Under 17 Élite
03 Marzo 2024
UNDER 17 ALCIONE: Pellegrino e Guastone, talenti orange
È tutta una questione di numeri. Forse anche di matematica, ma a quella Frigerio e compagni potranno pensarci tra un paio di mesi. Prima il 10: un po' per le vittorie consecutive, un po' per la prestazione contro l'Accademia Inter. Il massimo dei voti perché l'Alcione, sia nel bene sia nel male, fa l'Alcione: giocando un primo tempo sublime, sbloccandola più tardi del previsto, non riuscendo a chiuderla, infine subendo e sì, pure soffrendo. Quindi il 3, i gol stagionali di Tommaso Guastone: il "diez" di via Olivieri, l'eroe del Kennedy assieme a Pellegrino (ecco il 5, i sigilli finora per il fantasista), autore del gol della sicurezza a partita finita dopo i legni di Brancati e Voceri. E con lui pure Riccardo Moroni, il portiere e ovviamente... il numero 1: cifra singola come le parate, ma quell'intervento su Henaj probabilmente non se lo dimenticherà mai.
Infine il 7: come le meraviglie del mondo, come i Re di Roma, come le giornate che mancano alla fine della regular season. Scandroglio prende nota, intanto vince un altro derby - l'ennesimo, probabilmente nemmeno l'ultimo - e la sensazione è che la Varesina, vittoriosa di misura in casa dell'Ardor Lazzate, sarà costretta a qualcosa di straordinario per stare dietro all'Alcione. E no, non è poco.
«Cambiando l'ordine dei addendi della addizione, la somma non cambia». È la proprietà commutativa, per buona pace di coloro che non hanno fatto della matematica il proprio mestiere. È il motivo per cui l'Alcione è la squadra più forte in circolazione: sicuramente da almeno due mesi a questa e chissà, magari anche da qui a fine stagione. Rispetto a domenica scorsa sono quattro le novità, tutte dal centrocampo in su: l'unico superstite è Nicolò Forlani, mentre Villa Santa, Guastone e Brambilla prendono il posto di Zucca, Pellegrino e Fanelli. E se a Sant'Alessio con Vialone il risultato era stato eloquente, quello del primo tempo lo è altrettanto perché sì, gli addendi sono diversi ma sommandoli...
La svolta arriva al 36': Villa Santa pennella su calcio di punizione, Tommasi non trattiene, Guastone ne approfitta e fa 1-0. Fortemente voluto, disperatamente cercato e pure meritato. Forse tardivo anche perché poco prima, in ordine di pericolosità: Brambilla calcia alto dopo un ottimo lavoro di Guastone (12'), Villa Santa ringrazia Curto e Bergogni ma Tommasi fa il miracolo (6'), ancora Villa Santa - sempre lui - deve fare i conti con Brianti e ancora Tommasi (26'). Piaccia o non piaccia, il protagonista è sempre il portierone nerazzurro: nel bene (due miracoli da applausi) e pure nel male, visto che la sbavatura in occasione del gol dell'Alcione pesa chiaramente come un macigno.
Intanto Bergomi va a riposo sotto di un gol e quindi sì, ancora pienamente in partita. La punizione alta di D'Errico, primo e unico sussulto sponda Accademia Inter (44'), lo spinge a cambiare qualcosa già all'intervallo: D'Errico si abbassa in mediana con Landini e Sartorelli, Colombo resta l'unico rifinitore con Ledda e Astori rispettivamente a destra e sinistra. 4-3-3 puro che dopo neanche dieci minuti cambia nuovamente: esce un difensore (Marrone), entra un centrocampista (Selmo) e Sartorelli, instancabile, si abbassa a fare il terzino. Quindi l'avvicendamento Henaj-Colombo: ruolo su ruolo ma caratteristiche diverse, quasi opposte.
