Torneo Annovazzi
08 Febbraio 2024
UNDER 14 FRANCO SCARIONI: Gianluigi Murolo, match-winner contro il Como
Avrà una storia da raccontare. Lui che «volevo metterla lì», indicando l'incrocio dei pali. Lui che «l'ho messa lì», indicando la parte bassa della traversa. Sì, giusto qualche centimetro più in alto: questione di dettagli, questione di talento. Lui, Gianluigi Murolo, avrà una storia da raccontare. E probabilmente lo farà già domani a scuola, perché quando ti ricapita di segnare un gol così? Racconterà di un tiro da 30 metri, forse anche 35. Racconterà di una parabola clamorosa, roba senza senso. Racconterà del pallone che bacia la traversa, tocca terra ed entra in porta. E racconterà di un'impresa che non sarà mai dimenticata, proprio come il suo gol. Il tutto, come se non bastasse, all'ultimo minuto di una partita che no, lui del «volevo metterla lì» e lui del «l'ho messa lì» non dimenticherà mai. Serve altro? Forse sì, anzi sicuramente. Intanto il dato di fatto: la notte di via Cazzaiga non se la dimenticherà nemmeno la Franco Scarioni, che batte il Como - a tratti pure dominando. Sì, dominando... - e giocherà gli ottavi di finale del Torneo Annovazzi. E no, la faccenda per Olivieri non è affatto male.
Sette secondi, giusto il tempo che impiega un raggio di sole a raggiungere la terra. Sette secondi, giusto il tempo che impiega il Como a presentarsi: «Piacere, siamo questa roba qui». Manfredini è imprendibile, il destro di Perugini da rivedere: conclusione alta ma messaggio mandato. E la Scarioni lo riceve, si prende giusto un quarto d'ora per decifrarlo e risponde. Nulla che spaventa più di tanto Puttin, sia chiaro: perché se il lavoro di Ferri non è niente male, la conclusione di Ciano è precisa ma poco incisiva. È però un segnale, roba di cui Olivieri può e deve andare fiero considerando che la sua Scarioni, la dilettante, tiene testa al Como, la professionista.
E poco importa se Gardanini e Moscato sfiorano per due volte il vantaggio nel giro di un paio di minuti, con Maggio che si fa trovare pronto in entrambe le circostanze (26' e 27'). Poco importa perché il Como è pur sempre il Como, ma poco importa soprattutto perché l'occasione più grossa arriva prima dell'intervallo e, contro ogni pronostico - ma neanche troppo -... se la costruiscono gli arancioneri. Con pieno merito e massima efficacia: Pietroboni lascia sul posto Ortelli, entra in area e prova a battere Puttin badando anche all'estetica. Il tocco sotto sembra indirizzato in porta ma all'ultimo, proprio sul più bello, si alza: Como salvato, Scarioni con rimpianti.
E gli stessi rimpianti si protraggono anche nel secondo tempo. Due occasione nel giro di dieci minuti come a dire: «Piacere nostro, noi invece siamo questa roba qua». Prima è l'asse Ferri-Pietroboni che si prende la scena: uno lavora, l'altro calcia. Per fortuna di Puttin a lato, ma la Scarioni c'è (3'). Quindi è il turno di Dieng, a cui basta una giocata per ricordarsi di essere straordinario: controllo e tiro nel giro di un millesimo di secondo, ma anche questa volta è la mira a mettersi tra gli arancioneri e il gol. Altri due segnali? Pare di sì perché il Como, nel frattempo quasi completamente rivoluzionato da Cassano, si fa vedere solamente alla fantasia di Battista, che in campo è sia il più piccolo per statura sia il più talentuoso.
Non si fanno attendere neanche le mosse di Olivieri, per il quale vale un vecchio detto: come fai, fai bene. Sì perché ovunque metta mano l'allenatore milanese non solo non sbaglia, ma addirittura trova il modo per mettere ancora più in difficoltà il Como. E se solo il cronometro non corresse così velocemente? Chi può dirlo, sta di fatto che prima dei calci di rigore l'occasione per raggiungere gli ottavi di finale ci sarebbe pure. Fa ancora tutto Dieng: dribbling, corsa pazza in verticale e conclusione. Questa volta precisa, ma lo è anche l'intervento di Puttin che fa il miracolo e tiene a galla i lariani (25'). Tutto finito? Per molti sì, probabilmente per tutti. Ma no, per Murolo non proprio. A tempo scaduto lo fa splendido da trenta metri, poi il triplice fischio che toglie ogni dubbio: Franco Scarioni tra le migliori otto del Torneo Annovazzi.