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Fanno 6 cambi ma non perdono a tavolino: la decisione del Giudice crea un caso

Un errore della panchina nel recupero del secondo tempo porta alla sostituzione extra rispetto al regolamento. La scelta del Giudici non è così sorprendente

UNDER 19 PIEMONTE IVREA SPRINT E SPORT.

Un caso destinato a far parlare di sé. Nel campionato provinciale Under 19 della delegazione di Ivrea quello che sembrava essere un epilogo scritto e un 3-0 a tavolino imminente si è trasformato in un caso che, a livello giuridico, si può considerare giusto, ma che chiaramente genererà polemica. Stiamo parlando della sfida tra Ardor San Francesco e EDF Saint Christophe, valevole per la 18ª giornata di campionato del 25 febbraio. I valdostani granata puntano ancora al quarto posto, valevole per la qualificazione alla Coppa Piemonte, mentre per la formazione canavesana il campionato ha ancora poco da dire. Sul campo non c'è storia: il Saint Christophe vince agevolmente 4-0, ma in pieno recupero scivola su una delle regole più semplici da ricordare quando si è su un campo da calcio, ovvero il numero dei cambi. In un momento di confusione i valdostani effettuano il sesto cambio, non consentito dal regolamento, ma dopo quasi 14 giorni da quella partita quello che poteva sembrare un esito scontato, ovvero il 3-0 a tavolino per l'Ardor, ha portato ad un epilogo inaspettato.


IL CASO

ARDOR SF-SAINT CHRISTOPHE 0-4
RETI: 20' Lo Tufo (S), 40' Jeandi (S), 2' st Ariu (S), 5' st Jeandi (S).
ARDOR SF (4-3-3): Haije 5, Fecchio 5, Di Benedetto 6.5, Peloso 5 (40' st Geraci 6), Vergari 5.5, Spisso 5.5, Andrei Robinho 5 (5' st Vallone 6), Conte 5.5 (15' st Brero 6), Dotto 5, Dani 6, Roggero 5. A disp. Candusso, Bossa, Massa R., Merigo, Peirano. All. Modena. Dir. Roggero.
SAINT CHRISTOPHE (4-4-2): Cerise 6.5, D'Agostino 6 (40' st Raffa 6), Carlotto 6.5, Scarpa 6.5, Lavdari 6, Framarin 6.5, Lo Tufo 7 (20' st Misiano 6), Lanzo 6.5 (5' st Anania 6), Pisani 6.5 (10' st Raffa 6), Ariu 7 (46' st Linty 6), Jeandi 7 (25' st Frattallone 6). A disp. Come, Tufano. All. Carlotto Davide.
ARBITRO: Coniglio di Chivasso .
AMMONITI: Lanzo (S), Massa R. (A), Roggero (A), Dani (A), Raffa (S).

Torniamo indietro alla partita. Sul piano sportivo nulla da dire, con il Saint Christophe che merita la vittoria e chiude la sfida con un netto 4-0, maturato tra l'altro già ad inizio ripresa. Per oltre 40' il risultato è rimasto saldo sul 4-0, fino all'errore del sesto cambio, arrivato quasi al 90' e a risultato già acquisito. L'errore grossolano è evidente e prendendo in mano il regolamento l'esito è quello del 3-0 a tavolino a favore dell'Ardor San Francesco (che proprio per questo sesto cambio ha fatto ricorso), tuttavia il caso in questione pone un'attenzione diversa.

Insieme al ricorso presentato dall'Ardor ci sono state anche le controdeduzioni dei valdostani, che riconoscevano l'errore ma che il sesto cambio, avvenuto al 46' del secondo tempo, non influisse in alcun modo sul risultato. Effettivamente, con l'ultimo gol segnato al 5' della ripresa, sono passati oltre 40' dall'errore della panchina, che porta giustamente a una multa per la società e all'inibizione del dirigente, ma non può portare necessariamente al 3-0 a tavolino. Il Saint Christophe, per avvalorare ulteriormente la propria tesi, porta con sé dei casi simili, che evidenziano proprio questo esito: multa e inibizione a società e dirigente ma nessuna sconfitta a tavolino. 


L'ESITO

Il Giudice Sportivo interpellato per il caso evidenzia come l'errata sostituzione del Saint Christophe non contempli a pieno l'utilizzo dell'articolo 10 comma 1 (sanzione della perdita della gara) del Codice di Giustizia Sportiva della FIGC, che fa riferimento alla perdita della gara a tavolino per un cambio di troppo. Il cambio infatti non ha variato in alcun modo il risultato e la casistica, sempre secondo il Codice di Giustizia Sportiva, rientra nell'articolo 10 comma 5, che fa riferimento a fatti non solo riconducibili a criteri esclusivamente tecnici. In questo caso gli organi di giustizia sportiva possono decidere in autonomia sulla graduazione della pena da infliggere al club (il Saint Christophe in questo caso), utilizzando altri criteri come il semplice buon senso e non la sola applicazione delle regole.

In questo caso per il Giudice Sportivo «Apparirebbe del tutto irragionevole, incongruo ed immeritevole comminare al Saint Christophe la perdita della gara, vinta sul campo, senza l’evidenza di fatti o situazioni influenti sulla regolarità della stessa. Né le norme di Giustizia Sportiva prevedono astratti automatismi nella sanzione di perdita della gara, rispetto al semplice verificarsi di fatti o situazioni nello svolgimento della partita», applicando tutto ciò che rientra nel sopra citato Articolo 10 del CGS. Rimane solamente la multa di 200 euro ai valdostani e l'inibizione per Mirko Ariu, dirigente granata, per due mesi.

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Commenti all'articolo

  • oreste.tomatis

    08 Marzo 2024 - 14:09

    Con il caso della 6a sostituzione hanno creato un precedente. Auguri.

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