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Under 14

Ha un passato in una Prof e qualità innate: fa la mezzala ma segna come un bomber di razza

Tre anni da protagonista alla Dea, ora il giovane fantasista in forza alla Milano F.A. aspetta una nuova chiamata

Nicolò Comino; Milano F.A. Under 14

MILANO F.A. UNDER 14 • Durante questa stagione ha già messo a referto 19 reti

A volte le occasioni nella vita ci sfuggono di proposito, per poi ripresentarsi al momento adatto e alle giuste condizioni. Capita di non essere pronti o di non essere capiti in alcune situazioni. Ma non bisogna scoraggiarsi e continuare a perseguire i propri sogni e le proprie ambizioni. L'arma da utilizzare ha un nome tutto suo: la determinazione. Tutto questo preambolo per fare riferimento alla storia di Nicolò Comino, mezzala della Milano F.A. Under 14. Il classe 2010 ha un passato triennale all'Atalanta e una storia molto particolare con altri grandi realtà del calcio italiano. Dopo un periodo di sconforto, vissuto nell'ultima stagione in nerazzurro, la scelta è stata quella di tornare a vestire la maglia dei Blues per ritrovare la fiducia in sé stesso e per mettersi in mostra. E che dire, se non che sta regalando spettacolo mettendo a referto una marea di gol e altrettanti assist. Determinato e diligente, può essere definito senza troppi fronzoli un Golden Boy.

CONTESO

Nicolò calca il terreno di gioco da piccolissimo, iniziando proprio nella squadra in cui milita attualmente: la Milano Football Academy. Dopo 5 anni di esperienza tra le fila dei Blues, nel 2020 viene notato da alcune grandi realtà come Monza, Inter e Atalanta. E qui un aneddoto tanto particolare quanto significativo, per comprendere che persona è Nicolò Comino: «Si allenava il martedì con l'Atalanta e il venerdì con l'Inter», queste le parole del papà. Parole che fanno capire la voglia e la dedizione di questo giovane ragazzo. E poi la svolta: «Aveva fatto allenamento il lunedì con il Monza, doppietta il sabato in amichevole e l'avevano chiamato per firmare - dice il padre - nel frattempo è stato chiamato da Inter e Atalanta». Con la pandemia di Covid-19 di mezzo, l'Inter rallenta nell'operazione e la Dea ha affondato il colpo. Nei primi due anni in nerazzurro Nicolò gioca da protagonista, mettendo a segno moltissime reti. Durante il terzo ed ultimo anno, i compagni si sviluppano molto a livello fisico mentre lui meno, ed è proprio per questo che viene messo in disparte. Ma non finisce qui l'avventura con la Dea, che infatti voleva riconfermarlo per questa stagione. Il colloquio con la società bergamasca è risultato fondamentale ai fini della decisione: «Nicolò ha sentito alcune parole che gli hanno fatto capire che avrebbe avuto poco spazio, anche perché gli allenatori erano rimasti gli stessi. L'impegno era notevole e lo stimolo troppo poco». Il classe 2010 dei Blues può giocare tranquillamente tra i professionisti e lo ha dimostrato in passato. Tuttavia, l'estate scorsa, sono stati fatti dei tentativi per portarlo a vestire un nerazzurro diverso: quello dell'Inter.

Il cambio responsabile e i tempi di attesa troppo ampi hanno portato ad un nulla di fatto, e quindi: certi amori fanno giri immensi e poi ritornano. Detto confermato, Nicolò torna a vestire la maglia della Milano F.A.. Sia perché in passato si era trovato bene, sia perché è tra le altre cose una buona piazza per mettersi in mostra.

DOPPIA FACCIA

Nicolò, a detta del padre e del mister, è un ragazzo timido. Ma sia chiaro, solo fuori dal campo: quando entra nel rettangolo di gioco cambia completamente personalità. Tranquillo ed educato in ogni occasione, in campo si fa valere grazie alle sue caratteristiche tecniche fenomenali: «Molto sereno, abile e consapevole delle proprie qualità. Quest'anno ha avuto un'evoluzione importante. È tornato da noi perché conosce il contesto e sta recuperando la fiducia in sè stesso. Molto timido e introverso ma all'interno del gioco si esprime molto bene. È un profilo molto valido e versatile, in base alle sue caratteristiche può essere adattato in diversi ruoli in base ai moduli. È molto bravo nell'inserimento e nel palleggio. Ha una bella visione di gioco e lavora bene tra le linee, capendo al volo i movimenti dei compagni. È una pedina importante per la squadra», queste le parole al miele del tecnico della Milano F.A. Mortillaro. All'Atalanta giocava mezzala sinistra, ma essendo ambidestro si esprime meglio sulla destra, ruolo che occupa attualmente nel consolidato 4-3-3 dei Blues. Ha fatto anche la punta esterna ed il trequartista, che sarebbe il suo ruolo naturale, confermando la versatilità prima citata dal suo attuale allenatore. È un po' come il prezzemolo, lo trovi ovunque e dove lo metti sta bene.

GOLDEN GOL

Parlando di gol, beh, nonostante non occupi un ruolo nella zona offensiva del campo, segnare non è mai stato un problema per lui. Di gol belli ne ha fatti parecchi e quest'anno, ad esempio, la sua preda preferita è stata la Real Trezzano. Tra andata e ritorno ha segnato ben 6 reti, di cui una clamorosa: ha seminato mezza squadra e poi ha tirato all'incrocio da fuori area. Ma non è di certo l'unica perla della stagione corrente: contro il PalaUno ha messo a segno un pallonetto da fuori area facendo rimanere tutti a bocca aperta. Questi sono solo alcuni tra i 19 centri stagionali, messi a segno in sole 15 partite. E tra le altre cose, piccola statistica: per aver segnato almeno una rete a tutte le squadre del Girone F di Under 14 Milano gli mancano solo Orione, Milan e Iris. Ma Nicolò Comino non equivale solo alla parola gol, significa anche assist. Sono ben 14 le assistenze fornite ai compagni in questa stagione, il che significa 33 occasioni da gol create (più di due a partita). Giocando come mezzala si può facilmente immaginare quali siano le caratteristiche che gli permettono di segnare così tanto: «Ha una grande tecnica e salta l'uomo facilmente. Inoltre ha molto senso dell'inserimento: passa e corre in avanti. Il tecnico dell'Atalanta lo ha definito letale sotto porta, a Bergamo segnava giocando in qualsiasi posizione». E quest'anno i gol sono davvero tanti, considerando anche la posizione occupata in campo. Nicolò è secondo solo a Michele Marmorino, bomber del Romano Banco, fermo al primo posto a quota 26 reti. Insomma, la porta la vede bene, eccome se la vede bene...

TECNICA DI BASE

Se si parla di tecnica calcistica, chi ammirare se non uno dei migliori giocatori della storia del calcio: Lionel Messi. "La pulga" è stato il primo a far appassionare Nicolò al calcio in tv, così come ha fatto con migliaia di altri bambini. Inoltre è un gran tifoso dell'Inter, squadra storicamente legata all'Argentina per giocatori come Zanetti, Milito e ora Lautaro Martinez. Ed effettivamente la squadra in cui gioca può essere paragonata all'Inter di Simone Inzaghi. Tantissimi gol fatti, pochissimi subiti e prima posizione in classifica. Ma non solo calcio, il ragazzo è un grande sportivo in senso generale: gioca a padel e gli piace andare a sciare. Ricapitolando: educato, tecnico, veloce, buona visione di gioco e tanti gol. Cosa si può volere di più?

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