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Under 19

La capolista segna tre volte e vince lo scontro diretto: adesso è fuga

I ragazzi di Lagana si impongono per 3-1 sul campo dell'Agrisport: la forbice in classifica si allarga a +9

Christian Potente e Davide  Iamundo; Opera Under 19

UNDER 19 OPERA: Christian Potente e Davide Iamundo, asse vincente sul primo gol e non solo

La legge della capolista, lo spartiacque della stagione. Il big match tra Agrisport e Opera si presentava come possibilmente decisivo per le sorti del campionato: l'ultima speranza per accorciare per i padroni di casa, l'occasione per piazzare la fuga decisiva per gli ospiti. Ed è stata la squadra di Antonino Laganà a fare la voce grossa: la prima della classe si impone 3-1 in casa della seconda staccandola a +9, ribadendo con autorevolezza da super squadra la supremazia sul girone. L'Agrisport non getta la spugna oggi, ma adesso è davvero all'angolo: i ragazzi di Loddo ci hanno provato, ma anche se hanno perso la battaglia più importante sanno che la guerra non è ancora finita.

 

UN UNO-DUE  SPACCA PARTITA

 

Posta in palio alta è spesso sinonimo di partita bloccata e inespressa, ma non è questo il caso: entrambe le squadre approcciano la partita senza paura, preoccupandosi molto di più di provare a far gol che di difendere la propria porta. Di occasionissime vere e proprie ancora non ce ne sono, ma le mezze chance abbondano: un colpo di testa alto di Iamundo, un destro centrale di Gambini, una conclusione dai venticinque metri di Gabriele Simeoni facile preda di Amiranda. È calcio champagne, e al 17' una sponda di testa di Iamundo stappa il corridoio per la corsa di Potente: il 7 sorprende la difesa infilandosi in area come un coltello nel burro, e arrivato davanti a Martini non sbaglia spedendo la sfera nell'angolino per il vantaggio della capolista. Ci si aspetterebbe la risposta immediata dell'Agrisport, all'ultima spiaggia del suo inseguimento, ma i padroni di casa accusano il colpo più di quanto il tempo rimanente a disposizione consiglierebbe. Il possibile e incombente -9 è un fantasma che fa paura, e al 25' diventa anche qualcosa di più: sviluppi di un corner, Pezzi spara un siluro che sorprende Martini sul suo palo, la violenza della conclusione rende letale l'attimo di ritardo dell'estremo difensore e vale il 2-0 Opera. Il doppio svantaggio deve attivare la modalità ora o mai più: serve una vera impresa per riaprire partita e campionato. I ragazzi di Loddo provano a riordinare le idee, ma la capolista non smette di premere e dietro alza il solito muro, quello spesso insuperabile della miglior difesa del girone. La partita arriva così all'intervallo più socchiusa che aperta, con la sensazione che nella ripresa solo qualcosa di speciale potrà ribaltarne il destino.

 

ILLUSIONE E  DISILLUSIONE

 

L'Agrisport inizia la ripresa con l'atteggiamento di chi ci crede ancora, e al 3' un destro a giro dal vertice sinistro dell'area di Andreoli spaventa Amiranda e lo costringe a concedere l'angolo. Il forcing dei padroni di casa è alla disperata, ma soltanto un gol rapido potrebbe incrinare le certezze della capolista. Detto, fatto: al 14' una mischia in area viene risolta da Stella, che col sinistro incrocia un tiro sporco ma angolato che batte Amiranda. È il gol che può cambiare tutto, ma la risposta dell'Opera è la migliore che si possa immaginare, da squadra in missione. L'illusione dei padroni di casa dura circa 90 secondi: Iamundo va via in contropiede e riesce a entrare in area, Martini arriva sul suo sinistro ma sulla respinta la palla diventa buona per Gambini, che ha tempo per mirare l'angolino e con un destro violentissimo restituisce immediatamente ai suoi il doppio vantaggio. Dei bocconi che ha dovuto ingoiare l'Agrisport questo è sicuramente il più amaro, qualcosa che è davvero difficile pensare di digerire, anche se manca ancora mezz'ora al triplice fischio: i ragazzi di Loddo si lanciano di nuovo generosamente in avanti, ma col passare dei minuti sembrano sempre meno convinti di poter davvero fare il miracolo. L'Opera poi ha ancora a disposizione l'arma con cui ha colpito sul 3-1: al 24' un altro contropiede fulminante porta Leonardis alla conclusione, la palla sfiora il palo lontano prima di perdersi sul fondo. Trovare il colpo del definitivo K.O. però potrebbe non essere necessario: la stanchezza e il morale a terra condizionano un Agrisport che non sembra avere più risorse per lanciare un altro assalto. L'Opera completa il suo capolavoro difendendo il vantaggio senza soffrire troppo, addormentando la gara e riprendendosi anche un po' di possesso palla per spegnere le speranze avversarie. Il triplice fischio è una celebrazione che profuma di consacrazione per i ragazzi di Lagana: il 3-1 contro una delle dirette concorrenti è un passo deciso verso il campionato, una dimostrazione di grandezza ma con la consapevolezza di avere ancora strada da fare. Per l'Agrisport invece la sconfitta ha l'amaro sapore della resa: la stagione è ancora lunga, ma per recuperare nella corsa alla vetta adesso servirà davvero qualcosa che non è esagerato definire miracolo.

