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Under 15

Allenatore discriminato nel calcio giovanile: «Brutto sentirsi dire "Napoli colera" da un 15enne»

L'episodio è accaduto a Ivan Restolfer nell'ultima partita di campionato: il tecnico si è preso un mese di squalifica per la sua reazione

Ivan Restolfer

PAVONIANA UNDER 15 • Ivan Restolfer, da 6 anni sulla panchina del vivaio bresciano

Squalificato per un mese perché «Al termine della gara teneva comportamento antisportivo e minaccioso nei confronti di un calciatore avversario», si legge sull'ultimo Comunicato Ufficiale. Il protagonista della vicenda è Ivan Restolfer, allenatore della Pavoniana, ed è il culmine di due settimane nelle quali il tecnico napoletano sarebbe stato preso di mira per le sue origini. Il palcoscenico dell'evento è il campionato Under 15 Regionale, quindi si parla di calcio giovanile.

«FRASE INACCETTABILE»

La Pavoniana Gymnasium è una società della provincia di Brescia, Ivan Restolfer è uno dei tecnici più apprezzati delle formazioni del vivaio di una delle società più importanti dell'intera provincia e da 6 anni siede sulle panchine del club. Ha 41 anni, è nato a Napoli e tifa Napoli, squadra per la quale ha un amore viscerale. Un fatto che nulla dovrebbe centrare con la sua carriera di allenatore, ma tant'è: «Due settimane fa - racconta Restolfer - sono stato preso di mira dall'allenatore avversario: mi ha detto di tornare a Napoli, che non parlo l'italiano, mi ha dato del "terrone" e mi ha invitato ad andare a studiare apostrofandomi con nomignoli come "Garibaldi". Essendo gli insulti arrivati da un adulto, seppur infastidito, ho deciso di chiudere un occhio. Quello che è successo la settimana successiva però non mi è andato ancora giù». Nella partita seguente, infatti, Restolfer ha avuto un battibecco con un calciatore della squadra avversaria: «Stava andando tutto bene, poi durante un momento più concitato un ragazzino della panchina avversaria mi ha detto "Stai zitto, Napoli colera". A fine partita lo cerco per un confronto chiarificatore e gli dico "Complimenti per l'educazione. Un altro calciatore, sempre di 15 anni, mi dice che io avrei dovuto dare l'esempio. Allora gli rispondo "Ok, ma se fossi un tuo genitore ti farei un c* così". Ho sbagliato a dirgli quella frase, ma l'arbitro ha sentito solamente l'ultima parte senza capire cosa fosse successo prima».

«SONO MOLTO DELUSO»

Da qui la squalifica fino al prossimo 20 marzo: «Mi aspettavo due giornate, non di più. Ma non è questa la cosa importante. Ho passato un ultimo periodo molto difficile, sentire cose come "Napoli colera" sui campi di settore giovanile mi fa stare male: siamo nel 2024, non è possibile che si dicano cose del genere. È trascorso qualche giorno ma non mi è ancora passata, anche se i messaggi di stima arrivati dai miei ragazzi sono un motivo d'orgoglio. Sul campo rispetto le persone e pretendo rispetto, sono molto deluso».

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