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Under 17 Élite

Un gol da 30 metri per riscrivere la storia! Vincono il derby più atteso e tornano a sognare

Tris clamoroso del Club Milano, per Mandelli sono sei risultati utili consecutivi

UNDER 17 CLUB MILANO

UNDER 17 CLUB MILANO: Aly, Urigna e Tarquinio

Tutto in 90 minuti (+4). Tutto, ma proprio tutto. La rivincita, quella che si prende il Club Milano sulla Rhodense: dal 6-4 dell'andata - era il 29 ottobre, era una vita fa, era il principio di un incubo - al 3-1 del ritorno. Sudato, per certi versi clamoroso, ma dannatamente cercato e sì, pure meritato. La salita al trono, quella di Tommaso Aly: un gol da trenta metri - ma forse pure 40... - che difficilmente dimenticherà. La redenzione, quella di Matteo Gaspari: negli inferi dopo l'autogol del momentaneo 1-1, in paradiso dopo il gol del definitivo 3-1. E nel mezzo il talento e l'astuzia, quelle di Giorgio Signorile ed Edoardo Tarquinio: uno inventa e uno finalizza, ma entrambi firmano l'azione che, dati alla mano, cambia la storia della partita. E chissà, forse pure del campionato. Ma questa, almeno per ora, è un'altra storia: fatto sta che la la Rhodense potrebbe risvegliarsi con la Masseroni appiccicata agli scarichi, mentre il Club Milano con un bel sorriso che non si vedeva da tanto, troppo tempo. No, in questo caso non serve alcun condizionale.

DALLA PANCHINA

È una sfida che si gioca innanzitutto in panchina. Da una parte c'è Mandelli e il suo 3-5-2 "Aly-centrico", con il numero dieci che parte regista ma finisce per spaziare un po' ovunque: dietro di lui il terzetto guidato da Urigna e completato da Gaspari e Giannosso, al suo fianco Picca e Dellea, poco più avanti Tarquinio che agisce alle spalle di Signorile. Dall'altra c'è Digiglio e il suo 3-5-2 un po' "Comelli-centrico", un po' "Renner-centrico": uno a destra e uno a sinistra, sono entrambi chiamati alle armi rispettivamente contro Alvarez e Malanchini, quest'ultimo sostituito da Ragona alla mezz'ora per infortunio. Intanto ogni azione passa dai piedi educatissimi di capitan Monaco, con Piasentin e Moro che si staccano dai blocchi e alzano il rispettivo raggio d'azione fino ad affiancare Nido e Scigliano.

E mentre Scalzo e Di Benedetto se la vedono con Tarquinio e Signorile, Bentivegna si dimentica di essere un difensore e, da buon libero vecchia scuola, si traveste in Monaco: il lancio di trenta metri a smarcare Comelli è splendido, il resto lo fa l'ex Alcione. Nella fattispecie controllo orientato e traversone basso, quindi Renner testa l'attenzione di Cogliati e sfiora il nono gol stagionale. È esattamente il 20': prima un Club Milano tanto bello quanto poco concreto, poco dopo una Rhodense vicina al bersaglio grosso con Nido (tiro alto al 27'), infine uno 0-0 che non fa torti a nessuno.

DI TUTTO

E pure uno 0-0 senza chissà quali emozioni, ma è la classica quiete prima della tempesta. Dall'ordine al disordine, dalla calma piatta al trambusto: tutto in soli quattro minuti, tra i primi di un secondo tempo che difficilmente verrà dimenticato. Apre il "diez" di casa, Tommaso Aly, uno dei tanti ex: un po' capitano, un po' uomo copertina, un po' eroe. La domanda d'iscrizione al club dei gol da trenta metri - ma forse sono pure una quarantina... - va a buon fine: destro secco, pallone sotto l'incrocio dei pali e traiettoria imprendibile pure per Cazzalini (4'). Chiude Comelli, aiutato involontariamente da Gaspari: il primo lascia partire un bel cross dalla destra, il secondo nel tentativo di alleggerire lo spedisce dritto dritto nella porta di Cogliati (8'). Nel mezzo due tentativi fuori misura di Scigliano (7') e Renner (8'), forse un segnale di quello che potrebbe essere il canovaccio dell'ultima mezz'ora.

Ipotesi più che valida, probabilmente anche la chiave di lettura più logica. Ma quest'ultima, specie nel calcio, può giocare pure brutti scherzi e se in campo c'è un giocatore come Signorile, 9 per definizione sia nel bene sia nel male, il risultato vien da sé. Al secondo pallone toccato non solo si ricorda di essere straordinario, ma autografa con l'indelebile un'azione travolgente: perché salta di netto Scalzo e perché impegna per la prima volta Cazzalini, ma i pericoli per la Rhodense arrivano un istante dopo. La respinta è raccolta da Tarquinio che, a sua volta, fa tutto in un attimo: controllo e tiro, pallone in rete e Club avanti (23'). E se lo stesso Signorile sfiora il tris dopo tre minuti (29'), eccolo puntuale sugli sviluppi di palla inattiva: Aly calcia, Gaspari fa la sponda e Urigna ringrazia (32'). Tutto finito? Macché. Prima D'Onofrio centra la traversa, poi Di benedetto salva tutto su Alvarez e ancora su D'Onofrio, quindi il triplice fischio che fa partire la festa del Club.

