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Ingiurie contro l'arbitro e gara sospesa per 20 minuti: ma c'è chi urla al complotto

Infinito l'anticipo di giornata, le grida da parte dei genitori obbligano l'arbitro a sospendere la gara. Sbotta il tecnico di casa

Ingiurie contro l'arbitro e gara sospesa per 20 minuti: ma c'è chi urla al complotto!

L'allenatore del Don Bosco Alessandria Andrea Gotta

E’ stata la partita più lunga del campionato, quella disputata sul campo dell’Alessandria Don Bosco contro L’Acqui.
Una partita che non sembrava destinata a concludersi visti i 20 minuti di interruzio-ne decisi dall’arbitro a causa delle eccessive proteste da parte della tifoseria di casa.Proteste che per il direttore di gara e per il tecnico ospite Federico Rovera avevano un chiaro sfondo intimidatorio.
Ma andiamo per gradi: ad andare in vantaggio, grazie a una rete di Rayan Ez Raidi, sono proprio i termali. Un gol che accende i commenti di un gruppo di tifosi di casa, che senza il consenso della società gialloverde, si erano infiltrati nella zona riservata al personale tecnico dietro le panchine.
Tra il primo e il secondo tempo, l’arbitro chiede che i disturbatori vengano allontanati dalla zona tecnica ma senza ottenere risultati. Alla ripresa, poco dopo il raddoppio dell’Acqui su sviluppo da calcio d’angolo, grazie allo zampino di Aronne Barbirolo, le proteste si riaccendono e poco dopo l’arbitro decide di sospendere la partita.

Il match ricomincerà solo dopo esser riusciti ad allontanare la fonte delle agitazioni e dopo il consenso di entrambi gli allenatori a riprendere la gara.

Commenta così Federico Rovera, tecnico dell’Acqui a fine partita:

«Brutto capitolo di questa stagione. Penso che l’arbitro abbia gestito la questione nel migliore dei modi e che senza il suo inter-
vento le conseguenze avrebbero potuto essere gravi. Il gruppo di persone dietro la panchina ha lanciato ingiurie pesanti verso di noi e verso il direttore di gara, con il chiaro scopo di intimidire i ragazzi e hanno creato un clima di tensione tale da non poter giocare. Sono dispiaciuto anche perché l’Alessandria Don Bosco è una società con cui collaboriamo spesso e sono convinto che non abbia responsabilità per quanto successo, ma a volte si pagano le conseguenze per quei genitori che non capiscono il sacrificio che facciamo per restare in piedi. Dopo averla sospesa, il direttore si è confrontato con il commissario tecnico degli arbitri e ha chiesto sia a me che all’altro allenatore il consenso di continuare la partita e, visto che la situazione si era tranquillizzata, abbiamo accettato».


L’incontro si è concluso quindi sullo 0-3 a favore dei termali, un risultato che lascia con l’amaro in bocca il tecnico di casa Andrea Gotta che sembra vedere qualche fantasma.

«Sono amareggiato - attacca - E’ chiaro che ci vogliano mandare giù (?), siamo bersagliati ma noi ci salveremo lo stesso. An- che questa volta l’arbitro ha rovinato una partita, non so dove li trovino. Sono 20 anni che alleno ma non ho mai vissuto una situazione del genere. Ha interrotto la partita perché c’erano delle persone dietro le panchine e poi l’ha rovinata. Noi abbiamo giocato un primo tempo perfetto senza trovare la rete, mentre è bastato un nostro errore per regalare il vantaggio agli avversari. Per il resto ha fatto tutto l’arbitro condizionando la gara».

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