Under 17 Élite
07 Febbraio 2024
ACCADEMIA INTER-ALDINI UNDER 17: a sinistra Colombo, a destra Massimo
Subito una doverosa premessa: una decina di anni fa Accademia Inter-Aldini era tutta un'altra cosa. E non solo perché ci si giocava titoli Regionali. Detto ciò, il derby di via Cilea non sarà mai dimenticato: perché era Bergomi contro Temelin, perché era Colombo contro Massimo, perché era Marrone contro Musazzi. Due allenatori ex Serie A, due bomber di razza, due baby talenti da tenere d'occhio: il risultato? Un 2-2 che da una parte è probabilmente il risultato più giusto, ma che dall'altra porta con sé umori contrastanti. Difficile parlare di bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto (Accademia Inter, Aldini: un punto guadagnato o due persi?), decisamente più semplice ricordare i capitoli di un derby strepitoso. Marrone apre, chiude e sale a quota 7 centri stagionali: non male per un classe 2008, specie se di mestiere fa il difensore. Nel mezzo il sigillo di Massimo (1-1), quello di Balestrucci (1-2) e i miracoli di Musazzi: e se il primo e il secondo hanno illuso l'Aldini di poter sbancare via Cilea, i miracoli del terzo (anch'esso classe 2008, prendere nota) hanno sicuramente aumentato i rimpianti per Bergomi. Ma c'è anche da sorridere perché la Varesina, fermata sul 2-2 in casa dell'Accademia Pavese, resta avanti di sole due lunghezze. Intanto Temelin, dopo la sconfitta all'ultimo minuto in casa dell'Alcione, torna a muovere la classifica per provare a tirarsi fuori dalla zona calda.
«Ci sono tanti allenatori preparati, su tutti Temelin». Parola di Bergomi e quasi una profezia: perché via Cilea l'approccio migliore è dell'Aldini e perché il merito, manco a dirlo, è proprio di Temelin. Che da una parte ritrova Balestrucci e preferisce Panza e Popovici a Balestra e Ayovi, uniche tre novità rispetto alla titolare di domenica contro l'Alcione. Ma che dall'altra flirta con il gol grazie a due "vecchi", vale a dire Massimo e Giacco: il primo salta Marrone e crossa, il secondo ci prova da fuori ma non trova la porta (9'). Nel mezzo un gran lavoro di Popovici, chiamato a farsi largo tra due colossi del calibro di Marrone e Brianti. Ma il segreto è il centrocampo, dai tre al centro fino ai "quinti": Scarpellini detta il ritmo, Giacco e Panza sono ovunque, Balestrucci e Leoni si preoccupano sia di attaccare sia di difendere.
Ma in tutto questo l'Accademia Inter non sta a guardare. Anche se per entrare in partita ci mette un po' più del previsto, il classico quarto d'ora accademico. E anche se la difesa dell'Aldini, con Lazzari "libero" e la coppia di "stopper" Canella-Mariani, non concede quasi niente. Problema, soluzione: poco spazio per la fantasia di Henaj e le prodezze di Colombo? Ecco puntuali le palle inattive. La prima è quella buona: angolo di Legora, stacco di Marrone - ancora lui, sempre lui, solo lui - e sesto gol stagionale per il classe 2008, sempre più decisivo anche da sotto età (23'). Ma l'Aldini è viva e lo dimostra, nell'ordine: reagendo allo svantaggio con personalità, trovando il meritato 1-1 sull'asse Scarpellini-Massimo - uno assiste e uno finalizza (34') - e chiudendo il primo tempo in crescendo.
Messaggio ricevuto per Bergomi, tanto che già all'intervallo corre ai riparti: esce un attaccante (Henaj), entra un difensore (Ardito) e il 4-4-2 iniziale - novità rispetto al 4-3-3 scelto per la Masseroni - lascia spazio al 3-5-2. In avanti con Colombo c'è Legora, D'Errico si allarga sulla sinistra e Sartorelli si piazza a centrocampo, ma la differenza la fa Marrone. Un po' perché alto a destra ha più spazio da attaccare e quindi più margine per essere decisivo, un po' perché la sua personalità cambia completamente la partita. Sì perché il pallone ce l'hanno quasi esclusivamente i nerazzurri: la manovra da lenta diventa veloce, l'intensità da punto debole si trasforma in punto di forza.
Ma se il calcio non rappresenta propriamente una scienza esatta un motivo ci sarà, per questo il sorpasso dell'Aldini non stupisce poi così tanto: Leoni si fa tutta la fascia e crossa, Balestrucci ringrazia e sul secondo palo batte Capoccia (14'). Un fulmine a ciel sereno? Sissignore. L'episodio che segna un prima e un dopo? Pure. Passa meno di un minuto e l'Accademia la riprende ancora con Marrone, che prima serve un cioccolatino a Colombo - costretto a fare i conti con un Musazzi in stato di grazia - e poi trova la doppietta con un tap-in facile facile (15'). Segnale numero uno, prontamente seguito da altri tre: D'Errico calcia a botta sicura e Musazzi para (17'), Marrone fa lo stesso ma il risultato non cambia (18'), ancora D'Errico sfrutta un calcio d'angolo di Legora con il portierone dell'Aldini che si conferma miracoloso (19'). Insomma, l'Accademia non torna avanti per quesitone di dettagli, gli stessi che per poco non portano Leoni al gol in zona Cesarini. È sua l'ultima occasione della partita a tempo praticamente scaduto: bel destro dal limiti e parata altrettanto bella di Capoccia, che riscatta l'indecisione sul primo gol dell'Aldini e mette la parola fine al derby.
ACCADEMIA INTER-ALDINI 2-2
RETI (1-0, 1-2, 2-2): 23' Marrone (Ac), 34' Massimo (Al), 14' st Balestrucci (Al), 15' st Marrone (Ac).
ACCADEMIA INTER (4-4-2): Capoccia 6, Sartorelli 7, Brescia 6, Landini 6.5, Marrone 7.5 (29' st Selmo 6), Brianti 6.5, Legora 7 (20' st Astori 6), Maggi 6.5 (41' st Marenzi sv), Colombo 6.5, Henaj 6 (1' st Ardito 6.5), D'Errico 6.5. A disp. Tommasi, Trovati, Bucciero. All. Bergomi 6.5. Dir. Giovanelli - Alzati.
ALDINI (3-5-2): Musazzi 7.5, Balestrucci 7.5, Mariani 6, Scarpellini 6.5 (17' st Ayovi 6.5), Canella 6.5, Lazzari 6.5, Leoni 7, Giacco 7, Massimo 7.5, Panza 6 (26' st Ratti 6), Popovici 6.5 (26' st Greco 6). A disp. Femia, Mariotti, Aina, Gritti , Roveda, Andreozzi. All. Temelin 7. Dir. Giacco.
ARBITRO: Bianchi di Legnano 6.5.
AMMONITI: Balestrucci (Al), Marrone (Ac).