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Under 17

Un missile dalla distanza non basta: il piattone del 9 ferma la capolista sul più bello

Iecco segna e incanta ma nel finale ci pensa Esposito a tenere in vita il campionato

Armando Esposito Cologno Under 17

Cologno Under 17: Esposito vince la battaglia coi difensori e ferma la capolista sul più bello

Tre punti di distanza e una partita che si può riassumere in quattro parole: la resa dei conti. Cologno-Vigor Milano significava questo alla vigilia della gara e il campo non poteva che pervadersi di elettricità, vista l'alta tensione che si respirava anche sugli spalti. È un 1-1 il risultato finale che non accontenta nessuna delle due compagini, con gli uomini di Mallardi che capitalizzano un avvio convincente grazie al destro potente e preciso di Iecco raggiunti nel finale dalla caparbietà e la voglia di non perdere dei ragazzi di Brancato, capaci di impattare a tre giri di lancette dal fischio finale con il piattone di Esposito a seguito di una ripresa giocata davvero con il coltello tra i denti. Distanze invariate, dunque, e più di metà del girone di ritorno da giocare: questo a dimostrare che i conti si fanno solo alla fine.

(I)ECCO LA CAPOLISTA

Posta in palio altissima e due squadre toste: basta questo a produrre un inizio intenso e sporcato dai tanti contrasti, figli della voglia di entrambe le compagini di fare la partita. Di occasioni nitide se ne vedono davvero col contagocce almeno nella fase iniziale del match, con la Vigor che cerca le punte appena può e il Cologno intento a pungere in ripartenza. La prima grande occasione arriva al 16’, quando uno spiovente letto male da Martino diventa un’occasione buona per Delle Cave di raccogliere la sfera e cercare Vazzana a centro area, il quale colpisce in torsione ma manda alto a porta sguarnita. Poco dopo è Angiò dalla distanza a impegnare Martino che si rifugia in un corner che produce una doppia conclusione da fuori. La seconda, quella di Iecco, è radente e precisa al punto di infilarsi nell’angolino basso: è 1-0, Vigor Milano in vantaggio. La gara prosegue nel clima caldo in campo quanto sugli spalti, viste le due tifoserie cariche a pallettoni.

Lo è di meno la formazione di casa, coi ragazzi di Brancato che già stavano accusando la circolazione del pallone imposta dagli avversari in maglia nera e ora sono costretti a rincorrere. Lo spartito fatica a cambiare: i ragazzi di Mallardi mantengono il possesso senza forzare ossessivamente la giocata e, una volta perso la sfera, recuperano sistematicamente il pallone grazie ad un lavoro praticamente perfetto della linea mediana guidata da uno Iecco in formato super. A cavallo della metà della prima frazione, i padroni di casa rimettono timidamente fuori la testa grazie ad un paio di colpi di testa sugli sviluppi di calci piazzati ma soprattutto all’imbucata che lancia Ficara verso la porta di Zambon, chiuso solo da un intervento alla Nesta di un chirurgico Novati. Poco dopo è D’Eredità a colpire, sempre sugli sviluppi di un calcio di punizione. Sono situazioni, queste, che dicono una sola cosa: la partita c’è eccome e, passato il momento peggiore, i gialloverdi ora sanno come far male alla capolista. Il pallino del gioco rimane comunque nelle mani della Vigor che chiude il primo tempo meritatamente in vantaggio per quanto fatto vedere nei primi 25 minuti. Rimane un interrogativo che sarà possibile risolvere solo nella ripresa: i calci piazzati sono davvero l’arma giusta per riaprire i conti?