 

IL TABELLINO

AGRISPORT-OPERA 1-3
RETI: 17' Potente (O), 25' Pezzi (O), 14' st Stella (A), 15' st Gambini (O).
AGRISPORT (4-3-3): Martini 6, Mascarini 6, Shashku 6 (10' st Palumbo 6), Trevisi 6.5, Liso 6, Bushi 6, Andreoli 6.5, Simeoni G. 6.5 (33' st Manna sv), Simeoni A. 6.5 (31' st Lombardo sv), Stella 7, Adamo 6.5. A disp. Spirandelli, Franzin, Vallarino, D'Ambrosio. All. Loddo 6.
OPERA (3-5-2): Amiranda 6.5, Abbracciavento 7, Loiodice 7 (42' st Coppetta sv), Buca 6.5, Spizzi 7, Palermo 7.5, Potente 7 (35' Trosani 6.5), Pezzi 7 (20' st Silvestri 6), Iamundo 7.5, Gambini 7.5 (30' st Catucci sv), Leonardis 6.5 (45' st Scarpini sv). A disp. Battaiola, Giordano. All. Lagana 7.5.                                                            ARBITRO: Berberi di Cinisello Balsamo 6.5.
AMMONITI: Loiodice (O), Iamundo (O), Spizzi (O), Catucci (O), Adamo (A), Amiranda (O).

 

LE PAGELLE

 

AGRISPORT


Martini 6 Ha le sue colpe sul gol del 2-0, il tiro di Pezzi è potente ma sul suo palo, lui poteva fare di più. Prova poi a metterci una pezza nell'azione del 3-1, deve arrendersi a Gambini.
Mascarini 6 Spinge con continuità, soprattutto nel secondo tempo, ma dietro scricchiola in più occasioni.
Shashku 6 Soffre la velocità degli esterni ospiti: non commette grossi errori ma non garantisce grande sicurezza.
10' st Palumbo 6 Qualche folata offensiva nel finale, qualche cross discreto ma niente giocate che spostano equilibri.
Trevisi 6.5 Sempre lucido nel giropalla e disposto al sacrificio nei contrasti, tanta carne al fuoco anche con un piccolo calo finale.
Liso 6 Partecipa allo svarione collettivo sul vantaggio ospite: l'azione è velocissima, lui non è altrettanto reattivo.
Bushi 6 Stesso peccato del compagno di reparto: la difesa si fa bucare come un bersaglio colpito da una freccia.
Andreoli 6.5 Guizzante e agile nelle giocate, prova spesso a cambiare ritmo trovando anche più di una conclusione interessante.
Simeoni G. 6.5 Strapotere fisico in mezzo alternato solo a sprazzi con la raffinatezza delle giocate, tanta quantità che non si può cancellare. (33' st Manna sv)
Simeoni A. 6.5 Si sbatte in mezzo a una difesa rocciosa che sa limitarlo, riesce a trovare gli spazi per più di una conclusione ma non riesce a pungere in zona gol. (31' st Lombardo sv)
Stella 7 Segna il gol dell'illusione con una girata rapidissima in mischia: il suo apice in una gara di luci e ombre.
Adamo 6.5 Punta l'uomo innumerevoli volte, andando spesso sul fondo e arrivando più volte al cross: non sempre precisissimo, ma tanta corsa e volontà.
All. Loddo 6 La voglia di lottare c'è, le idee e la lucidità un po' meno: il tentativo di rimonta però finisce prima di iniziare.

