Under 16
15 Febbraio 2024
UNDER 16, ENOTRIA: Lorenzo Fiore segna il gol più bello della stagione contro l'Ausonia
Era la cumbia dell’Enotria nel centrale di via Cazzaniga, anche se lui, il Beppe Vessicchio dell’orchestra rossoblù, avrebbe preferito sentir partire le note di Geolier nel momento in cui il suo gioiellino si è insaccato nella rete presidiata dall’Ausonia. Un tiro dalla distanza che sembrava un frecciarossa in piena corsa, una saetta che ha illuminato quell’angolino sempre in ombra all’incrocio dei pali.
E chi poteva essere l’autore se non il fiore - di nome e di fatto - all’occhiello di Catera, chi se non l’uomo dei gol, di quelli che te ne fanno 16 in mezzo campionato o poco più? Lorenzo Fiore ha decisamente regalato spettacolo contro i cugini di secondo grado di Faria, in quello scontro di vertice che doveva essere il big match dell’anno e che si è poi trasformato nell’ennesimo tappeto di velluto verso una vetta ormai spianata per i rossoblù. 5 Enotria, 0 Ausonia: il computo dei gol rende davvero facile definire quale sia la regina designata della stagione. Altrettanto facile, sempre facendo due conti sui gol, è il compito di incoronare il man of the match: di quelle 5 reti, 3 portano la firma del mancino più temuto del girone, quello - appunto - di Lorenzo Fiore.
Cominciamo dal principio, cominciamo dal primo gol, da quella hit clamorosa che Sanremo lo avrebbe vinto ad occhi chiusi. Forse una delle reti più belle della stagione, forse tra le più spettacolari che si possano vedere nei campi dei giovanili: il pallone parte dalla fascia destra del campo, vola indisturbato sopra le teste dei neroverdi come una rondine e trova il mancino dell’esterno rossoblù, che non si lascia sfuggire l’occasione di accendere i fuochi d'artificio. Azione orchestrata alla perfezione, timing impeccabile, coraggio da vendere. Il risultato è un “capolavoro” - sì, con la testa siamo ancora all’Ariston - che manda Costa, incolpevole portiere dell’Ausonia, a ballare il ballo del quack quack insieme a John Travolta. Poco prima, il suggerimento sottobanco del difensore Copes: «Spostati in mezzo e tira, ti stanno lasciando molto spazio». Detto, fatto: da esterno destro, il numero 11 si stringe un po’ verso il centro del campo e si inventa una giocata da Leone d’Oro.
E proprio come le grandi canzoni dell’Ariston, i gol di Fiore diventano subito un tormentone, di quelli che passano in tutte le radio e ti si tatuano nella testa per mesi. Prima della fine del primo tempo, il bomber trova un’altra rete da giocoliere, un’altra hit per mirare al disco di platino. «I p’ me», sembra dire Fiore davanti alla porta dell’Ausonia. D’altronde, il numero 11 fa davvero tutto da solo: approfittando di un pallone vacante lasciato libero dopo un’azione difensiva, Fiore si passa la sfera con il sinistro e colpisce con il destro una rasoiata folgorante che si incassa sull’angolino sinistro della porta, nell’anfratto diametralmente opposto a dove era caduta la prima saetta. Incontentabile, Fiore sceglie di strafare con la ciliegina sulla torta: nella ripresa scende in campo come punta - sì, sa fare di tutto - e si mette definitivamente in mostra con un’altro tiro-gol che impietrisce Costa.
Non è tutto qua, non è solo questione di guizzi di genio sparsi qua e là. Come una hit è spesso inserita in un album, così la partita perfetta - e ancora di più il gol da prodigio - è parte di un percorso, una strada tortuosa che per Fiore è cominciata all’Aldini. I campionati degli Esordienti, i primi compagni di squadra, i primi gol: tutte le volte che mette piede in campo il piccolo attaccante segna. Poi, un imperativo: cambiare aria per trovare nuovi stimoli, per cercare di fare un passo in avanti in questa grande passione che Lorenzo vorrebbe trasformare in un mestiere. E allora, benvenuta via Terzaghi, benvenuta Masseroni. Il bomber si avvicina un poco alla città metropolitana e continua a fare quello che gli riesce meglio: mettere nel mirino la porta e colpire. Nell’Under 15 Élite è tra le colonne portanti di Villa, uno di quelli che con la porta sa dialogare a tu per tu: porta a casa 7 gol in 18 presenze, ma ancora non si accontenta.
Poi - di nuovo - la rivoluzione: Lorenzo cambia ancora, attraversa Milano e si stabilisce finalmente a casa Enotria, indirizzo via Cazzaniga 26. Nelle mani di Catera, il suo mancino si raffina, il suo fiuto per il gol si fa più pungente. E i risultati si vedono: in 16 giornate Fiore ha già più che raddoppiato i gol della precedente stagione, strizza l'occhio alle big e punta sempre più in alto. Dove? Chissà, dove lo vorrà il destino. Una cosa intanto è certa: vinto Sanremo, il gioiellino di Catera adesso punta all’Eurovision.