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Under 15 Élite

Fa tripletta e salva la sua squadra: il capitano classe 2009 ha fatto innamorare la Nazionale e gioca da veterano

Il centrocampista dei falchi è già arrivato in doppia cifra e si prepara a partecipare al Torneo delle Regioni

PELEGRINI MARCO ALDINI UNDER 15 ÉLITE

UNDER 15 ÉLITE ALDINI • Marco Pelegrini, capitano della squadra di Canevari

Uno, due, tre. Due minuti, uno. Ventuno minuti, due. Trentatré minuti, tre. In totale, poco più di mezz'ora. Per la precisione, trentuno minuti. Trentuno minuti in cui una partita, quella tra Aldini e Accademia Pavese, cambia radicalmente. Dal 2-0 in favore degli ospiti al 3-3 finale. Una scalata lunga settanta minuti più recupero per i falchi, ma che - come detto - si è concretizzata nella mezz'ora centrale del secondo tempo. E come spesso accade nel calcio, il merito di questa sfiammata dei ragazzi di via Felice Orsini è del capitano della squadra. Capitano della squadra che questa volta risponde ad un nome e cognome ben specifico: Marco Pelegrini, che con una tripletta conduce i falchi alla conquista di un punto fondamentale per provare fino all'ultimo a tenere vive le speranze playoff dell'Aldini.

HAT-TRICK

In Premier League - ma in realtà adesso succede anche in Serie A - il giocatore che fa tripletta è solito portarsi a casa il pallone della partita, firmato da tutti i compagni di squadra, come memorabilia della giornata in cui ha gonfiato la rete per ben tre volte. Ora, probabilmente Marco non si sarà portato il pallone a casa, ma sicuramente ricorderà per sempre il match contro l'Accademia Pavese: «Domenica ho provato tantissime emozioni. Ero felice di aver segnato un gol, figuriamoci una tripletta. L'averlo fatto con la fascia al braccio mi rende più orgoglioso, perché so che potrei essere un esempio per i miei compagni per non mollare mai e prenderci il quarto posto».

La tripletta del cap, come detto, è fondamentale nella corsa al quarto slot, al momento lontano sette lunghezze per l'Aldini. Una distanza ampia, certo, ma di certo non incolmabile e Marco lo sa: «Io ci credo fino alla fine come ci crediamo tutti. Fino a qui la nostra stagione poteva essere migliore forse, ma ci stiamo rimboccando le maniche per arrivare ai playoff». Alle parole, seguono i fatti, perché appunto non c'era miglior modo per dimostrare tutta la propria grinta: tre gol che risollevano il volo dei falchi e tengono vive le loro speranze. Vero, lo stop nell'infrasettimanale contro la Castellanzese - altra partita in cui Pelegrini gonfia nuovamente la rete, raggiungendo la doppia cifra - è un inciampo inaspettato, ma nulla è ancora deciso, visto ancora il numero di partite da giocare.

DUTTILE

Canevari ne ha fatto il suo play a centrocampo in veste da mezzala per dare maggior supporto all'attacco e i numeri confermano che l'allenatore due volte campione d'Italia ci ha visto lungo su Marco. Ma il ruolo del classe 2009 è sempre stato in continua evoluzione, perché in pre-agonistica tra Bresso e Rhodense ha iniziato da difensore centrale: «Davide Draisci e Patrik Corio mi hanno insegnato veramente tanto, trasmettendomi la grinta da difensore centrale», ha spiegato Marco sulla sua esperienza. Poi, il passaggio in Aldini, dove è passato sotto le cure di Marco Brescia, che è riuscito a perfezionare il suo modo di giocare al centro della difesa, oltre che a trasmettergli una serie di valori che «mi hanno aiutato a migliorare anche come persona»

E proprio con la maglia dell'Aldini è arrivato l'exploit del capitano: da giocatore dell'Under 14 viene aggregato in Élite con i 2008 perché Fabian Valtolina aveva bisogno di un difensore centrale e arriva dunque l'investitura per Marco, che sfrutta alla grande anche questa occasione per imparare e alzare l'asticella delle proprie prestazioni. Nella pre-season della stagione 2023/2024 Brescia, prima di lasciare la squadra, lo sposta davanti alla difesa e Canevari sposta in avanti il suo raggio d'azione.

Risultato? Dieci gol ma una posizione che riesce a mettere in mostra tutte le sue migliori caratteristiche: fiato, corsa, una capacità innata di svolgere entrambe le fasi e di essere decisivo e fondamentale tanto in attacco quanto in difesa. Non a caso, infatti, la fascia da capitano è salda sul suo braccio, perché con la sua tenacia e la sua grinta Marco è probabilmente la pedina più indispensabile dell'Aldini.

ORGOGLIO

Dell'Aldini ma non solo. Perché le sue prestazioni ma soprattutto il suo percorso di crescita non è passato assolutamente inosservato: Pelegrini è un punto fermo della Rappresentativa di Carrieri e con ogni probabilità farà parte dei 20 che salperanno alla volta della Liguria per il Torneo delle Regioni, dove la Selezione lombarda Under 15 dovrà difendere lo Scudetto vinto lo scorso anno dai 2008 e vinto anche da Lorenzo Tedone, suo compagno in Élite lo scorso anno all'Aldini.

Quindi, Aldini e Rapp. Ma ancora, non solo. Non solo perché c'è un'altra maglia che Marco ha fatto sua quest'anno: quella della Nazionale. La selezione della LND, allenata proprio da Fabian Valtolina, ha convocato Pelegrini per il raduno dell'Area Nord e Marco ha fatto vedere ciò che sa fare anche con indosso l'azzurro dell'Italia: tornato al centro della difesa, il 2009 ha giocato un'ottima partita, dimostrandosi ancora una volta un vero e proprio top player. Uno di quelli irrinunciabili. Uno di quelli destinati a lasciare il segno.

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