I frutti non tardano ad arrivare, con essi anche le prime polemiche di una mattinata infuocata: Astori dialoga con D'Errico ma davanti a Moroni calcia clamorosamente alto (18'), quindi Ledda inventa per lo stesso D'Errico che trova la porta, firma l'1-1 ma Luongo di Milano vede una posizione di fuorigioco che pare non esserci. È quindi il turno di Henaj, a dimostrazione che la partita è ormai girata: il destro a giro è pregevole, la parata di Moroni altrettanto e l'Alcione si salva ancora (27'). Un segnale, col senno di poi. Un segnale, pure inequivocabile, perché nel finale succede di tutto: Voceri e Brancati centrano due legni, poi ci pensa Pellegrino a mettere la parola fine alla partita. Il tutto prima del parapiglia finale, con espulso Bergomi e conseguente nervosismo.
ALCIONE-ACCADEMIA INTER 2-0
RETI: 36' Guastone (Al), 48' st Pellegrino (Al).
ALCIONE (4-3-3): Moroni 8, Bergogni 6.5, Frigerio 7, Gioia 7, Forlani F. 6.5, Roberti 6.5, Forlani N. 6.5 (44' st Curto W. sv), Curto A. 7 (28' st Voceri 6.5), Villa Santa 7.5 (23' st Brancati 6.5), Guastone 8 (39' st Fanelli sv), Brambilla 6.5 (13' st Pellegrino 7.5). A disp. Orler[07], Bologna, Invernizzi, Zucca. All. Ravasi 7. Dir. Marongiu.
ACCADEMIA INTER (4-2-3-1): Tommasi 6.5, Marrone 6 (8' st Selmo 6), Brescia 6, Landini 6.5, Brianti 7 (39' st Legora sv), Ardito 6, Ledda 6.5, Sartorelli 7, Colombo 6 (12' st Henaj 7), Astori 7 (32' st Marenzi sv), D'Errico 7 (28' st Bucciero sv). A disp. Capoccia, Mantuano. All. Bergomi 6. Dir. Giovanelli.
ARBITRO: Luongo di Milano 6.
AMMONITI: Marenzi (Ac), Brianti (Ac).
ALCIONE
Moroni 8 Quella parata su Henaj è roba folle. Replica poi su Sartorelli: pochi interventi ma tutti, proprio tutti decisivi.
Bergogni 6.5 Ispirato come sempre. Meglio il primo tempo che il secondo, visto che dalla sua parte Astori prende fiducia e lo impegna non poco.
Frigerio 7 Elegante e solido, personalità da vendere. E quel mancino lì? Educato come pochi, terzino moderno per davvero.
Gioia 7 Gioca a uno, massimo due tocchi. Fa sempre la cosa giusta, non perde mai il pallone e quasi sempre lo lavora con qualità.
Forlani F. 6.5 Primo tempo di gestione, ripresa ben più complessa. Con Colombo ha la meglio, mentre per fermare Henaj ci è voluto ben altro.
Roberti 6.5 Copia-incolla dal compagno di reparto. Una settimana fa è stato decisivo con l'Accademia Pavese, nel derby tiene testa all'altra Accademia e resta un punto di riferimento importante.
Forlani N. 6.5 Meno ispirato del solito. Resta una spina nel fianco per chiunque, ma non essendo nella sua giornata migliore si limita a far accendere i compagni di reparto (44' st Curto W. sv).
Curto A. 7 Il solito Curto. Partita di cuore e sacrificio, ma anche di tecnica e stile: alle volte si libera pure al tiro, inoltre dalla sua parte non si passa quasi mai.
28' st Voceri 6.5 Entra e colpisce un palo clamoroso. Sarebbe venuto giù il Kennedy.
Villa Santa 7.5 Gli manca solo il gol e no, non è un dettaglio da poco. Specie se di mestiere fai l'attaccante. Ma cosa gli si può dire? Lì davanti è ovunque, attacca lo spazio quando serve e lavora bene anche spalle alla porta.
23' st Brancati 6.5 Letale, anzi quasi. Colpisce un palo interno che grida ancora vendetta.
Guastone 8 Un gol fondamentale, un gol vita. Facile sì, ma dannatamente decisivo per vincere il derby. Mattinata che non dimenticherà (39' st Fanelli sv).
Brambilla 6.5 Nel primo tempo se lo divora. Arriveranno tempi migliori, intanto dalla sua c'è la capacità di costruirsi con merito occasioni come queste.
13' st Pellegrino 7.5 Entra e segna. Poco prima, inoltre, colpisce una traversa con il classico tiro a giro. Più di così?
All. Ravasi 7 Sono dieci di fila. E in assenza di Scandroglio sta portando avanti il compito alla perfezione.
ACCADEMIA INTER
Tommasi 6.5 Voto 8 per la prima mezz'ora: insuperabile e miracoloso. Voto 4 per la sbavatura sul gol, ma è un classe 2008 e ci può stare. La media fa 6 più mezzo voto in più per la reazione, visto che non si abbatte e rimane sul pezzo fino alla fine.
Marrone 6 Il più atteso. Parte pure bene, poi un fastidio alla gamba costringe Bergomi a sostituirlo. Primo tempo comunque positivo.
8' st Selmo 6 Frizzantezza e poco più. Si piazza in mezzo e contribuisce all'assalto finale.
Brescia 6 Con Forlani tocca remare. Accorto dietro e meno incisivo del solito davanti, ma contro l'Alcione era giusto interpretarla così.
Landini 6.5 Mezzo sinistro nel primo tempo, regista nella ripresa. Corre e si sbatte per novanta minuti.
Brianti 7 Quel salvataggio su Villa Santa vale il prezzo del biglietto e giustifica il suo voto. Difensore arcigno, giocatore roccioso: su di lui ci si può sempre affidare. (39' st Legora sv).
Ardito 6 Si sa, tenere a bada Villa Santa non è proprio semplicissimo. E con lui l'intero reparto offensivo dell'Alcione. Fa quel che può e rimane comunque sempre sul pezzo.
Ledda 6.5 Stando ai fatti è uomo-assist per D'Errico, poi Luongo di Milano annulla tutto. Oltre questo dimostra gamba e intraprendenza, anche se quest'ultima si vede solo in parte.
Sartorelli 7 Fa due ruoli e li fa entrambi magistralmente. L'ultimo a mollare, il primo a non tirare indietro la gamba.
Colombo 6 Di palloni giocabili ne arrivano giusto un paio e fa quel che può. Tornerà a splendere e tornerà al gol, probabilmente anche molto presto.
12' st Henaj 7 Entra dà nuova linfa. Rispetto a Colombo è un giocatore un po' diverso e lo dimostra, e se quel destro non avesse trovato pronto Moroni...
Astori 7 Lo squillo nella ripresa come a dire «eccomi, ci sono». E c'è eccome visto che nel secondo tempo è letteralmente ovunque. Non basta per agguantare il pari ma il suo l'ha fatto eccome (32' st Marenzi sv).
D'Errico 7 Sì, il gol sarebbe stato il giusto premio per la sua mattinata. Non se lo sarebbe dimenticato mai, probabilmente - suo malgrado - ce l'avrà in testa comunque per diverso tempo (28' st Bucciero sv).
All. Bergomi 6 Nel finale rimedia un rosso, durante la partita la legge come sempre alla perfezione. Cambia modulo all'intervallo e crea non pochi grattacapi all'Alcione. Serve tuttavia tornare alla svelta a fare tre punti.
ARBITRO
Luongo di Milano 6 La sensazione è che la sezione di Milano le abbia fatto fare il classico passo più lungo della gamba. Catapultata a dirigere una delle partite più difficili della categoria, finisce per perderla di mano: ma è davvero una sorpresa? Tralasciando i dubbi circa il presunto fuorigioco visto sul possibile 1-1 dell'Accademia Inter, è sicuramente un fischietto di prospettiva ma fin troppo acerbo. Ci mette impegno e per una buona ora di partita sembra avere in mano la situazione, dopodiché nel finale ci capisce poco. Da rivedere anche la gestione del parapiglia finale, ma avrà tempo e modo per crescere. Magari rimandando un po' la direzione di partite come questa.