Under 17 Élite
25 Febbraio 2024
UNDER 17 ALCIONE: Forlani, Frigerio e Brambilla, in gol per gli orange
Sette: come meraviglie del mondo, come le vittorie nel 2024. Nove: come la prova per eccellenza nella matematica, come i successi consecutivi. E l'Alcione chi lo ferma? Da due mesi abbondanti nessuno, per ora uguale, più avanti chissà. Intanto anche l'esame Accademia Pavese è superato: sicuramente con merito ma altrettanto sicuramente senza lode, visto che il 3-1 nel remake della finale Regionale del 2022 - quella decisa da un capolavoro di Invernizzi - nasconde non poca sofferenza.
Tanta, forse troppa. D'altronde gli orange sono o non sono quelli che «raramente ammazzano le partite»? Detto, fatto: Forlani la sblocca, Frigerio la chiude e nel mezzo tante, tantissime occasioni sciupate, soprattutto con Zucca, Pellegrino e Fanelli. Quindi il gol della speranza di Violini, il forcing finale dell'Accademia Pavese - con annessa paratona di Moroni su Sommariva e salvataggio sulla linea di Roberti, roba da cuori forti - e infine il quarto gol stagionale di Brambilla: scacciafantasmi? Sì. Decisivo? Pure. E quindi sì, l'Alcione è ancora lì in alto. Sola, davanti a tutti e dove si sta meglio: in vetta alla classifica.
Due scosse premonitrici, un terremoto. La prima scossa porta il nome di Roberti: il tocco sotto misura c'è, la mira pure, l'intervento di Squizzato manco a dirlo. La seconda scossa, ben più significativa, è firmata Gioia-Fanelli: uno lavora, uno salta di netto Tsaran ma deve fare i conti con Squizzato, ancora lui. Il terremoto, che non sorprende né per entità né tantomeno per tempistiche: Pellegrino pennella da calcio d'angolo, Forlani salta più in alto di tutti - Federico, il difensore - e di testa non perdona.
Tutto in meno di 15 minuti, il classico quarto d'ora accademico: quello tanto caro ai professori delll'università, quello in cui l'Alcione invita cordialmente l'Accademia Pavese a lezione da Scandroglio, sostituito in panchina da Fedeli. E chiaramente da tutti i suoi assistenti: Forlani e Roberti si occupano di attenzione, Bergogni e Frigerio trattano il tempismo, il trittico in mediana si smezzano la spiegazione sull'intelligenza. Il segreto degli orange è il centrocampo: Curto capisce presto che sarà una lotta e sembra dire «battaglia sia», Gioia si adatta alle condizioni avverse del terreno di gioco a bada più al sodo che all'estetica, Pellegrino punta sulla concretezza e appena può gioca in verticale. Preferibilmente cercando Fanelli a destra e Forlani a sinistra, che a loro volta hanno il compito di rifornire Zucca, imbrogliato tra le grinfie di Sommariva e Pellegrino ma comunque negli ultimi sedici metri.
L'unico neo? Manca il gol del raddoppio. «Raramente siamo quelli che ammazzano le partita» si sente dalla tribuna e probabilmente è così: vedi il tentativo di Forlani (31') - Nicolò, l'attaccante - e quello di Zucca, servito da Pellegirno ma poco freddo sul più bello (34'). Ma proprio quando l'Accademia Pavese pregustava un intervallo sotto di un solo gol, quindi potendo preparare il secondo tempo con la consapevolezza di essere ancora in partita, ecco il gol del 2-0: Tsaran atterra in area Bergogni, Carbone fischia il rigore e dal dischetto Frigerio spiazza Squizzato (45'). E se da una parte è una sorta di beffa, dall'altra è probabilmente l'esito più giusto di un primo tempo a senso unico: vedi le parate di Moroni (zero) e i sussulti dell'Accademia Pavese (altrettanti), a cui non è sufficiente la fantasia del solito Feliciangeli e le sgroppate di Ghidotti.
