Under 17 Élite
09 Febbraio 2024
ACCADEMIA INTER-ALDINI UNDER 17: A sinistra Bergomi, a destra Temelin
La premessa è sempre quella: una decina di anni fa Accademia Inter-Aldini era tutta un'altra cosa. E no, il fatto che gli ultimi scontri diretti per le zone nobili della classifica risalgano all'ormai lontano 2014 - otto sfide tra Under 17 e Under 14, tutte rimaste agli annali in maniera indelebile - non non può essere un caso. Nel mezzo anni più o meno bui, stagioni più o meno positive, derby più o meno memorabili. Almeno fino al 18 settembre 2019, almeno fino a quell'Aldini-Accademia Inter di fine estate: probabilmente capace di segnare un prima e un dopo, sicuramente la "data zero" di una rivalità che sta facendo la storia del calcio giovanile lombardo.
Come detto, era Aldini-Accademia Inter. Ma era soprattutto Gianluca Temelin contro Beppe Bergomi, il primo atto di una serie di sfide che, da lì a poco, sarebbero diventate un vero e proprio tormentone. E sì, era chiaro già da quella mattinata in via Orsini che in pentola ci fosse qualcosa - forse ben più di qualcosa - che bollisse a ben più di un centinaio di gradi. Se non altro per il risultato, un rotondo e pure clamoroso 4-0 in favore dell'Aldini: prima Roberti, poi Sangiorgio alla seconda, infine Popovoci. Numeri alla mano - ancora loro, sempre loro - una delle sconfitte più dolorose nella storia del club di Marco Messerotti. A renderla meno pesante altri numeri, precisamente quelli della classifica a fine regular season: Accademia Inter prima (69 punti), Aldini seconda (62 punti). Nel mezzo il secondo atto, un "semplice" 1-1 in via Cilea: due rigori, uno per parte, firmati da Zucca e Fumagalli. Era il 22 gennaio 2023, era Accademia Inter-Aldini e sì, era ancora Beppe Bergomi contro Gianluca Temelin.
Due antipasti, col senno di poi. Due antipasti di una prelibatezza culinaria racchiusa in soli 52 giorni: dal 17 dicembre 2023 al 7 febbraio 2024. E ovviamente due sfide da ricordare, seppur in modo diverso: perché in via Orsini lo spettacolo ha lasciato spazio alla tattica, perché in via Cilea la tattica ha lasciato spazio allo spettacolo. Di conseguenza, manco a dirlo, negli annali ci è entrata di diritto la seconda: la più recente, la più significativa, la più bella. Vuoi per la doppietta di Marrone, vuoi per i miracoli di Musazzi: due classe 2008 da tenere d'occhio. Vuoi per le giocate di Colombo, vuoi per il sesto gol stagionale di Massimo: due bomber da seguire attentamente. Vuoi per il piede di Legora, vuoi per le discese di Balestrucci: due esterni da segnarsi in agenda. E vuoi per una partita incerta fino alla fine, la classica eccezione che conferma la regola. Ma alla fin fine, cosa significa? Poco importa, intanto un dato di fatto: detto che una decina di anni fa Accademia Inter-Aldini era tutta un'altra cosa, la rivalità Bergomi-Temelin la sta ravvivando in maniera significativa.
E se Bergomi giocasse sempre contro Temelin? Risposta: probabilmente non si troverebbe a sole due lunghezze dalla capolista, la Varesina. In fondo i risultati non mentono: una sconfitta e tre pareggi, di conseguenza zero vittorie. Che sia la sua bestia nera? Intanto il tecnico nerazzurro, in vista di tre partite importanti contro Rhodense, Assago e Varesina, commenta così il derby di via Cilea: «Bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto? Dico mezzo pieno, senza ombra di dubbio. Hanno approcciato bene e giocato meglio di noi. Nel secondo tempo ho temuto anche di perderla - racconta lo Zio - tant'è che mi sono messo a cinque dietro». Ma nessuna sorpresa per l'Accademia Inter, nonostante l'Aldini non stesse affrontato proprio un momento esaltante: «Sapevo che sarebbe stata difficile, anche in virtù della gara d'andata lì da loro. Siamo bravi a sfruttare le situazioni da fermo - l'analisi di Bergomi - ma per com'è andata la partita mi tengo questo punto. Peccato solo per un altro infortunio, questa volta di Henaj».
E se Temelin giocasse sempre con Bergomi? Risposta: probabilmente non si troverebbe in piena zona playout. Sta di fatto che il 2-2 di via Cilea può rappresentare la svolta nella stagione dell'Aldini: «Ho avuto risposte importanti e non solo dal risultato. Venivano da una sconfitta all'ultimo secondo contro l'Alcione - le parole di Temelin - quindi era importante dare una risposta, soprattutto sotto l'aspetto dell'atteggiamento. L'Accademia è forte ma noi abbiamo fatto la nostra partita, seppur ci siano stati vari momenti. Peccato solo per l'occasione all'ultimo con Leoni». Se il risultato è giusto anche per l'ex Cremonese, c'è un altro aspetto che lo accomuna con Bergomi, vale a dire i sotto età. Nel suo caso spicca ovviamente Musazzi, portiere classe 2008: «Ha fatto una gran partita, sono contento per lui. Voglio poi sottolineare che in distinta avevamo anche altri quattro tra 2008 e 2009. Da un mese e mezzo a questa parte abbiamo cambiato qualcosa, dopotutto quando perdi sei undicesimi da un anno all'altro ti devi adattare. Stiamo facendo bene - prosegue Temelin - ma adesso dobbiamo iniziare a fare punti».