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Rappresentative

I talenti del futuro a un passo dall'impresa: spaventata anche l'Inter, ma l'Italia già trema

La selezione di Medici gioca bene ma è fermata da un gol nel finale

Inter-Rapp

Sì, l'Inter era avvisata. E sì, l'Inter sapeva: sapeva che non sarebbe stata una passeggiata, sapeva che sarebbe servita una versione da lode, sapeva che la Rapp è pur sempre la Rapp. E sapeva grazie soprattutto alla scoppola di un anno fa: clamorosa, inaspettata, rumorosa. Sì, la Rapp aveva avvisato. E sì, la Rapp sapeva: sapeva che non avrebbe potuto vincerle tutte, sapeva che prima o poi avrebbe conosciuto la parola sconfitta, sapeva che l'Inter è pur sempre l'Inter. 

L'Inter era avvisata e sapeva, la Rapp aveva avvisato e sapeva: ma chi l'avrebbe detto? Chi avrebbe detto che i nerazzurri sarebbero riusciti a segnare solamente nel finale (Tassotti, 41' st), frutto anche di una decisione quantomeno discutibile del direttore di gara? Chi avrebbe detto che Galbusera e compagni se la sarebbero giocata dal primo all'ultimo minuto, nonostante la sofferenza e nonostante un primo tempo difficile? Probabilmente nessuno, sicuramente pochi. Restano i fatti e resta una sconfitta: forse immeritata e forse anche ingiusta, ma tutto sommato poco cambia. Poco cambia perché l'avviso di Galbusera e compagni, sempre loro, ha ormai raggiunto ogni singolo metro quadrato d'Italia: il contenuto? Galbusera e compagni - ancora loro, solo loro - possono riportare lo Scudetto in Lombardia

PSICODRAMMI

Da una parte il gol da trenta metri di Ausserhofer, dall'altra la doppietta in due minuti di Simmelhack. Da una parte un'eliminazione dal Torneo delle Regioni che grida ancora vendetta, dall'altra un derby dominato ma clamorosamente perso. Da una parte uno psicodramma, dall'altra un altro psicodramma. Quello dell'Inter è sia il più recente sia il più significativo, d'altronde chissà quante altre notti serviranno a Zanchetta per smaltire la sconfitta di domenica contro il Milan: roba che non si dimentica e quindi roba che sì, può segnare un'intera stagione. Quello della Rapp è ormai storia: era il 25 aprile 2023, era Vinovo, era il Torneo delle Regioni. "Era" perché Medici sembra averla superata, "era" perché Galbusera e compagni potranno riprovarci già tra un mese. 

APPROCCIO

Insomma, è la partita degli psicodrammi. E che sia proprio per questo l'ingrediente segreto? Dopotutto i fatti non mentono: da una parte una squadra che potrà salire sul trono d'Italia, dall'altra un'altra squadra che potrà salire sul trono d'Italia. E se i fatti implicano comunque delle prove, il campo toglie ogni minimo dubbio. Quindi sì, l'Inter può puntare allo Scudetto: nella versione scelta da Zanchetta mancano sicuramente delle pedine fondamentali, ma quando c'è spazio per giocatori come Chiesa, Venturini, Fois e Pinotti il risultato non può che essere positivo. E se solo Sottocornola (salvataggio miracoloso) e Colombi (parata sublime) non si fossero ricordati di essere straordinari (14' e 38'), l'intervallo in casa Inter avrebbe avuto tutto un altro sapore.

Ma anche la Rapp può puntare allo Scudetto, dopotutto come può un primo tempo di difficoltà - pure relative, d'altra parte l'Inter è pur sempre l'Inter... - a cancellare mesi e mesi di lavoro? Certo, il 4-3-3 di Medici è sicuramente meno brillante del solito: vuoi perché Koenig ha di fronte un certo Pinotti, Marin e Speroni devono vedersela con due del calibro di Fois e Venturini, vuoi perché lì davanti Casella è marcato stretto da Luchetti e soprattutto Chiesa, difensori per definizione. Qualche spazio in più lo trovano Cirillo e Palazzi, opposti per caratteristiche ma ugualmente efficaci nell'attaccare Sardella e Della Mora. Il primo, ex Cimiano, lo è a tal punto che riesce pure a impegnare Zamarian (10'): dribbling su Luchetti, sinistro che trova lo specchio. Debole? Sì. Poco incisivo? Pure. Ma comunque un segnale che no, non è affatto male.

FIRMA

Ruggeri più dieci? No, questa volta no. O almeno, la risposta è sì per meno di due minuti perché il talento della Castanese si fa male subito: rientra Casella e si abbassa Muletta, allineato alla coppia di motorini Palazzi-Vairani e poco più avanti di Consoloni, solito play affiancato da Marrocco. Dietro cambia tutto: Galbusera ritrova fascia e leadership, Cappanera occupa l'altro slot al centro mentre De Pasquale e Moncecchi, uno a destra e uno a sinistra, sono chiamati alle armi per quantomeno provare a limitare gli attacchi dell'Inter. Che rispetto al primo tempo sono meno, vero, ma che probabilmente sono più efficaci, altrettanto vero. L'occasione migliore nasce proprio da una corsia, nella fattispecie quella di destra: Vanzulli lavora e assiste, Zouin rifinisce ma da ottima posizione calcia clamorosamente alto (3').

Prima e ultima per una mezz'ora abbondante perché intanto Medici non solo trova la quadra, ma addirittura capisce come provare a vincerla. Tornano in campo Sottocornola, Gervasoni e Cirillo e sì, sono le mosse della svolta. E se non valgono il colpaccio è solamente perché Zanchetta, nel frattempo, butta nella mischia altri pezzi da novanta, tra cui Humanes Gomez e Tassotti. E se il primo si fa anticipare di un soffio da Griggio e probabilmente commette anche un fallo, il secondo trova la porta dal limite e, nell'incredulità generale, firma l'1-0 (41'). La reazione della Rapp è tanto celere quanto efficace, ma il cronometro non mente: Muletta fa tutto da solo e non trova la porta per questione di centimetri (43'), dopodiché l'assalto finale non si tramuta in gol nonostante l'enorme sforzo. Resta una sconfitta che no, non intacca minimamente quelle che sono le ambizioni di Medici. Qualcuno ha detto Scudetto?

IL TABELLINO 

INTER-RAPPRESENTATIVA 1-0
RETE: 36' st Tassotti (I).
INTER: Zamarian, Della Mora, Sardella, Giordano, Luchetti, Chiesa, Venturini, Fois, Vanzulli, Pinotti, Zouinm Michielan, Re Cecconi, Castegnaro, Garonetti, Iddrissou, Humanes Gomez, Rovere, Tassotti. All. Zanchetta.
RAPPRESENTATIVA: Colombi, Bignotti, Brugnone, Koenig, Sottocornola, Paloschi, Gervasoni, Marin, Casella, Speroni, Cirillo, Griggio, De Pasquale, Moncecchi, Cappanera, Galbusera, Consoloni, Muletta, Marrocco, Palazzi, Ruggeri, Vairani. All. Medici
ARBITRO: Sidoti di Milano.
ASSISTENTI: Mesi e Malena di Milano.

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