GIOIA E TENSIONE NEL FINALE

Ripresa che continua sul copione del primo tempo e infatti le prime occasioni degne di nota arrivano proprio dai calci di punizione, ricercati sistematicamente dai ragazzi di Brancato i quali però non trovano ancora la combinazione corretta per pareggiare. Il carattere di diversità è rappresentato da un atteggiamento più aggressivo dei padroni di casa, ora più intensi e vogliosi nell’interrompere la prima costruzione avversaria. Al 10’, Ficara raccoglie un pallone al limite dell’area e punta la porta, incrociando col mancino ma andando solamente vicino al palo alla sinistra di Zambon. L’avvio promettente del Cologno mette apprensione a Mallardi che ricorre alla difesa a 4 dopo qualche cambio, scelta che sterilizza la partita per qualche minuto prima di produrre un altro brivido, sempre da corner, con la sfera che finisce nelle mani di Zambon dopo una carambola. In generale, le occasioni sono davvero poche ma nell’aria serpeggia quella sensazione che mantiene tutti col fiato sospeso, come se qualcosa fosse in procinto di accadere. La Vigor sembra però avere tutta l’intenzione di addormentare la gara, tanto che, superata la metà della ripresa, il conto delle occasioni prodotte ancora non si schioda dallo 0. Poco a poco, Brancato e i suoi ragazzi ci credono sempre di più ma anche il tentativo ravvicinato di Esposito si spegne nelle mani del portiere.

Quando mancano 5 minuti al termine, Pistilli prende in consegna una rimessa dalla destra e recapita il pallone violentemente a centro area trovando una deviazione in mischia che però non è vincente visto il grandioso intervento di Zambon che nega la gioia più grande alla squadra di casa. È un preludio al pari che arriva a 3 dalla fine: azione insistita del Cologno che recapita la sfera al limite dell’area dove Esposito lotta e si libera del diretto avversario prima di spiazzare il portiere aprendo il piattone. 1-1 e palla al centro su un campo che ora diventa davvero incandescente. Vigor che sembra quasi paralizzata dopo il gol subito, al cospetto di un Cologno mai così convinto dei propri mezzi. E infatti gli ultimi minuti sono tutti gialloverdi grazie anche al sostegno di un pubblico caldissimo. La punizione dalla zona della bandierina di destra battuta da Seddiki pochi istanti più tardi potrebbe valere la clamorosa rimonta dei padroni di casa ma nessuno riesce a impattare il pallone che sfila via così come la partita, conclusasi su un pareggio che sta stretto a entrambe ma che rappresenta il risultato più giusto. Per quanto fatto nell'ultima ora di gioco, il gol di Esposito è la giusta ricompensa per il Cologno, sempre in partita e in crescendo a seguito di una prima mezz'ora molto complessa. Per la Vigor rimane il rammarico di non aver portato a casa i tre punti quando mancava veramente poco alla fine, complice un atteggiamento fin troppo votato alla gestione a partire dalla metà del secondo tempo.

IL TABELLINO

COLOGNO-VIGOR MILANO 1-1
RETI (0-1, 1-1): 19' Iecco (V), 42' st Esposito (C).
COLOGNO (4-2-3-1): Martino 6.5, Selvitano 6.5 (41' st Basilicata sv), Amendola 6.5, Pistilli 7, Vergani 6.5, Ingrassia 6 (26' st Squicciarini 6.5), Straini 6.5, Castelli 6 (26' st Seddiki 6.5), Esposito 7.5, Ficara 6.5, D'Eredità 6.5. A disp. Cervellera, Libutti, Made, Marchese, Morales, Rizzi. All. Brancato 7.
VIGOR MILANO (3-5-2): Zambon 7, Novati 6.5, Canesi 6, Angiò 7, Bramani 6, Iecco 7.5, Soggiu 6 (23' st Lisi 6), Rovelli 6.5, Vazzana 6 (10' st Liardo 6.5), Delle Cave 6, Vitagliano 6 (11' st Di Giuseppe 6). A disp. Alloni, Soliman. All. Mallardi 6.5. Dir. Angiò.
ARBITRO: Fleri di Cinisello Balsamo 7.
AMMONITI: Vitagliano (V), Iecco (V), Bramani (V), D'Eredità (C), Straini (C), Cervellera (C), Ficara (C).

