Under 15 Élite
23 Febbraio 2024
UNDER 15 ÉLITE VARESINA • Alessandro Tortora con il rigore segnato al 41' del secondo tempo chiude la partita del Kennedy
Una delle sensazioni più belle del mondo del calcio è quella del gol all'ultimo momento. Ma non allo scadere, quando la partita sta per finire. No. Una delle sensazioni più belle del mondo del calcio è quella del gol all'ultimo momento. Letteralmente. Una delle sensazioni più belle del mondo del calcio è quella del gol all'ultimo momento. Quando il fischio che conferma il pallone in rete coincide anche con il triplice fischio che mette fine alla partita. L'aver saputo incidere in maniera così importante e in maniera così definitiva dev'essere qualcosa che sprigiona una quantità di adrenalina ed euforia non indifferente nel corpo del giocatore che ha segnato, perché appunto si sta parlando di una delle sensazioni più belle del mondo del calcio. Una delle sensazioni più belle del mondo del calcio dev'essere quella che ha provato Alessandro Tortora della Varesina.
Alcione-Varesina, è il 41' del secondo tempo. Il recupero ormai è scaduto ma l'arbitro continua a far giocare perché le sostituzioni hanno aumentato il tempo a disposizione delle due squadre: l'Alcione deve provare a mantenere il risultato per portarsi a casa tre punti che chiuderebbero - virtualmente - il campionato; la Varesina deve lanciarsi in attacco per riprendere il match (in quel momento sul 2-1 per gli orange) e tenere viva la lotta per il primo posto. Negli ultimi istanti di gara i padroni di casa concedono una ripartenza, Bianchi entra in area e Fontana lo atterra. Non c'è dubbio per il signor Cocciolo di Milano: è calcio di rigore. Della battuta si incarica proprio Alessandro, che già nel primo tempo aveva aperto le marcature per la Varesina, salvo poi dover tener conto del ritorno di fiamma del gruppo di Calderoli con la doppietta di Iavarone: il numero 7 si piazza sul dischetto, vince il duello con Valente e gonfia la rete. Fischio e triplice fischio: partita ripresa all'ultimo istante e missione compiuta per le fenici di Arban.
Come si diceva, allora, dev'essere stata una delle sensazioni più belle del mondo del calcio, quella provata dal classe 2009 della Varesina, come lui stesso ha confermato: «Fare due gol mi ha reso molto felice perché sono riuscito ad aiutare la squadra nella partita più importante della stagione. Loro sono stati bravi a ribaltarla, ma nel secondo tempo siamo entrati in campo con più cattiveria e abbiamo tenuto meglio il campo: sono contento di aver dato una mano, tenendo conto anche dell'assenza di Marco [Colugnat, ndr]. Adesso dobbiamo essere bravi noi a non mollare un centimetro in questo testa a testa: adesso ogni partita sarà una storia a sé e un passo falso potrebbe capitare a noi come a loro. Dovremo essere capaci, nel caso, a saperne approfittare».
E così, dunque, Alessandro scrive una piccola pagina di storia di questa stagione, rovinando i piani di fuga dell'Alcione e tenendo assolutamente più che viva la fiamma delle fenici, che si mantengono così a -2 dalla vetta e si lanciano in una volata finale che in realtà è già iniziata: nel turno infrasettimanale contro l'Accademia Pavese i ragazzi di Arban ritrovano la vittoria e - forse cosa più importante - ritrovano anche il clean sheet (grandissimo fattore della Varesina questa stagione): 3-0 ai biancorossi, con doppietta di Bubba e rete di Fois.
Fermarsi solo alla doppietta - per quanto pesantissima - di Alessandro sarebbe però estremamente sciocco. Estremamente sciocco perché per tutta la gara il numero 7 degli ospiti è stato il migliore in campo della Varesina: in una giornata difficile per Consoli e Bongiorno lui riesce nella giocata più importante di tutta la partita, ossia quella di permettere alla sua squadra di non schiacciarsi troppo verso il basso. Pur aiutando in difesa, infatti, Tortora - grazie al suo alto dinamismo e alla sua corsa - ha modo di alzarsi immediatamente quando i compagni recuperano palla, trascinando i suoi a disporsi lungo tutto il campo del Kennedy. Questo succede soprattutto nel secondo tempo, quando la Varesina cerca di mantenere il pallino del gioco e l'Alcione cerca di ripartire tramite potenti fiammate. Quando, insomma, c'era bisogno di un leader per mantenere la squadra fredda e lucida.
E poi, oltre al grande valore tattico, il solito immenso repertorio tecnico di Alessandro, che come idolo ha Paulo Dybala ma anche un giocatore anagraficamente a lui più vicino, ossia Kenan Yildiz: strappi, sgasate, dribbling e una continua tendenza a pungere - non poco - la difesa dell'Alcione, mettendo in difficoltà la difesa dell'Alcione. In tal senso, poi, il duello sulla fascia con Borghi degli orange è stato veramente esaltante, perché ha permesso a entrambi i giocatori di giocare al massimo del proprio livello. A spuntarla, tra i due, si può dire sia stato Alessandro Tortora, che nella partita, oltre al suo peso specifico tattico e tecnico, ha dimostrato anche di essere incredibilmente cinico e freddo: nel primo tempo capitalizza alla prima vera occasione facendosi trovare prontissimo sul cross di Cavallo in area di rigore e poi, al 41' della ripresa, batte il rigore più importante della stagione - stagione in cui Alessandro ha già segnato otto gol con la maglia della Varesina in campionato - e magari anche della sua carriera fino a quel momento. Gonfiando la rete all'ultimo momento. Gonfiando la rete all'ultimo momento e provando sicuramente una delle sensazioni più belle del mondo del calcio.