In tutto questo la domanda vien da sé: tutto finito? La risposta è ovviamente no, anche perché la prima versione dei padroni di casa è troppo brutta per essere vera. Passata la paura dopo il destro a lato di Fanelli (5') e l'ennesimo tentativo di Pellegrino parato da Squizzato (6'), Samaden sceglie Gallotta e passa a un 4-4-2 che, visto il risultato, è più un 4-2-4. Neanche dieci minuti e i frutti si tramutano in gol: Sommariva centra una clamorosa traversa sugli sviluppi di calcio d'angolo, poi Moroni gli entra scomposto e Carbone fischia il rigore. Violini non sbaglia e la riapre, dopodiché succede di tutto: ancora capitan Sommariva costringe Moroni al miracolo, poi Roberti salva tutto sulla linea e fa piangere Gallotta, quindi le mosse di Fedeli rimettono le cose a posto. C'è spazio per Brambilla, Villa Santa, Voceri, Brancati e Invernizzi, con lo stesso Brambilla - uno dei migliori subentrati assieme a Invernizzi, vicino alla gioia personale a tempo scaduto - che nel finale firma il quarto gol stagionale (36') e chiude ogni discorso.
ACCADEMIA PAVESE-ALCIONE 1-3
RETI (0-2, 1-2, 1-3): 13' Forlani F. (Al), 45' rig. Frigerio (Al), 17' st rig. Violini (Ac), 36' st Brambilla (Al).
ACC.PAVESE (4-3-2-1): Squizzato 7.5, Buonora 6.5, Tsaran 6, Bossoni 6.5 (13' st Ravizza 7), Sommariva 7.5 (45' st Malito sv), Pellegrino 6 (7' st Gallotta 7), Ghidotti 6.5 (39' st Veronese sv), Rossi 6.5 (39' st Marini sv), Ferraro 6, Feliciangeli 7, Violini 7.5 (45' st Caso sv). A disp. Zanin, Sessarego, Antoniotti. All. Samaden 6.5. Dir. Sommariva.
ALCIONE (4-3-3): Moroni 7.5, Bergogni 7, Frigerio 7, Gioia 7.5 (45' st Bologna sv), Forlani F. 7.5, Roberti 8, Fanelli 6.5 (10' st Brambilla 7), Curto A. 7 (35' st Invernizzi 7), Zucca 6.5 (21' st Villa Santa 6.5), Pellegrino 7 (26' st Voceri 6.5), Forlani N. 7 (30' st Brancati sv). A disp. Orler, Chioetto. All. Ravasi 7. Dir. Marongiu.
ARBITRO: Carbone di Pavia 6.5.
AMMONITI: Moroni (Al), Pellegrino (Al), Ravizza (Ac), Fanelli (Al), Pellegrino (Ac), Brambilla (Al).
ACCADEMIA PAVESE
Squizzato 7.5 Para di tutto, ma proprio di tutto. Alle volte è anche graziato da una scarsa mira degli orange, ma ad avercene di portieri così…
Buonora 6.5 Forlani è un osso duro ma non molla, anzi. Nella ripresa Samaden lo sposta centrale e anche lì dimostra di poter dare garanzie.
Tsaran 6 Un po’ ingenuo in occasione del rigore, per il resto tiene testa a Fanelli pur perdendolo in un paio di occasioni.
Bossoni 6.5 Parte a rilento ed esce alla distanza. Inizialmente perde i faccia a faccia con Gioia, poi prende le misure e si fortifica.
13' st Ravizza 7 Entra e quasi non spacca la partita. Come per il suo cap, non trova il gol per questione di centimetri.
Sommariva 7.5 Monumentale dietro, spietato e cinico davanti. Se non trova il gol è solo una questione di centimetri, inoltre è davvero l’ultimo a mollare (45' st Malito sv).
Pellegrino 6 Gli attacchi dell’Alcione arrivano da ogni parte, lui fa quel che può prima di essere sostituito.
7' st Gallotta 7 Entra e dà frizzantezza, non dando punti di riferimento e regalando spesso superiorità numerica.
Ghidotti 6.5 Qualche galoppata o poco più: tanto in una giornata come questa, ma ovviamente meno in relazione a quello che è il suo potenziale (39' st Veronese sv).
Rossi 6.5 Mezzala tuttofare in avvio, si trasforma in classico mediano col passare dei minuti e lotta su ogni pallone (39' st Marini sv).
Ferraro 6 Lì davanti è lasciato forse un po’ troppo solo, meglio nel secondo tempo che nel primo.
Feliciangeli 7 Nelle difficoltà del primo tempo è uno dei pochi che si salva. Corre per tre, lavora diversi palloni e li smista con la sua tecnica.
