Cerca

News

Insulti razzisti: 10 giornate al calciatore e aggressione nel parcheggio

Coinvolto un papà di 50 anni finito in ospedale: sul caso indagano i carabinieri

Il Calcio Giovanile: Un Campo di Battaglia o un Campo di Gioco?

Una squalifica lunga, 10 giornate, quella che si legge nel comunicato numero 30 di Ivrea, ai danni di un tesserato della Druentina Under 17, rimediata nella gara tra Atletico Pont e Druentina di domenica 18 febbraio. Questa la motivazione del Giudice Sportivo

A fine gara, davanti agli spogliatoi, l'arbitro individuava il calciatore della Druentina quale autore di varie frasi offensive nei confronti di giocatori dell'Atletico Pont F.c. ed in particolare di chiari insulti a sfondo razziale per provenienza territoriale - etnica che innalzavano la tensione tra i giocatori ed i tifosi presenti. Il comportamento si caratterizzava nella sua gravità oggettiva e solamente l'intervento tempestivo dell'arbitro consentiva di placare l'insorgere di ulteriori problemi comportamentali davanti agli spogliatoi.

Da queste parole, poi, sarebbe accaduto il fatto che ha visto coinvolto un tifoso della Druentina, nel parcheggio del campo sportivo. 

POST PARTITA

Un uomo di 50 anni, infatti, padre di un ragazzo della Druentina, è stato aggredito nel piazzale antistante il campo. La partita di campionato, conclusasi con una vittoria di 2-0 per la squadra ospite, è passata in secondo piano. L'aggressione, scatenata proprio da quegli insulti nel post partita a sfondo razziale rivolti dagli spalti, avrebbero fomentato la rabbia anche di alcuni spettatori che avrebbero poi raggiunto i tifosi e preso a mazzate il papà. La Druentina nega anzi, sostiene di essere stata lei vittima di offese. Nel frattempo, l'uomo è stato trasportato all'ospedale Gradenigo di Torino, dove gli sono state diagnosticate fratture multiple alla gamba sinistra. Si dovrà ora fare chiarezza su quanto accaduto fuori dal campo e le indagini sono state affidate ai carabinieri. Sul campo il Giudice sportivo ha invece già emesso il verdetto: 10 giornate!

LA VERSIONE DELL'ATLETICO PONT

L'Atletico Pont nega ogni responsabilità. Così il presidente Riccardo Scago: «È iniziato tutto dai cori razzisti, abbiamo cercato di far calmare le acque, siamo una società multietnica. Non ero presente al momento dei fatti. Ci sono però le telecamere di sorveglianza nel parcheggio dell'impianto, ora spetta ai Carabinieri fare luce. Noi come Atletico Pont ci aspettiamo delle scuse».

Anche il dirigente dell'Under 17, Silvio Tagliamonte, presente al campo, rigetta le accuse, ricostruendo una precisa dinamica dei fatti: «Tutto è cominciato in campo con gli insulti al nostro difensore durante la partita. I nostri ragazzi, al termine dell'incontro, per solidarietà al compagno offeso, mentre attendevano i genitori nel parcheggio, hanno incontrato gli avversari e hanno preteso delle scuse. Da lì è iniziato un parapiglia che ha visto coinvolto anche il papà di uno dei ragazzi della Druentina, il quale è arrivato con aria minacciosa buttandosi nella mischia. Quando gli animi si sono calmati ci siamo accertati che lui stesse bene. Non ho capito come si sia procurato questa ferita. Mentre stavo chiudendo la struttura ho visto i ragazzi spingersi e darsi qualche schiaffo. Non sono state chiamate né ambulanze né carabinieri, la situazione non sembrava grave e noi siamo rimasti fino a quando quelli della Druentina sono andati via».

LA VERSIONE DELLA DRUENTINA

Diversa, invece, la versione della Druentina. Il presidente Giampiero Passalacqua (non presente alla partita): «Per quanto riguarda la squalifica di 10 giornate stiamo indagando internamente. Il ragazzo, infatti, continua a negare di aver detto quelle frasi». Sui fatti del parcheggio poi: «È arrivato un gruppo di ragazzini, alcuni con bottiglie di vetro, i genitori hanno cercato di placare il tutto e uno di loro ha avuto la peggio. Aspettiamo lo sviluppo delle indagini dei carabinieri».

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Sprint e Sport

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter