Trofeo Italo Galbiati
08 Febbraio 2024
TROFEO ITALO GALBIATI, AUSONIA: Chon, autore del gol decisivo nel finale.
Dopo le presentazioni, i sorteggi e le premesse il pallone ha finalmente iniziato a rotolare sull'erba di Cimiano e la prima edizione dell'attesissimo Trofeo Galbiati ha avuto inizio. Ad aprire le danze sono state le prime due avversarie delle sedici dilettanti (le cui quattro migliori raggiungeranno ai quarti Milan, Inter, Monza e Lecco) e cioè l'Ausonia e la Virtus Ciserano Bergamo. Due squadre complete ed in piena lotta per le posizioni di vertice dei rispettivi gironi, protagoniste di un match equilibratissimo fino al traguardo, dove un colpo di qualità pura ha fatto la differenza a favore dei milanesi.
I due tecnici Oberti e Faria schierano due formazioni simili che dimostrano tenacia e organizzazione, annullandosi ripetutamente a vicenda e concedendo pochissimi pericoli. L'intensità e la grinta sono quindi padrone della scena fin da subito, lasciando meno spazio ai giocatori di qualità che restano spesso ingabbiati tra le maglie avversarie. Da una parte i rossoblù del Ciserano cercano maggiormente di azionare i velocissimi esterni Vho e Inacio o di appoggiarsi alla saggezza tecnica del capitano Ravizza. Dall'altra, l'Ausonia, cerca spesso una manovra più elaborata, di cui Giannattasio e Dell'Olio sono i protagonisti, davanti ad una solida difesa e dietro alla talentuosa coppia Biasia-Mariani. Le squadre provano quindi a costruire sfruttando i propri mezzi migliori, ma ad entrambe sembra mancare sempre quel pizzico di magia nell'ultima parte di campo, quel qualcosa in più che è vitale per spezzare l'equilibrio.
Ne nasce quindi un primo tempo con pochi sussulti offensivi ed una sola grande occasione: al 19' Vho scappa portandosi dietro mezza difesa neroverde e poi serve alla perfezione Palmieri, che da pochi metri calcia tra le braccia di Schiattarella. La partita quindi rimane sul punteggio di parità e gli unici a vincere sono i reparti difensivi, nettamente superiori nella sfida con gli attacchi. Nella difesa bergamasca spicca soprattutto la grande prova di Durso, capace di contenere e annullare un avversario fisicamente superiore come Biasia. Mentre per l'Ausonia la difesa si conferma un punto di forza straordinario (la seconda migliore del suo campionato), grazie alla guida carismatica e precisa di Mocanasu e al grande lavoro di contenimento dei terzini Sorrentino e Corrado.
Se fosse un film, lo spettatore si starebbe iniziando a chiedere dove possa essere il punto di svolta, quando arriverà l'evento in grado di cambiare ogni cosa. Ma per quello ci vuole ancora pazienza, perché la ripresa segue lo stesso monotematico spartito del primo tempo: equilibrio. Entrambi gli allenatori provano a cambiare qualcosa, aggiustare i meccanismi ma non sembra esserci niente da fare per evitare i rigori. I reparti offensivi continuano infatti ad essere stretti nella morsa avversaria e forse anche la stanchezza dell'infrasettimanale si fa sentire.
Per evitare il muro avversario le due squadre provano quindi a sperimentare il tiro da fuori, ma raramente i due portieri subentrati, Barcella e Costa, devono sporcarsi i guanti. La tavola sembra quindi apparecchiata per la lotteria dei rigori, ma a pochi istanti dalla fine nessuno si è accorto che il tanto desiderato "plot point" è arrivato. Al 20' della ripresa, infatti, Faria toglie uno stanchissimo Mariani, mandando in campo Matthew Chon. I suoi primi minuti sul terreno di gioco sono anonimi, poi al 35' proprio lui riceve palla su un contropiede dei suoi e riesce a ritagliarsi spazio centralmente. Avanza a grandi falcate fino al limite, poi se la sposta sul sinistro e proprio quando Durso sta arrivando in allungo a fermarlo, ecco che arriva la scintilla, il colpo magico che resta nella memoria e decide la partita.
Chon carica e calcia: è un arco perfetto, che sorvola l'area e si insacca nel sette per l'1-0 Ausonia. Un finale epico, che racchiude in sé l'imprevedibilità totale di questo sport e che lancia l'Ausonia ai quarti nel girone dei dilettanti. Cioè all'ultimo passo tra i pari livello, che, in caso di vittoria, aprirebbe la strada alla fase professionistica, dove attende pazientemente, tra gli altri, il diavolo. Ma per arrivare alla sfida con il Milan, servirà un'altra prova da grande squadra.
VIRTUS CISERANO BERGAMO-AUSONIA 0-1
RETI: Chon 35’st (A)
VIRTUS CISERANO (4-3-3): Xia 6.5 (1’ st Barcella 6), Rossi 6, Morstabilini 6, Carnevale 6.5, Durso 7, Vitali 6 (1’ st Ghisleni 6.5), Palmieri 6.5, Donadoni 6, Ravizza 7, Inacio 6 (13’ st Sorte 6), Vho 7 (13’ st Ferrari 6).
AUSONIA (4-3-1-2): Schiattarella 7.5 (1’ st Costa 6.5), Sorrentino 7.5 (33’ st Di Matteo sv), Corrado 7, Giannattasio 6.5, Mero De Mera 7 (33’ st Bellali sv), Mocanasu 7.5, Dell’olio 8, Cecchi 6.5 (18’ st Collesei 7), Biasia 6.5 (1’ st Marzi 7), Monaci 6.5, Mariani 6.5 (20’ st Chon 8.5).