IL TABELLINO

CLUB MILANO-RHODENSE 3-1
RETI (1-0, 1-1, 3-1): 4' st Aly (C), 8' st aut. Gaspari (C), 23' st Tarquinio (C), 32' st Urigna (C).
CLUB MILANO (3-5-2): Cogliati 7, Gaspari 7, Giannosso 7 (46' st Crivelli sv), Urigna 7.5, Picca 6.5, Malanchini 6 (30' Ragona 6.5), Tarquinio 7.5 (36' st D'Onofrio 7), Dellea 6.5, Signorile 7.5 (41' st Frassinelli sv), Aly 8.5, Alvarez 7.5. A disp. Giorgetti, Araujo Mirabile, Mallardo, Martino, Gruppi. All. Mandelli 8. Dir. Paganoni.
RHODENSE (3-5-2): Cazzalini 6.5, Comelli 7, Scalzo 6 (38' st Cozzi sv), Monaco 6.5 (30' st Rovelli sv), Di Benedetto 7.5, Bentivegna 6.5, Scigliano 6, Piasentin 6, Nido 6.5 (41' st Marchisio sv), Moro 7, Renner 7. A disp. De Stefanis, Imperato, Aiuto, Borgo, Ceniti, Claudi. All. Digiglio 6.5. Dir. Scomparin - Boetti.
ARBITRO: Rinaldi di Milano 6.5.
AMMONITI: D'Onofrio (C), Comelli (R), Monaco (R), Renner (R).

LE PAGELLE

CLUB MILANO

Cogliati 7 Un solo intervento, vero, ma un intervento preciso, puntuale e pure decisivo. La conclusione di Renner è precisa e ravvicinata, la sua parata pure di più. Si porta a casa un clean sheet che non fa mai male.
Gaspari 7 Il riassunto della sua partita? Gaspari fa cose. Nell'ordine: nasconde il pallone a Scigliano, rimette in partita la Rhodense con un'autorete sfortunata, trova un assist pazzesco di testa per Urigna. Forse, se il compagno di reparto non avesse ribadito in rete il gol sarebbe stato suo, ma sono dettagli.
Giannosso 7 Sacrificio, tanto sacrificio. Ma anche fame, tanta, tanta, tantissima fame. Partita di cuore e sacrificio, partita di garra e lotta rusticana. Se la vede sia con Nido sia con Scigliano e se il Club subisce giusto un gol, ovviamente, il merito è anche suo (46' st Crivelli sv).
Urigna 7.5 Se dietro fa il suo come al solito, chiudendo alla perfezione e badando al solo quando necessario, si traveste da bomber e mette a segno il gol del definitivo 3-1. Importante dietro, decisivo davanti: what else?
Picca 6.5 Se la vede con Moro, non proprio l'ultimo degli arrivati. Per stargli dietro deve mettere la quarta e, alle volte, pure la quinta, ma tutto sommato ne esce indenne e cresce vistosamente alla distanza.
Malanchini 6 Rientrato in campo nella sfida di domenica scorsa contro l'Accademia Inter, è costretto a lasciare il campo dopo una mezz'ora. Qualche buono spunto e poco più, difficile valutarlo diversamente.
30' Ragona 6.5 Entra subito in partita e finisce per non far rimpiangere Malanchini, anzi. Alle volte motorino, alle volte trattore: sempre prezioso.
Tarquinio 7.5 In una partita dove i palloni giocabili sono quelli che sono, diventa fondamentale trasformare in oro quel poco che passa in convento. Lui lo fa, eccome se lo fa: suo il gol del sorpasso e quello che, probabilmente, cambia la storia della partita. (36' st D'Onofrio 7).
Dellea 6.5 Finisce per annullarsi con Piasentin. Ci mette tutto quello che serve in una partita del genere: cuore, corsa, sacrificio e temperamento. Viene fuori alla distanza come Picca.
Signorile 7.5 I gol stagionali rimangono sei, ma se solo quel mancino avesse trovato miglior sorte... Poco prima, però, si ricorda di essere straordinario con un'azione da antologia: va via a Scalzo, arriva sul fondo e impegna Cazzalini. Poco dopo Tarquinio firma il 2-1, il resto è storia. Sì, un centravanti da tenere d'occhio (41' st Frassinelli sv).
Aly 8.5 In gergo si dice che ha tolto le ragnatele dall'incrocio, ma limitarsi a questo sarebbe sicuramente riduttivo. È un gol fantastico, una giocata clamorosa: controllo orientato, missile di destro e pallone sotto l'incrocio. Altro? Una miriade di passaggi riusciti e tanti, tanti chilometri. Aggiungeteci che è un ex e il dado è tratto: signore e signori, Tommaso Aly.
Alvarez 7.5 È uno dei grandi ex e si vede, tanto che inizia la partita con il chiaro intento di vincerla. Sulla corsia è quasi imprendibile, ma non solo: i margini di miglioramento sono evidenti e se non trova il gol, stando ai fatti, è una questione di centimetri. Nel finale ha il fuoco negli occhi ed è un allenatore aggiunto. La voleva vincere e l'ha vinta.
All. Mandelli 8 Rispetto alla gara d'andata il Club Milano ha decisamente cambiato marcia. I risultati utili consecutivi sono sei, inoltre ora si può tornare a sognare - e sperare - un finale di stagione tranquillo. È un po' il suo capolavoro, sia tecnico sia di gestione del gruppo.

