Under 16
07 Marzo 2024
UNDER 16 CARAVAGGIO • Fabio Zuttion una giornata indimenticabile: tripletta e assist
Come il pittore milanese Caravaggio, uno dei più grandi maestri del pennello della storia dell’arte italiana, chi ha dipinto per davvero la domenica calcistica in terra bergamasca è stato il Caravaggio del tecnico Roberto Romualdi. Proprio quel Caravaggio che condivide il nome con il pittore. Una coincidenza? Non proprio.
Nell’arco degli 80 minuti di gioco il pennello è passato di mano in mano, dalla difesa all'attacco passando per il centrocampo, correndo sulle fasce e sfruttando le ripartenze, fino a quando il dipinto non è stato completato dall’ultimo tocco d’arte del classe 2008 Fabio Zuttion che ha messo a segno tre ritocchini, tre reti incisive. Una vera e propria giornata da tripletta per il biancorosso: allo scadere del primo tempo il centrocampista centrale della squadra scarica in profondità la palla sull'esterno di destra che con un taglio si inserisce dietro al terzino della Colognese, stoppa la palla e con precisione porta in vantaggio la squadra con un gol da incorniciare. A cinque minuti dall’inizio della ripresa, poi, Zuttion punta l’avversario, rientra e con il piede debole realizza un cross di interno sinistro a rientrare e la palla, mancata dai centrocampisti, spiazza il portiere gonfiando la rete sul secondo palo. Poco dopo, il rigore trasformato in gol conferma il suo tris, ma la ciliegina sulla torta arriva con il suo assist di precisione per il compagno Filippo Segala, che in corsa la piazza sul palo opposto.
L'artefice dei tre preziosissimi sigilli non è solo un esterno in grado di svolgere il ruolo di attaccate, ma anche un ragazzo che sta sperimentando e imparando ad essere incisivo anche in fase difensiva, tant'è che il suo ripiegare per dare una mano lì dietro è un qualcosa che sta diventando un fattore per il Caravaggio, che in generale è una squadra che cerca di svolgere entrambe le fasi con tutti i giocatori in campo.
Ciò che è certo è che nel match contro la Colognese la tela si è tinta di biancorosso, ma è da sottolineare il fatto che il girone bergamasco è caratterizzato da tante e vaste tonalità di colori diversi e in contrasto tra loro. Ci sono per l’appunto numerose formazioni di altissimo livello, società con una storia calcistica importante e con un presente ancora più roseo, come ha spiegato il tecnico Roberto Romualdi: «Il nostro girone, quello bergamasco per l’appunto, è il più difficile di tutti, perché ci sono tante squadre competitive tutte insieme, mentre in altri gironi sono meglio distribuite. Quelli che affrontiamo sono tutti derby, tutte partite sentite che vanno giocate dal primo all'ultimo minuto. Diverse società della zona sono in Serie D, basti pensare alla Virtus Ciserano Bergamo, al Brusaporto, noi stessi. Altri gruppi, poi, come Mapello e Trevigliese ora sono in Eccellenza, l'Uesse Sarnico da una vita è una delle squadre più importanti del bergamasco, non ce n'è una che sia di basso livello. Per i 2008 l’inizio non è stato dei migliori, siamo infatti partiti con obiettivi di salvezza, ma lavorando ci siamo ritrovati in quarta posizione - ad un solo punto dal terzo Mapello - e visto che siamo qua non possiamo tirarci indietro e proveremo a dare il massimo».
«Per me il calcio inizia con l’entrata in campo e finisce con l’uscita dal rettangolo di gioco, il resto non conta e non ci deve interessare». Questo è il mantra che Romualdi ripete costantemente ai suoi ragazzi, una pillola di saggezza che i biancorossi devono tenersi ben stretta in questa loro fase di formazione. Il Caravaggio ha in panchina un ex giocatore professionista che per più di 16 anni ha lottato anche sui campi di Serie B ed ora, mosso dalla passione per il calcio, si è messo a disposizione dei ragazzi creando un gruppo unito, un modo unico di pensare e di lavorare per poter arrivare direttamente a loro che sono i veri protagonisti. «Mi piace pensare di poter dar modo ai ragazzi che hanno un potenziale di arrivare da qualche parte, il mio obiettivo personale è quello di aiutarli certamente dal punto di vista tattico e tecnico, ma soprattutto sul piano mentale: creare loro una mentalità da vero giocatore è indispensabile».
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