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Under 16

È un terzino ma ha il fiuto di un attaccante: un pallonetto da 25 metri decide il big match

La Vigor Milano si impone sulla Masseroni con due gol d'eccezione: continua la lotta in cima

GIOVANNI DELSIGNORE, FRANCESCO GUERRA, VIGOR MILANO

VIGOR MILANO, UNDER 16: Francesco Guerra apre le danze, Giovanni Delsignore archivia la pratica Masseroni

Com’è portare sulle spalle il peso di aver riaperto il campionato? Chiedetelo a Guerra, che all’inizio del primo tempo regala ad Esposito il gol che mette in discesa la partita; chiedetelo a Tabini, che in difesa fa un lavoro certosino chiudendo Iacometti ad ogni sua fuga in avanti; chiedetelo infine a Delsignore, che da subentrato insegna a tutti cosa vuol dire costruire una rete dall’inizio alla fine e mette un punto alla pratica Masseroni con un secco 2-0. Vi risponderanno più o meno così: «Sembrava impossibile, ma ce la stiamo facendo».

Esposito non ha avuto un attimo di tregua. Quando il campionato ti mette davanti a due big match nel giro di sei giorni, è lecito che stanchezza e tensione bussino alla porta. L’impresa è difficile, è vero, ma se riesce? Se riesce, è trono del campionato. Non serve altra motivazione ai biancocelesti, che non si lasciano sfuggire la ghiotta occasione di mettere la freccia e superare a destra i primi della classe: prima Accademia Inter, poi Masseroni, con due vittorie sofferte ma tonde che rendono Esposito il miglior candidato a sottrarre lo scettro del girone a Soresini. Le conclusioni? Ancora presto per trarle. L’Accedemia vince in casa contro la Rhodense e rimane incollata alla vetta. Ora però è davvero ufficiale: la corsa al primo gradino del podio è un valzer che si balla tutto tra via Cilea e Paderno Dugnano. 

EQUILIBRIO 

Più che nel mezzo di un valzer, in realtà, in via Terzaghi sembrava di essere in un ring, nel pieno di un incontro di boxe in un campo stretto che costringe le due avversarie a stare a stretto contatto. Il risultato è un primo tempo di saltelli sul posto e pugni che volano a vuoto, senza che nessuno dei due pugili riesca a metter l’altro a tappeto. Non bastano gli allunghi d Guerra verso la porta, come se ci fosse bisogno di una prova ulteriore del solito fiuto per il gol del terzino sinistro biancoceleste. Non bastano nemmeno le valide proposte di Lorusso, che si para davanti alla porta di Ottaviano almeno 5 o 6 volte. Il portierone della Masse è un falco sulla palla e ancora più efficienti sono Donatiello e Matrone: nella loro frazione di campo non passa davvero nulla. 

Dall’altra parte del campo, nel frattempo, sono tutti inutili i tentativi di Iacometti (28’ e 42’) e neppure la cometa che parte dagli scarpini di Turi a pochi secondi dallo scadere del primo tempo riesce a sbloccare il punteggio. Scaiola si riprende molto in fretta dalla piccola défaillance dei primi minuti di gioco (che rischiava di concedere il vantaggio ai padroni di casa se non fosse stato per l’intervento provvidenziale di Tabini): nell’ultima parte del primo parziale il portiere della Vigor è chiamato a lanciarsi senza badare a spese e a salvare la sua porta dalla carica blues

Dunque nulla di fatto, le due forze in campo si equivalgono e tutto rimane in equilibrio perfetto per 40 minuti più recupero, con i due pugili che si studiano con calma: qualche affondo c’è, ma ancora nulla si muove. E poi…

L'AGO DELLA BILANCIA

E poi succede tutto quello che deve succedere in una frazione di secondo o poco più. Le lancette dell’orologio hanno fatto appena in tempo a compiere due giri del quartante quando Francesco Guerra - sempre lui - si inventa ago della bilancia nell’equilibrio dello scontro di boxe e regala alla Vigor il capolavoro che riapre la partita, certamente, ma anche e soprattutto il campionato. La soluzione che mette in ordine la stagione sta tutta nella parabola tranquilla di un pallonetto dalla distanza. La posizione dubbia di Lorusso forse distrae Ottaviano, che d’improvviso pare avere due zavorre al posto degli scarpini. L’ingenuità costa cara alla Masse: l’equilibrio è spezzato, la Vigor ora cavalca l’onda. 

Ovvio, i blues non sono tipi da lasciarsi intimorire tanto in fretta: Donatiello si mette a fare le magie contro Lorusso, Ottaviano si fa perdonare con qualche rinvio che indirizza subito la squadra verso l’alto, Zirilli si diverte a fare il giocoliere in mezzo al campo. Ma l’ago della bilancia ormai si è spostato verso la Vigor e le occasioni sorridono agli ospiti d’onore. Delsignore fa fare lunghi sospiri alla tribuna, proponendosi in avanti come un frecciarossa, mentre Piazza si divora un gol quasi sicuro davanti ad Ottaviano dopo il passaggio perfetto di Barros Cabezas.