LE PAGELLE

COLOGNO

Martino 6.5 Mette le mani dove può, la conclusione di Iecco è troppo precisa e passa tra troppe gambe per poter intervenire. Nella ripresa non viene praticamente mai chiamato in causa.
Selvitano 6.5 Soffre l'impatto iniziale con la partita ma col passare del tempo sale di tono senza mai strafare ma anestetizzando le sortite offensive dell'esterno avversario.
Amendola 6.5 Aiuta spesso il compagno di reparto contro il reparto offensivo migliore del campionato e non sfigura. Spesso puntuale e arcigno in marcatura.
Pistilli 7 Ingaggia un duello ad altissima tensione con Delle Cave e lo argina ricorrendo ad ogni mezzo possibile, se il bomber da 50 gol stagionali rimane a secco gran parte del merito è suo. Oltre a ciò, impreziosisce la sua gara con parecchie avanzate offensive a sostegno dei compagni e con la sue rimesse dalla lunga gittata. Fattore.
Vergani 6.5 Gli viene affidata spesso la prima costruzione già dal rinvio dal fondo. Prende in carico anche i piazzati, situazione da cui provengono le pericolosità maggiori.
Ingrassia 6 Partita discreta, fatta di tante corse e altrettanti contrasti ma macchiata da qualche errore tecnico di troppo. A metà ripresa, infatti, cala il sipario sulla sua partita.
26' st Squicciarini 6.5 In campo con l'input di strappare in quanto il suo serbatoio di benzina risultava più pieno degli altri. È uno dei fattori che hanno permesso al Cologno di riprendere il risultato e mantenere ritmo in aggressione.
Straini 6.5 Gara composta da pochi colpi da stropicciarsi gli occhi ma di tante piccole cose che hanno contribuito al grande secondo tempo dei suoi. Macina chilometri ma a fine gara si muove ancora come avesse appena concluso il riscaldamento. Prezioso.
Castelli 6 Nel primo tempo fatica a non poco, complice anche l'avvio travolgente della Vigor. A inizio riprese avrebbe un paio di situazioni per mettersi in mostra ma spesso finisce nella morsa dei difensori avversari senza riuscire a liberarsi.
26' st Seddiki 6.5 Il suo ingresso è elettrico e mantiene alta la tensione dei compagni. Il suo mancino avrebbe potuto portare ad un 2-1 clamoroso ma non trova la testa di nessuno.
Esposito 7.5 "Caparbietà". Una sola parola che racchiude le tante cose portate in campo dal numero 9 gialloverde. Il gol del pari è una diretta conseguenza della lotta continua che intraprende con la difesa avversaria quando funge da punta nel continuo interscambio di posizioni con D'Eredità. Quando agisce da trequartista risulta più delicato e armonioso, evidenziando due facce così diverse ma facenti parte della stessa medaglia.
Ficara 6.5 Per larga parte della gara è il più pericoloso in casa Cologno. Il suo sprint nel breve gli permette di generare apprensione in ogni momento. Ha due ottime occasioni da dentro l'area di rigore ma in una non è preciso mentre nell'altra subisce il ritorno del difensore.
D'Eredità 6.5 Spreca un paio di ottime occasioni da piazzato e si fa pescare spesso in fuorigioco. La sua prestazione non può però non essere premiata per due motivi: il lavoro che svolge spalle alla a porta e costantemente minacciato dai tre difensori della Vigor insieme alla duttilità tattica che gli permette di scambiarsi spesso di posizione con Esposito.

All. Brancato 7 Doveva preparare i suoi ragazzi ad una gara gagliarda contro la squadra più forte del girone e lo ha fatto alla perfezione, lasciando sfogare l'avversario nella prima mezz'ora ed incassando la rete dello svantaggio, è vero, ma mantenendo la gara sempre in vita. A quel punto sono venuti fuori i suoi ragazzi che, anche grazie ai suoi cambi, tengono in vita il campionato ancora per qualche weekend.

