Trofeo Italo Galbiati
06 Marzo 2024
UNDER 16 ALCIONE: Prodomi, Valente e Covelli, talenti orange
E chi se la dimentica? Tocca andare per esclusione, dal più piccolo al più grande. No, Riccardo Covelli non se lo dimenticherà: per i due gol nei tempi regolamentari, per il sigillo dal dischetto e per una partita, l'ennesima, da incorniciare. No, non se la dimenticherà neppure Riccardo Prodomi: decisivo nel firmare il gol del pareggio, eroico nel completare la rimonta dell'anno (da 3-1 a 3-3 in 15 minuti) e glaciale dagli undici metri quando si è ritrovato nei panni di Fabio Grosso nel 2006. E Davide Valente... no, non se la dimenticherà nemmeno lui: un po' perché para due rigori come solo i fuoriclasse sanno fare, un po' perché diventa re nella notte più importante, un po' perché è il più piccolo in campo. E no, non è poco. Non se la dimenticherà sicuramente Marco Brunetti: orfano dei vari Holovko, Volpi, Villanueva e Ganci, continua la striscia positiva che resiste ormai dal 12 novembre e lo fa, rullo di tamburi... con la rimonta dell'anno e sì, pure nel remake della semifinale di un anno fa.
La vendetta? La prossima volta. Gli psicodrammi? Questa notte e probabilmente per tante, molte altre. Bellino e Monaci (doppietta) illudono Faria, quindi gli errori dagli undici metri di Mocanasu e Gè portano l'Ausonia a salutare il Trofeo Italo Galbiati. Intanto restano i numeri: 297 giorni dopo il 3-0 del Kennedy (la semifinale d'andata) e 294 giorni dopo il 2-0 di via Bonfadini (la semifinale di ritorno), vince ancora l'Alcione. E lo fa nella notte di via Don Calabria dove, tra due settimane, affronterà il Milan: what else?
Non svegliare il can che dorme. Soprattutto se si chiama Ausonia, soprattutto se in ballo c'è la vendetta di una semifinale persa, soprattutto se in palio c'è una sfida di lusso contro il Milan. Palmieri inventa, Lavezzari ci prova con un bel diagonale ma chiude troppo: il cronometro dice minuto 8, la storia del primo tempo racconta dell'unica occasione per l'Alcione. Quindi sì, dopo dieci minuti il can si sveglia e no, non ce n'è proprio per nessuno: Mariani sonda il terreno dalle parti di Facchini ma non trova la porta (10'), quindi Bellino e Ge (11' e 12') gettano le basi per quanto sarebbe accaduto da lì a poco.
Una tempesta. Semplicemente una tempesta, inesorabilmente una tempesta, clamorosamente una tempesta. Semplice come il dialogo tra Monaci e Bellino: uno inventa, l'altro ringrazia e batte Facchini con un bel mancino (12'). Inesorabile come l'azione capolavoro che porta al raddoppio: prima la discesa sulla destra di Dell'Olio, poi il lavoro spalle alla porta di Mariani, infine la conclusione vincente di Monaci (18'). Clamorosa come la traversa colpita da venti metri dallo stesso Monaci, il "diez" neroverde che sì, avrebbe potuto mettere la parola fine al discorso qualificazione. Se così non è le colpe vanno equamente divise tra il fato e Riccardo Covelli: il primo fa sì che la traversa stia ancora tremando, il secondo trova la via del gol su calcio di punizione e sul finale riapre tutto (32').
E sì, riapre tutto per davvero. Ma per capirlo tocca aspettare una ventina di minuti, intanto l'Ausonia continua a fare l'Ausonia: prima flirta con il tris con il solito Bellino (7'), poi lo trova giusto un minuto dopo con Monaci (8'). Tutto finito? Macché, tutto non ancora iniziato. Sì perché dal quarto d'ora in poi succede tutto, ma proprio tutto: Covelli segna ancora e accorcia le distanze per l'Alcione (20'), Prodomi fa 3-3 dopo una parata di Schiattarella su Bismuti (24'), De Ruvo sfiora il gol della vita con una semirovesciata che esce di un niente (25').
Il risultato? Calci di rigore. Per l'Alcione segnano tutti, nell'ordine: Vecchio, De Luca, Chioetto e Prodomi. Viceversa, l'Ausonia è "tradita" da Mocanasu e Gè, entrambi ipnotizzati da Valente, subentrato a Facchini nel corso del secondo tempo: poco prima il gol di Gazzoni, primo e uno sponda neroverde. Restano le lacrime dell'Ausonia e la festa dell'Alcione, con gli orange che torneranno in campo tra due settimane per un quarto di finale di fuoco contro il Milan.
AUSONIA-ALCIONE 3-3 (4-7 d.c.r.)
RETI: 12' Bellino (Au), 18' Monaci (Au), 32' Covelli (Al), 8' st Monaci (Au), 20' st Covelli (Al), 24' st Prodomi (Al).
AUSONIA: Schiattarella, Gazzoni, Corrado, Ge, Mocanasu, Dell'Olio, Bellino, Locurcio, Biasia, Monaci, Mariani, Mero de Mera, Sorrentini, Cecchi, Collesei, Marzii, Fornaro, Nelini, Chon. All. Gasparro.
ALCIONE: Facchini, Dodaj, Atid, Persico, Covelli, Scifo, Lavezzari, Garofalo, De Luca, Palmieri, Prodomi, Valente, Chioetto, Cicchinelli, Trevisani, Bismuti, De Ruvo, Vecchio. All. Brunetti.
ARBITRO: Sedik di Milano.