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Under 15 Élite

È la partita più importante dell'anno: le due prime della classe pronte a dare spettacolo

70 minuti per decidere il destino del campionato, lo scontro diretto può valere una stagione intera

CATTANEO MATTIA (ALCIONE), CAVALLO MIRKO (VARESINA) UNDER 15 ÉLITE

UNDER 15 ÉLITE ALCIONE-VARESINA • A sinistra Mattia Cattaneo dell'Alcione, a destra Mirko Cavallo della Varesina

La settimana che anticipa un big match è sempre particolare. Uguale a tutte le altre ma in qualche modo diversa. Uguale perché i giorni scorrono via esattamente come sempre, tra lavoro, scuola e impegni; diversa perché a fare da sfondo a lavoro, scuola e impegni c'è qualcosa che in genere non c'è. Un chiodo fisso, un pensiero costante, rivolto al fine settimana. Un modo di vivere l'attesa che man mano che ci si avvicina al fischio d'inizio diventa sempre più frenetico e il tempo, prima apparentemente dilatato, diventa sempre più rapido nello scorrere, come un cuore che accelera i suoi battiti. Poi, il silenzio. La classica quiete prima della tempesta. Infine, un rumore sordo: il fischio che dà il via al big match. Un big match che ha deciso la settimana passata. Un big match che decide la prossima settimana.

A prescindere dalle situazioni in classifica, Alcione-Varesina sarà la partita che vedrà contrapporsi due organici di livello assoluto e due allenatori che fanno giocare le squadre in maniera pressoché eccellente. E a seconda del risultato, può succedere di tutto a partire da domenica: campionato (quasi) chiuso oppure giochi riaperti in maniera importante, dando il via ad una serie di eventi che renderebbero ancor più emozionante la volata che accompagnerà le squadre fino alla fine della regular season.

Un big match, quindi, che ha deciso la settimana passata. Un big match che decide la prossima settimana. Un big match che decide una stagione intera.

SCENARI

Un gol e due punti a testa. È il riassunto di quanto successo nella partita d'andata lo scorso 15 ottobre, giorno di Varesina-Alcione. Ha aperto Tortora e ha chiuso - in realtà pochi minuti dopo, nel primo tempo - Iavarone: un pareggio che ha permesso a entrambe le squadre di mantenere l'imbattibilità ma che in quel momento, con il Club Milano primo in classifica, non serviva realmente a nessuna delle due squadre.

Poi il primo snodo veramente importante di questa stagione, il 3 dicembre: Club Milano-Varesina. La Varesina vince 4-0 a Pero, l'Alcione ne approfitta e si posiziona al primo posto superando il Ciemme. Le fenici saliranno al secondo slot la giornata successiva, dando ufficialmente il via a questa sorta di inseguimento-fuga con l'Alcione che sta durando ancora adesso e che, comunque vada, non si esaurirà dopo domenica perché i colpi di scena sono sempre dietro l'angolo.

Vero, in caso di vittoria il gruppo di Calderoli darebbe una spallata importante al campionato, andando a +5 dalla Varesina, con un occhio rivolto anche a Rozzano-Club Milano, altro match fondamentale per il destino delle zone altissime della classifica; ma è altrettanto vero che da qui fino a fine campionato ci sono altri impegni da non sottovalutare per gli orange, a partire dalla sfida all'Accademia Inter in casa tra qualche settimana o la gara di via Felice Orsini con l'Aldini di fine marzo. Ancora, l'ultima giornata - ovvero la 27esima, prevista per il 21 aprile - vedrà andare in scena Rozzano-Alcione, partita che gli orange dovranno giocare nel fortino dei biancoverdi, campo difficilissimo per chiunque (solo due gol subiti in casa fino a questo momento). 

Discorso diverso in caso di vittoria della Varesina, che riaprirebbe i giochi in maniera totale ma si troverebbe anche a condurli, sorpassando l'Alcione e andando a +1 sui ragazzi del Kennedy: a quel punto servirebbe concentrazione massima da parte di entrambe le squadre, con le fenici che dovranno cercare di mantenere e possibilmente per loro aumentare il vantaggio, mentre l'Alcione si ritroverebbe a inseguire e quindi il margine di errore - va detto, per una squadra che finora ha sempre vinto tranne che in tre partite pareggiate - sarà ridotto allo zero assoluto. Se Patrik Arban e ragazzi usciranno dal Kennedy con tre punti in tasca allora è molto probabile che il successo della Varesina in termini di primato in campionato si baserà tutto sull'imbattibilità del gruppo. E per una squadra che in 19 partite per ben 12 volte non ha subito gol potrebbe essere una chiave di lettura decisamente vincente.