Violini 7.5 Realizza con freddezza il rigore a coronamento di una prestazione senza alti né bassi, ma comunque più che positiva sotto ogni aspetto (45' st Caso sv).
All. Samaden 6.5 Parte male, si riassesta nella ripresa e quasi non la pareggia. Resta una sconfitta che fa male solo a metà, anche e soprattutto perché l’Alcione è uno squadrone.
ALCIONE
Moroni 7.5 Chissà se starà ancora pensando a quella parata sul colpo di testa di Sommariva. Devastante, preciso, puntuale: portiere da panico, talento da sballo. Decisamente l'uomo in più.
Bergogni 7 Attacca, difende, corre, chiude e imposta. Difensore completo, terzino moderno: fa bene entrambe le fasi e dice «no», dalla sua parte non si passa.
Frigerio 7 Copia-incolla per Bergogni, dalla sua ha qualche difficoltà in più nel contenere Ghidotti ma lo fa egregiamente. Altro? Sì, il calcio di rigore realizzato con freddezza. Dopotutto se è il capitano un motivo dovrà pur esserci, no?
Gioia 7.5 Non era la sua partita e lo sapeva. Tuttavia è un giocatore intelligente, molto intelligente: mette da parte l'estetica - senza però dimenticare come si gioca a pallone - e cambia modo di agire. Fa da schermo davanti alla difesa e smista palloni: farlo in un campo in quelle condizioni non era certamente roba per tutti, ma Gioia non fa parte di quel tutti. Lui è di più, molto di più (45' st Bologna sv).
Forlani F. 7.5 Vola in cielo e spacca la porta: what else? Un gol magnifico e pure importante, per il resto dietro è un vero e proprio muro, tanto che Ferraro si ricorderà di lui per moltissimo tempo.
Roberti 8 Se Moroni starà pensando a quella parata, lui certamente non si dimenticherà il salvataggio sulla linea. Un miracolo? Sì. Un miracolo strepitoso? Pure. Difensore totale a cui ci si potrebbe affidare anche la propria vita.
Fanelli 6.5 Avrebbe tra i piedi il pallone del 3-0 ma sbaglia da pochi passi. Ma glielo si può concedere: perché corre come un dannato, perché si sbatte anche in fase di non possesso e perché lì sulla destra, con la sua fisicità, è comunque sempre un fattore.
10' st Brambilla 7 Entra, si cala subito nella parte e trova il tris dopo una bella azione sulla sinistra. Gol bello e gol importante: chapeau.
Curto A. 7 Affianca Gioia sulla destra e lo fa in modo magistrale. Ovunque ti giri lo trovi tanto che i centrocampisti di casa, probabilmente, non se lo dimenticheranno più. Garra, fisico e qualità: chapeau, parte due.
35' st Invernizzi 7 Dieci minuti da Invernizzi. Entra bene, gioca da Dio ma si mangia un gol. Ma il suo momento arriverà, eccome se arriverà...
Zucca 6.5 Si muove molto e si sbatte altrettanto, forse pure troppo perché negli ultimi sedici metri perde un po' di lucidità. Ma niente panico: il gol tornerà e sì, arriverà probabilmente presto.
21' st Villa Santa 6.5 Entra in un momento concitato e fa il suo come sempre.
Pellegrino 7 Uno dei migliori piedi in circolazione. Sul primo gol pennella da calcio d'angolo, per il resto il suo nome fa rima con qualità: pulisce palloni, li rifinisce e li gestisce come pochi altri.
26' st Voceri 6.5 Entra con personalità dimenticandosi di essere un classe 2008, ormai è uno degli uomini in più.
Forlani N. 7 Se nel primo tempo non ha chissà quante occasioni per farsi vedere, nella ripresa diventa uomo-assist: due palloni splendidi come a dire «ecco qui, la qualità». Meno presente del solito negli ultimi sedici metri ma le chance arriveranno presto (30' st Brancati sv).
All. Ravasi 7 Nel nome di Scandroglio vince la nona di fila. L'Alcione gioca bene, vince e convince. E se almeno uno di quei due palloni per il 3-0 fossero entrati...
ARBITRO
Carbone di Pavia 6.5 Giusto dare il rigore all'Alcione, così come è corretta la gestione dei cartellini. Per il tipo di partita fischia forse un po' troppo, ma alla fin fine ha ragione lui.