RHODENSE

Cazzalini 6.5 Da spettatore a protagonista, da un primo tempo tranquillo a una ripresa movimentata. Sventa bene il tentativo di Signorile sulla destra, poi sui gol non può nulla.
Comelli 7 Motorino. Motorino inarrestabile nel primo tempo, motorino più vulnerabile nella ripresa. Ma pur sempre un motorino: l'assist in avvio per Renner e splendido, poi fa partire il cross che porta Gaspari all'autogol.
Scalzo 6 Signorile lo punta e trova lo spazio che poi porterà al gol del 2-1. Resta uno dei difensori più promettenti della categoria, uno di quelli a cui non manca nulla (38' st Cozzi sv).
Monaco 6.5 Se nel primo tempo la Rhodense trova spazio il merito è soprattutto suo. Se gira lui gira tutta la squadra, se trova meno spazio lui - il capitano - tutto l'undici ne risente. Digiglio gli preferisce Rovelli anche perché già ammonito. (30' st Rovelli sv).
Di Benedetto 7.5 Quei due salvataggi nel giro di mezzo secondo sono roba folle. Prima ferma Alvarez, poi fa lo stesso con D'Onofrio: il risultato non cambia, vero, ma la sua reazione è tutta un film. Carica la squadra e torna in linea come se nulla fosse. Giocatore di spessore non solo per questa giocata.
Bentivegna 6.5 Semplicemente alla Bonucci. Difensore con due ferri da stiro al posto dei piedi? No, tutt'altro. Difensore tecnico, difensore che fa partire l'azione e, alle volte, pesca anche il coniglio dal cilindro con lanci illuminanti. Intanto guida anche la difesa magistralmente.
Scigliano 6 Per poca non la combina grossa nella ripresa, per il resto si muove tanto, è generoso come sempre ma non incide. I gol stagionali restano 13 e no, non sono affatto pochi. Probabilmente sono anche destinati ad aumentare, forse pure a dismisura.
Piasentin 6 Il duello tra "numeri 8" con Dellea è roba da cuori forti. Sempre prezioso e puntuale, gli manca quel quid in più per fare la differenza come suo solito.
Nido 6.5 La coppia con Scigliano funziona e si vede. Non la sua migliore prestazione, certo, ma se quel tiro nel primo tempo fosse entrato? Finisce per perdersi tra le maglie biancorosse, ma sicuramente è uno dei più frizzanti sotto ogni punto di vista (41' st Marchisio sv).
Moro 7 Mezzala tuttofare. E con uno come lui pure le rimesse laterali diventano potenziali occasioni da gol. Altro? Tecnica, gamba e fisicità. Si inserisce coi tempo giusti e sì, gli manca solo l'occasione per prendersi definitivamente la scena.
Renner 7 È ormai un giocatore di Promozione e sì, lo fa vedere eccome. Va vicino al gol, corre per tre e si prende sulle spalle la squadra nei momenti più bui. Per il resto è il solito Renner: corsa, dribbling, facilità di calcio con entrambi i piedi. Come "quinto" sembrerebbe aver trovato l'America.
All. Digiglio 6.5 Niente drammi, ovvio. Il quarto posto è saldo e nessuno potrà rubarglielo fino a settimana prossima, intanto torna a perdere dopo una vita. Resta il condottiero (ottimo) di un'ottima squadra che, da qui a qualche mese, chissà se non potrà togliersi diverse soddisfazioni. In campionato, certo, ma anche in Coppa Lombardia.

ARBITRO

Rinaldi di Milano 6.5 Fischetto giovane e alle prime armi. Partita non semplice, va detto, dunque mezzo voto in più per questo. Per il resto è da rivedere un po' tutto: gestualità, spostamento, gestione tecnica e comportamentale. Alla fine comunque la porta a casa e, almeno per ora, conta solo questo.

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