VIGOR MILANO

Zambon 7 Nel primo tempo non è chiamato a grandi interventi, è nel secondo che sale in cattedra. Sempre tranquillo nel gestire i tentativi avversari e le conclusioni ravvicinate da corner, non si fa sorprendere neanche sulla rimessa battuta direttamente in area che produce un colpo di testa insidiosissimo che lui devia in corner con un gran tuffo.
Novati 6.5 Nel primo tempo salva i suoi con un intervento folle a sbarrare la strada a un Ficara in procinto di imbucare in rete da posizione ravvicinatissima. Soffre però sulle situazioni da fermo in cui la Vigor va sempre in difficoltà.
Canesi 6 Intento a portare raddoppi sul centravanti avversario nel primo tempo, nel secondo va in difficoltà soprattutto in costruzione visto che la pressione sul suo lato si fa man mano più efficace.
Angiò 7 È il termometro della squadra. Inizia le azioni di pressing dei suoi e quando può cerca la conclusione. La sua è una delle prestazioni più costanti ed efficienti di tutta la squadra. Leader.
Bramani 6 Nel complesso non interviene quasi mai, i due compagni davanti a lui svolgono un ottimo lavoro in marcatura. Sui piazzati sarebbe il deputato a dare concretezza e seguire il pallone ma questo non succede mai ed è il motivo per cui la Vigor soffre sempre su queste situazioni.
Iecco 7.5 Presente in tutte le fasi: costruzione, interdizione e finalizzazione. La rasoiata che vale l’1-0 è un pezzo pregiato ma coerente con l’ampio ventaglio di colpi su cui può contare il regista in maglia numero 6. A metà secondo tempo si esibisce in un doppio tunnel che dice molto sulla caratura della sua prestazione.
Soggiu 6 Parte bene ma si spegne praticamente subito. Gli esterni sono la zona di campo dove la Vigor funziona peggio e l'aggressività del su diretto avversario nel secondo tempo lo argina ancor di più.
23' st Lisi 6 Entra per ravvivare una squadra che stava iniziando ad accontentarsi del minimo vantaggio. È protagonista di un paio di discese pericolose che però non portano ad una conclusione.
Rovelli 6.5 Nel primo tempo è il motore delle riconquiste della Vigor, grazie al suo lavoro i compagni riescono a mentenere un alto tasso di pericolosità nella metà campo avversaria.
Vazzana 6 Un paio di tentativi e tanto, forse troppo nervosismo. Partita troppo sentita? Può darsi ma il risultato è che gioca con poca lucidità e scarsa freddezza.
10' st Liardo 6.5 In campo per fare a sportellate con chiunque. In quella fase, la Vigor cerca il dialogo ma la pressione avversaria spesso costringe a lanci lunghi sui quali lui c'è sempre provando a metterci il piede o la testa.
Delle Cave 6 In qualche occasione tenta di mettersi in proprio cercando la gioia personale che varrebbe il cinquantesimo gol stagionale. Alla fine della partita, la voce tiri in porta recita "0" sotto il suo nome e questo è abbastanza per capire che la sua è stata una prestazione sotto tono.
Vitagliano 6 A differenza del compagno sull'out opposto, vive un primo tempo impegnato molto più in fase difensiva dove spesso si fa trovare puntuale. Dal punto di vista offensivo però spinge poco e non riesce mai a rendersi pericoloso.
11' st Di Giuseppe 6 Il suo ingresso coincide con l'assetto difensivo a 4 uomini per gli ospiti. Scelta che rallenta ancor di più i ritmi e permette al Cologno di crescere di minuto in minuto.

All. Mallardi 6.5 Parte forte fin da subito, come la grandi squadre sono chiamate a fare. La giornata di grazia di Iecco ma in generale di tutto il centrocampo fanno ben sperare, al punto di sedersi sulla partita e cercare troppo il fraseggio a discapito di un secondo gol che avrebbe tagliato le gambe al Cologno. La macchia sulla gara è stata proprio questa: non riuscire a trovare i cambi giusti per riattivare un motore che stava per ingolfarsi.

ARBITRO
Fleri di Cinisello Balsamo 7 
Potrebbe sembrare contraddittorio visti i tanti contrasti e la fisicità dello scontro. Tante sono state le situazioni in cui anche dagli spalti si reclamava un fischio non arrivato o viceversa. La verità è che il direttore di gara aveva già ben in mente quale metro utilizzare, lo ha legittimato in un paio di occasioni durante le prime battute di gara e lo ha infine mantenuto per tutto l'arco di gara, salvo qualche piccola imperfezione che ci ricorda che anche gli arbitri sono uomini come noi. Prestazione convincente e autoritaria in dosi corrette, che per i venti che tirano è oro colato.

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