacco combina benissimo con Cattaneo e soprattutto con Iavarone ma è la qualità delle sue giocate a lasciare sempre di stucco. Bello da vedere ma soprattutto funzionale, come il suo gol: un piattone al volo che è un piccolo capolavoro di coordinazione e tempismo. Esperimento riuscito, tocca dirlo. (28' st Cimini sv).
Iavarone 8 Fabrizio è uno di quei giocatori, come si è sentito dire nell'ultimo weekend di Serie A, che «puzza di calcio». Lì davanti è veramente un jolly incredibile: ci mette tanta fantasia ma anche tanta - tantissima - qualità perché è veramente imprevedibile. Dribbling, conclusioni, assist perfetti e numeri in mezzo al campo che lo rendono ormai veramente forse il pezzo più pregiato dello scacchiere dell'Alcione. Capocannoniere della squadra non a caso, la prestazione totale offerta contro il Club Milano è a dir poco sensazionale. Giocatore forte, non c'è un altro modo di dirlo.
9' st Casazza 6.5 Non tantissimi minuti a disposizione ma si inserisce benissimo nel ritmo della squadra per dare una mano ai compagni e arginare lo slancio tutto d'orgoglio del Club Milano.
All. Calderoli 8 Rispetto a un girone fa l'Alcione gioca in maniera diversa e decisamente più completa: è il Calderoli-Ball 3.0, che mette in campo un calcio forse in alcuni momenti essenziali, ma che sa anche regalare giocate corali veramente belle da vedere e al tempo stesso sempre pungenti. Vero, l'organico su cui può fare affidamento è di livello, ma se il pilota di una monoposto tutta velocità non è all'altezza, l'auto non si guida da sola: Calderoli sa come giocare tra acceleratore e frizione e per questo motivo l'Alcione sgasa verso un primato sempre più consolidato.
CLUB MILANO
Mastrosimone 7.5 Déjà-vu. Il Club Milano perde 4-0 ma lui è il migliore in campo: film già visto e non è difficile capire il perché. I suoi riflessi sono spaventosi, basti pensare a come inchioda per terra il pallone sul colpo di testa di Fontana o al triplo intervento assurdo nel secondo tempo. Gran portiere.
Grieco 6.5 Nel primo tempo gioca una buona partita, arrivando anche a creare qualche occasione pericolosa lì davanti in prima persona. Purtroppo dietro soffre le scorribande degli attaccanti dell'Alcione: prova ad arginare come può gli avversari, ma è una giornata difficile per tutto il Ciemme.
9' st Rizzoli 6.5 Entra abbastanza bene e porta una buona dose di dinamismo in mezzo al campo per provare a creare una superiorità numerica a lungo cercata dal Ciemme ma mai veramente conquistata. Il suo ingresso comunque aggiunge pericolosità alla manovra biancorossa.
Scaiano 6.5 Prova a spingere, specialmente nel secondo tempo ma il centrocampo dell'Alcione è difficile da superare. Ha il merito di provarci fino all'ultimo momento che ha a disposizione e anche in difesa si comporta tutto sommato bene, senza commettere errori importanti. (24' st Kambellari sv).
Muscillo 7 Davanti la difesa fa abbastanza bene da filtro, a dire il vero. Negli interventi è pulitissimo e recupera un buon numero di palloni. Quando la squadra cala anche lui va in difficoltà ma il salvataggio sulla linea sul tiro a botta sicura di Lucchini è comunque una gran bella giocata.
Lanuzza 6 Giornata veramente complicata al centro della difesa: gli alfieri della squadra di casa vanno a velocità altissime e lui se da un lato tiene bene botta fino al 20', dopo il primo gol sembra quasi sciogliersi, perché perde le misure e va in difficoltà. Fino a quando ne ha regge l'urto.
1' st Porretti 6.5 Si piazza decisamente più avanti rispetto al compagno che sostituisce e ha il merito di portare un pizzico di imprevedibilità in più: punta l'uomo, crossa e punge. Non crea di fatto pericoli, ma ha il merito di provarci.
Manzi 6 Anche per lui è una partita no: prova come può a fermare velocisti come Cattaneo o Lucchini e se a volte ci riesce, quando non ha modo di fermarli fatica a recuperare il terreno tra lui e gli avversari. Non si fa problemi però a spazzare via senza troppi fronzoli.
Radice 6 Partita abbastanza opaca la sua: nella sua zona di campo si viaggia a ritmi altissimi e lui non trova mai veramente la posizione per iniziare effettivamente a giocare. Viene sostituito all'intervallo.
1' st Arega 6.5 Mette una dose di velocità che effettivamente nel primo tempo è mancata: con il suo dinamismo un po' di apprensione la incute agli avversari e la sponda per il tiro di De Robertis è una bella giocata. Purtroppo non riesce a fare molto di più e con il passare dei minuti si spegne definitivamente.
Rigoli 6.5 Galleggia tra centrocampo e difesa, dando una mano dove meglio riesce. Il suo fare densità è importante per il Club Milano e anche se in questa partita c'è stata qualche difficoltà di troppo è un giocatore che in altre occasioni può fare la differenza.
Pacecca 6.5 Cerca costantemente di tenere alta la squadra e tutto sommato non fa male, anzi. Sfiora un gran gol nel secondo tempo quando poco prima di uscire prova una girata assurda che per una questione di millimetri non trova precisamente l'incrocio dei pali. Sfortunato, ma non è mancata forza di volontà e qualità.
14' st Caldera 6 Il suo ingresso non incide particolarmente: non entra mai nel vivo dell'azione e con l'andare dei minuti si perde tra le maglie arancioni dei padroni di casa.
Amato 6.5 Il giocatore con più qualità del Club Milano e si vede: purtroppo al Kennedy ha modo di mettersi in mostra soltanto su palla inattiva, ma il quasi assist per Grieco è una traiettoria con i giri perfetti che il compagno non riesce a sfruttare nel migliore dei modi. Nel secondo tempo Bove abbassa il suo raggio d'azione per rimpolpare il centrocampo - era partito da trequartista - e comunque non demerita in interdizione.
18' st Biraghi 6 Ingresso difficile perché dopo pochi istanti gli avversari calano il poker e a quel punto la gara sostanzialmente finisce. Non incide, purtroppo per lui e per la sua squadra.
De Robertis 6 Si muove molto e inizia anche con un spirito di sacrificio. Purtroppo non viene servito a dovere dai compagni e per essere una punta-boa tocca veramente troppi pochi palloni, non avendo quindi la possibilità di mettersi in mostra e di pungere come in genere è abituato a fare. (24' st Bagnato sv).
All. Bove 6 Partita difficile, come si poteva preventivare. La sua squadra in realtà inizia molto bene perché si difende in maniera ordinata e prova a ripartire. Dopo il primo gol però la squadra inizia a mollare gli ormeggi e infatti il primo tempo si conclude con il Club Milano sotto di 3-0. Ottimo invece l'abbrivio con cui viene avviata la ripresa ma anche in questo caso il gol dell'Alcione è fatale. Ora serve rialzare la testa: Bove sicuramente saprà guidare nuovamente i suoi verso mattinate più felici.
ARBITRO
Nasta della Lomellina 7.5 In campo è letteralmente e fisicamente il più piccolo, ma che personalità da parte del direttore di gara. Sin dalla chiama fa capire - con stile ed educazione - chi è che comanda in campo e poi per tutta la partita fa quello che un buon arbitro dovrebbe fare: mettersi al servizio dello svolgimento della partita per permettere il corretto svolgimento del gioco. Decisioni tutte giuste e tutte prese con il giusto carisma. Promosso a pieni voti.