Insomma, la Vigor c’è. I dubbi svaniscono definitivamente alla penultima azione, quando l’incandescente numero 15 tiene una lezione magistrale sul perché il pubblico biancoceleste lo avesse tanto acclamato al momento della sua scesa in campo. «Del-si-gno-re», sillabavano i tifosi; «Pre-sen-te», risponde lui: la sua azione al 43’ è una pillola di calcio allo stato puro, con tanto di sapiente smarcatura, galoppata da stallone e infine rasoiata che non lascia scampo ad Ottaviano. Partita finita e presentazioni finalmente terminate: eccola qua la Vigor dei sogni, quella che tiene aperto il campionato e mette i suoi artigli sul trono del girone.

IL TABELLINO

MASSERONI-VIGOR MILANO 0-2
RETI: 2' st Guerra (V), 43' st Delsignore (V).
MASSERONI (4-3-3): Ottaviano 6.5, Turi 7 (32' st Scarioni sv), Lavatelli 6, Donatiello 7 (29' st Rossi sv), Matrone 6.5, Brambilla 6, Zirilli 7 (13' st Deorsola 6), Hysa 6 (25' st Barberio sv), Sala 6.5 (34' st Gorla sv), Petre 6 (34' st Dharyf sv), Iacometti 7 (13' st Ferrario 6.5). A disp. Cremascoli, Mollica. All. Fattore 6.5. Dir. Gerli.
VIGOR MILANO (3-5-2): Scaiola 7, Curreli 7, Guerra 8, Galbiati 6.5 (44' st Pujanes sv), De Serio  7, Tabini 7.5, Segantini 7.5, Olio 6.5 (21' st Zufolo 6.5), Naimzada 7 (33' st Piazza sv), Barros Cabezas 7, Lorusso 6.5 (13' st Delsignore 7.5). A disp. Zini, Paindelli, Fattorusso, Cuelho. All. Esposito 7.5. Dir. Piazza.
ARBITRO: Fabbrica di Milano 7.
AMMONITO: Barros Cabezas (V).

LE PAGELLE

MASSERONI 

Ottaviano 6.5 Sul gol di Guerra poteva fare meglio. Su tutto il resto, si butta sempre con convinzione e lascia pochi spiragli aperti all'attacco della Vigor. 
Turi 7 Lorusso ha vita difficile dalle sue parti, con le sue chiusure e le sue galoppate sulla destra. E che dire poi di quella stoccata a fine del primo tempo? Per un pelo il difensore della Masse non ha impresso il suo segno sul match con un gol che avrebbe avuto dello spettacolare. 
Lavatelli 6 È lui il fedele battitore di Fattore: ogni calcio d'angolo passa per i suoi scarpini. Contro la Vigor però pecca un po' in precisione.
Donatiello 7 In difesa è una colonna portante. Non potendo trovare spazio dalle parti di Turi, Lorusso fa qualche incursione nella zona del numero 3 blues: lui risponde con un perentorio «Tu non puoi passare».
Matrone 6.5 Egregio il lavoro di contenimento su Barros Cabezas. Non riesce a star dietro a Delsignore quando il roboante numero 15 parte alla riscossa. 
Brambilla In difficoltà a gestire Barros, un po' trasparente sugli allunghi di Lorusso. Al difensore centrale piace spesso controbattere alle stoccate degli avversari, ma questa volta non riesce a prendersi l'ultima parola. 
Zirilli 7 Tra i migliori dei blues: bravissimo ad aprire per Sala, con Petre imbastisce un'azione con i controfiocchi, al 42' partecipa anche all'ultimo assedio della Masse prima della ripresa con un tiro che fa mettere le mani tra i capelli alla tifoseria biancoceleste. Alla fine però, forse anche per un pizzico di sfortuna, tutti i suoi sforzi risultato vani.
13' st Deorsola 6 Entra quando ormai l'ago della bilancia si è spostato in favore degli ospiti: la Vigor ha definitivamente preso coraggio e lui fatica ad emergere.
Hysa 6 Non riesce ad incidere come vorrebbe in mezzo al campo, cedendo spazio al centrocampo biancazzurro (25' st Barberio sv).  
Sala 6.5 Notevoli i suoi tentativi, ma Curreli fa i miracoli in difesa in via Terzaghi. Tanti applausi anche per la magistrale punizione bassa che prova ad impensierire Scaiola al 34' del secondo tempo: esce larga di un capello (34' st Gorla sv). 
Petre 6 L'azione che si inventa facendo a braccetto con Zirilli è l'unico momento in cui il numero 10 riesce a prendersi la scena: Curreli, Guerra, De Serio e Tabini sono incontentabili nel pressing e non lo lasciano respirare un secondo (34' st Dharyf sv). 
Iacometti 7  Tra tiri in porta e costruzioni per i compagni, Iacometti è tra quelli che ci crede di più, proprio fino alla fine. Oltre alla prestanza in attacco, molto bene i suoi interventi su Guerra, a cui rovina i piani quando non gli permette di ricominciare l'azione. 
13' st Ferrario 6.5 Appena mette piede in campo cerca subito di farsi notare con certe galoppate sulla sinistra che mettono in difficoltà la difesa biancoceleste. Alla fine della corsa però, trova sempre Scaiola a rovinargli i piani.
All. Fattore 6.5 La sua Masseroni funziona, inutile negarlo e inutile arrampicarsi sugli specchi di un match che poteva andare sicuramente molto meglio per la grinta e le occasioni che i blues hanno costruito. È vero, ora c'è da rimettersi sotto e lavorare con cura per restare incollati alle due regine del campionato, Accademia e Vigor. Ma questa Masseroni funziona davvero, nonostante alcune battute d'arresto. 