ARBITRO: Fouda di Milano 8
VIRTUS CISERANO BERGAMO
Xia 6.5 Gestisce egregiamente i pochi pericoli e l’impostazione dal basso, senza essere mai chiamato a grandi parate.
1’st Barcella 6 Tranquillo per un tempo intero, poi sul gol può poco.
Rossi 6 Lotta a denti stretti per tutto il match, giocando una sfida senza sbavature.
Morstabilini 6 Per spingere ha poco spazio ma si intravede il suo potenziale offensivo, dietro è pulito.
Carnevale 6.5 Difensore completo, con grandi letture e buona rapidità nei recuperi.
Durso 7 Nella prima frazione si incolla come un’ombra al nove avversario e non gli concede aria, a tal punto che l’avversario viene sostituito all’intervallo.
Vitali 6 Buon primo tempo di sostanza davanti alla difesa, esce prima della ripresa.
1’st Ghisleni 6.5 Entra con voglia di incidere, decentrandosi e puntando l'avversario sulla fascia destra.
Palmieri 6.5 Combina bene con i compagni e garantisce qualità per tutti i settanta minuti, peccato per l'occasione non sfruttata a metà primo tempo.
Donadoni 6 La partita chiede più corsa e fatica che raffinatezza tecnica, lui si adatta e svolge bene il compito.
Ravizza 7 Gioca da leader e punto di riferimento, guadagnandosi il premio partita dagli organizzatori del torneo. Un premio più all'evidente talento che alla prestazione vera e propria.
Inacio 6 Cerca con insistenza una chance per tutto il match, ma è sempre raddoppiato e fermato.
13’st Sorte 6 Importante lavoro di aiuto alla squadra nei minuti finali, poi davanti ha pochi palloni giocabili.
Vho 7 Tra i suoi è forse il più pericoloso, grazie soprattutto ad una velocità devastante.
13’st Ferrari 6 Come Sorte, entra con grande voglia e abnegazione in una partita che concede pochissimo ai giocatori offensivi.
All. Oberti 6.5 La sua Virtus è una squadra che ha fondamenta e principi ben radicati, su cui hanno inciso fortemente le assenze di alcuni giocatori di qualità. Ora servirà trovare la quadra per ripartire dopo due sconfitte e un pari nelle tre partite successive alla pausa.
AUSONIA
Schiattarella 7.5 Si fa trovare pronto quando arrivano i radi pericoli del primo tempo: prima è eccezionale in un paio di uscite coraggiose, poi è sicuro sul tentativo a botta sicura di Palmieri.
1’st Costa 6.5 Gioca un secondo tempo tranquillo in cui i suoi subiscono poco.
Sorrentino 7.5 Grandissimo lavoro difensivo contro un avversario rapido, preciso anche in costruzione (33’ st Di Matteo sv).
Corrado 7 Sale spesso senza trovare i varchi giusti in cui correre, dietro rischia pochissimo e ha il merito di murare una delle migliori conclusioni del primo tempo.
Giannattasio 6.5 Cuore del gioco soprattutto nella prima frazione, poi si vede meno.
Mero De Mera 7 Prova ordinata al centro della difesa, con solo qualche incertezza in costruzione (33’ st Bellali sv).
Mocanasu 7.5 Guida il reparto e annulla ogni tentativo avversario. Esce vincitore nel duello contro Ravizza, la stella avversaria.
Dell’olio 8 In una partita di grande normalità e scelte sicure, è quello che più degli altri ruba l'occhio con giocate di tecnica e personalità.
Cecchi 6.5 Prestazione più che sufficiente, fatta di lavoro e grande attenzione in mezzo al campo.
18’st Collesei 7 Entra nel finale e riesce ad innescare Chon nell'azione decisiva.
Biasia 6.5 Non è la sua migliore partita e fatica ad esprimere il suo grande repertorio, nonostante un grande sacrificio per guadagnare qualcosa là davanti.
1’st Marzi 7 il suo ingresso aumenta il livello di energie e fiato in mezzo al campo in modo determinante.
Monaci 6.5 Si sdoppia tra il ruolo di trequartista e seconda punta cercando un habitat adatto alle sue grandi qualità, ma è continuamente ingabbiato dalla difesa avversaria.
Mariani 6.5 Alcuni suoi lampi illuminano momenti bui della partita, ma sono scintille spesso troppo isolate dal resto della squadra.
20’st Chon 8.5 Al primo vero pallone ricevuto trascina i suoi alla fase successiva. Eroe del match.
All. Faria 7.5 Anche la sua squadra dimostra un'ottima base e grande solidità, pur faticando a trovare la porta. Riesce a rimediare azzeccando i cambi che portano alla vittoria finale.
ARBITRO
Fouda di Milano 8 Sicuro nelle decisioni, sempre vicino al gioco e bravo nel gestire la partita più con i richiami che con i cartellini. Arbitraggio praticamente perfetto.
Dopo la festa per il gol finale, ecco le parole del tecnico dell'Ausonia Faria: «Mi è piaciuto molto lo spirito di lotta della squadra, nonostante alcune assenze. Cerchiamo di andare avanti il più possibile in un torneo con grandi società».
Oberti, allenatore della Virtus, parla così dopo l'eliminazione: «Fa male la sconfitta nel finale, mi è piaciuto il carattere mostrato in un periodo di difficoltà. Ora dobbiamo recuperare gli assenti e restare nelle zone alte della classifica in campionato».