OPERA


Amiranda 6.5 Beffato da Stella in occasione del gol, per il resto non è costretto a far miracoli ma è attento quando chiamato in causa.
Abbracciavento 7 Il terzetto difensivo è statuario: lui è una delle colonne che non crollano mai sotto i diversi attacchi avversari, prestazione inattaccabile.
Loiodice 7 Sempre puntuale nelle chiusure e a dir poco arcigno in marcatura: uno dei motivi per cui non è difficile capire perché la difesa è la meno battuta del campionato. (42' st Coppetta sv)
Buca 6.5 Qualche piccola indecisione dietro, ma si fa mille volte tutta la fascia con grande applicazione.
Spizzi 7 Guida il reparto limitando Simeoni e compagni, tenendo altissimo il livello d'attenzione dal primo all'ultimo minuto.
Palermo 7.5 Su quella fascia fa di tutto: in attacco scatta, arriva sul fondo, dribbla e crossa; in difesa è impeccabile, con una serie di contrasti perfetti e più di una chiusura provvidenziale.
Potente 7 Sblocca la gara con uno scatto sul filo del fuorigioco e con la freddezza da bomber sottoporta: l'infortunio che lo costringe ad abbandonare il campo a fine primo tempo non gli toglie il ruolo di suo grande protagonista.
35' Trosani 6.5 Impatto reattivo anche senza strabiliare: dà solidità in mezzo e mette il suo mattoncino.
Pezzi 7 Sul bolide del 2-0 sorprende tutti, forse anche sè stesso: Martini gli dà una mano, ma il coraggio di provarci da fuori a volte viene premiato.
20' st Silvestri 6 Non si vede molto, ma dà energia utile alla squadra nel finale.
Iamundo 7.5 La sponda che manda in porta Potente, lo zampino decisivo nell'azione del 3-1: due delle mille giocate che regala, una geniale macchina da calcio.
Gambini 7.5 Un funambolo tra le linee, imprendibile per la difesa: va già più volte vicino al gol prima del 3-1, un sigillo che può essere incredibilmente importante. (30' st Catucci sv)
Leonardis 6.5 È il "meno" brillante là davanti solo perché gli altri fan faville: più di una serpentina, gli manca solo l'ultimo dettaglio. (45' st Scarpini sv)
All. Lagana 7.5 Una dimostrazione, forse definitiva, del fatto che la squadra merita i regionali: più che a metà dell'Opera, ora serve il gran finale.

ARBITRO

 Berberi di Cinisello Balsamo 6.5 Qualche dubbio in un paio di episodi spinosi, gara tosta in cui tutto sommato non sfigura.

 

LE INTERVISTE

C'è grande rammarico in casa Agrisport, la sconfitta rischia di estromettere i ragazzi di Loddo dalla corsa alla vetta del girone: «Abbiamo giocato contro un'ottima squadra, che è dov'è in classifica con pieno merito  perchè è bravissima sia a difendersi che a ripartire con pericolosità in avanti. Sono le basi del calcio, ma farle cosi bene fa sempre la differenza. Noi invece non siamo riusciti a contenere le loro qualità e ci siamo un po' disuniti soprattutto dopo lo svantaggio: solo giocando da squadra avremmo potuto rientrare in partita, non averlo fatto ci ha condannato a una sconfitta che brucia ma è tutto sommato meritata.»

È ancora troppo presto per i festeggiamenti, ma dopo questa vittoria Antonino Lagana e il suo Opera sono ben più che a metà del percorso che porta dritto ai Regionali: «Siamo partiti un po' a rilento, subendo anche la loro pressione e la loro qualità. Poi però siamo venuti fuori alla grande, creando tanto e cercando sempre di costruire calcio come nostro solito, fino al momento chiave della reazione dopo il 2-1: trovare subito il tris è stato il colpo decisivo che ha definitivamente indirizzato la gara dalla nostra parte. È una grande vittoria, che vale moltissimo nell'economia del girone e che ha dimostrato ancora una volta il valore dei nostri ragazzi, che si meritano assolutamente il primo posto in classifica.»

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