VIGOR

Scaiola 7 Nei primi minuti del match compie un paio di imprecisioni che mettono a rischio la sua porta, ma con il passare dei minuti si riprende alla grande: alla fine del secondo tempo è decisivo sui tentativi blues di Zirilli e Turi.
Curreli 7 Di Curreli ce n'è solo uno, ma agli attaccanti della Masse ad una certa deve essere parso che ce ne fossero molti di più in campo. Il pallone va a sinistra? Lui c'è. Il pallone corre sulla destra? Di nuovo, lui c'è. Insomma, il suo muro difensivo in via Terzaghi era invalicabile.
Guerra 8 Il gol è spettacolare, certo, ma Guerra dimostra di non essere solo fuochi d'artificio. I suoi scatti, i suoi recuperi, il suo lavoro instancabile sulla fascia sinistra: tutti ingredienti immancabili per un reparto difensivo che funziona a meraviglia.
Galbiati 6.5 Rispetto alla partita strepitosa contro l'Accademia Inter, quando era uscito dalla banalità della famosa "vita da mediano" di cui parla Ligabue, in via Terzaghi appare un po' sotto tono. Impreciso in alcuni passaggi per Segantini, recupera terreno fino ad una piena sufficienza grazie alla sua comunque notevole costanza a centrocampo (44' st Pujanes sv). 
De Serio 7 In difesa fa sempre la differenza, specie quando mette anima e corpo per disinnescare i tentatativi di Iacometti.
Tabini 7.5 Non aveva deluso con l'Accademia, non delude neppure contro la Masseroni. Per Tabo ormai un big match vale l'altro, la pressione quasi non si sente più: le azioni della Vigor partono tutte dai suoi scarpini, lui smista con cura, manda avanti per i compagni e cala come un rapace su ogni pallone potenzialmente insidioso. 
Segantini 7.5 Per Delsignore apparecchia un assist strepitoso, che poi il numero 15 sbaglia clamorosamente calciando largo. Su Lavatelli fa i miracoli ed è un chirurgo provetto nell'intercettare il pallone durante una delle solite cavalcate di Ferrario.
Olio 6.5 Presenza di rilievo nel centrocampo biancoceleste. In uno scontro con Turi riesce ad avere la meglio, ma perde il possesso palla subito dopo.
21' st Barberio 6.5 Entra per rinnovare un po' il centrocampo, senza per questo sottrarre al reparto prestanza fisica. Ci riesce senza strafare, ma con una solidità che gli fa ottenere la piena sufficienza. 
Naimzada 7 Come anche Barros e Lorusso, soffre un po' le dimensioni ristrette del campo. Rimangono comunque stampate nella memoria della difesa blues le sue doti da velocista sempre alla ricerca della rete (33' st Piazza sv). 
Barros Cabezas 7 Emerge grazie alle sue doti fisiche e alla velocità repentina delle sue soluzioni d'attacco. Non trova la porta questa volta, ma fa un egregio lavoro per il reparto offensivo.
Lorusso 6.5 «Chi non fa non sbaglia», dicevano i nostri nonni. E Lorusso sicuramente non teme di mettersi in gioco, dovendo fare i conti anche con qualche imprecisione: è molto propositivo in attacco e impensierisce spesso Ottaviano, ma tra portiere e difensori blues, la strada per il gol è molto in salita. Si tratta di difficoltà comunque fisiologiche quando ti trovi davanti un avversario tosto come la Masseroni.
13' st Delsignore 7.5 Letio magistralis ex cathedra su come comporre un gol dall'inizio alla fine dell'azione: dotarsi di doti da velocista, capacità di saltare i difensori e una mira da cecchino. Il risultato è la rete che chiude definitivamente la partita contro la Masseroni. Peccato per quell'altra occasione sull'assist di Segantini. 
All. Esposito Se è vero che la Masseroni funziona, allora della Vigor si può dire che abbia tutti i meccanismi ormai perfettamente oliati. La vittoria in via Terzaghi, subito dopo il big match con l'Accademia Inter, era tutt'altro che scontata: lui tiene i suoi ragazzi concentrati sulla partita da quando parte il cronometro al momento in cui arriva l'ultimo fischio dell'arbitro, e i risultati si vedono tutti. 

ARBITRO

Fabbrica di Milano 7 Partita difficile e molto sentita: dagli spalti arriva un tifo calorosissimo e anche in campo la sensazione è che ogni scusa sia buona per litigare. Lui è sicuro nell'interrompere il gioco quando serve e si fa sfuggire pochissimo, anche se raramente estrae i cartellini. 

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