APPELLO

Ma chi ci sarà domenica in campo al Kennedy? Ovviamente, tutti - specialmente scout e osservatori - si augurano che i migliori di ogni squadra possano essere presenti, in modo tale che lo spettacolo dei 70' minuti più recupero a disposizione delle due squadre sia assicurato. E salvo imprevisti, l'Alcione dovrebbe riuscire a calare un po' tutti gli assi: il tridente d'attacco con ogni probabilità sarà il collaudato trinomio Iavarone-Curelli-Cattaneo, per non dare punti di riferimento alla forte difesa delle fenici, mentre a centrocampo sembrerebbe scontata la presenza - a meno di cambi di programma per sparigliare le carte - di capitan Diani e di Caminada, come anche quella di Lucchini, vero e proprio valore aggiunto degli orange. Infine, in difesa è già un titolare Borghi - arrivato durante la pausa invernale dalla Pro Sesto - e anche nel big match dovrebbe rispondere presente, permettendo a Scifo di piazzarsi al centro della difesa allora.

Discorso più complicato invece in casa Varesina: in porta Arban dovrebbe continuare con la staffetta tra Corna e Poletto, mentre al centro della difesa nell'ultima partita è uscito anzitempo per una botta Pedroni, quindi le sue condizioni saranno da valutare. Nel caso, un nome che potrebbe scendere in campo da titolare sarebbe quello di Gambarotto in tandem con Luzaku. Tra i terzini Cavallo - in grandissimo spolvero nell'ultimo periodo - dovrebbe far parte degli undici iniziali, mentre dall'altro lato toccherà ad uno tra Broggini e Manes, a meno che il tecnico non decida di puntare su qualche nome a sorpresa. Capitan Nicora ci sarà, così come anche non dovrebbero esserci problemi per Tortora e Bianchi. In attacco dipenderà tutto dalla domanda più importante della settimana e che certamente riecheggia un po' ovunque tra il Kennedy e lo Stadium di Venegono: Colugnat ci sarà? Nelle ultime settimane l'attaccante è rimasto fuori a causa di una lesione al bicipite femorale, ma è andato in panchina contro l'Aldini, restando però seduto visto anche il risultato in ghiaccio per i suoi: da capire se Arban ha voluto effettivamente preservarlo o se il classe 2009 ha ancora bisogno di tempo per tornare tra i titolari. Quella che invece dovrebbe essere assicurata è la presenza di Bongiorno, che arriva al big match con 5 gol segnati nelle ultime due partite.

DUELLI

A prescindere dalla presenza di Colugnat, è chiaro come Alcione-Varesina sarà la gara delle sfide nella sfida. Sono tante, ma quella che conta di più, quella che occorre sottolineare, è quella tra l'attacco degli orange e la difesa delle fenice. Da un lato, il fronte offensivo più prolifico del campionato: 70 gol in 19 partite e due giocatori in doppia cifra, ossia Iavarone (17) e Cattaneo (12), senza dimenticare il contributo fondamentale di alcuni centrocampisti come quello di Diani (7) e Lucchini (6). Dall'altro lato, però, c'è la miglior difesa di tutta la categoria: come detto, solo 11 le reti subite fino a questo momento, il ché vuol dire Arban e squadra subiscono 0.57 gol a partita. Una media che lascia ben sperare la Varesina e che è dovuta soprattutto alla grande stagione che stanno disputando Luzaku (1085') e Pedroni (1045'), i più utilizzati dal tecnico fino a questo momento in termini di minutaggio. Poco da dire quindi, il duello tra l'attacco orange e la difesa rossoblù sarà esaltante.

Ma Alcione-Varesina, in questo momento, visti i protagonisti in campo, è anche un duello che prevede una poltrona per tre. La poltrona del Pichichi: Colugnat vuole riconquistare il primo posto della classifica marcatori - occupato da De Robertis del Club Milano a quota 18 - e anche allontanarsi da Iavarone, che nel frattempo lo ha agganciato a 17 centri. E poco più sotto, sotto Maiorano del Rozzano (13) e Xhixha dell'Accademia Inter (13), c'è Cattaneo. L'attaccante di Calderoli ha fino a questo momento gonfiato la rete per 12 volte in 12 partite, viaggiando dunque ad una media di una rete a match: Colugnat e De Robertis hanno una media gol per minuto più bassa - rispettivamente 41' e 58' - ma il gol ogni 59' nonostante l'infortunio che ne ha pregiudicato la prima parte del girone d'andata è un dato da non sottovalutare e che potrebbe effettivamente portare Cattaneo a conquistare il titolo di capocannoniere a fine stagione.

Prima di fine stagione, però, c'è da pensare al big match di domenica. E c'è da vivere ancora la settimana che porterà poi tutti gli interessati al Kennedy per vivere Alcione-Varesina. Una settimana che non può essere come le altre. Una settimana che verrà ricordata dai protagonisti, sono magari già con la testa al campo. Una settimana che esploderà poi in 70 minuti. 70 minuti che potranno valere una stagione intera.

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