Under 16
16 Marzo 2024
UNDER 16 ALCIONE: De Luca e Volpi, talenti orange
Talento, quello vero. Momenti, ancora loro. Fiammate, sempre loro. Illusioni, solo loro. E poi le lacrime, più commozione che disperazione perché sì, passerà alla storia come l'ultima italiana di Shunnosuke Fujita. Quindi i sorrisi, un po' da via Sandro Pertini e un po' da Vighignolo, dove l'Accademia Pavese ne fa 11 - sì, undici... - e si prende il primo posto. Perché intanto Nicolò De Luca - ancora lui, sempre lui, solo lui - cosa fa? Entra, spacca, esce... e ciao ciao, con la manina che saluta da destra verso sinistra. Tutto in 9 secondi, forse 10. Tutto al terzo dei cinque minuti di recupero: potenzialmente il gol dell'anno per peso specifico, probabilmente il più importante nella sua giovane carriera.
Tutto questo e molto altro - dal vantaggio di Volpi al momentaneo (e immediato) 1-1 di Ricci - in 80 minuti, tutto questo in Seguro-Alcione. E tutto questo no, non verrà mai dimenticato. Forse si è riscritta la storia del campionato, forse no. Chissà, intanto la certezza è una e una sola: se il destino vorrà Acquaro e Brunetti nuovamente l'uno contro l'altro, che sia semifinale o, come un anno fa, finale, toccherà ordinare vagonate di pop-corn.
All'appello mancano giusto Kanye West, Tom Holland, Barack Obama e pochi altri. Per il resto tutti, ma proprio tutti, sono in via Sandro Pertini: dove l'ordinario può diventare straordinario, dove un sogno può diventare realtà, dove la magia non è più un tabù. Dando spazio ai numeri, poi, è anche dove ci si gioca il campionato: sì, con sole altre cinque partite lecito parlare di ben oltre una fetta di stagione. Strizzando l'occhio all'estetica, invece, è il luogo giusto per diventare terra di conquiste dei numeri 10. E se in campo ci sono loro, Shunnosuke Fujita e Samuele Volpi, tutto diventa possibile: uno scende in campo per l'ultima volta prima di tornare in Giappone, l'altro per convertire gli scettici - pochi, pochissimi - secondo i quali non sarebbe un predestinato. I denominatori comuni? Mancino fatato e una certa padronanza del tiro a giro: Samu lo prova ma non inquadra la porta (8'), Shun va con il destro e l'esito è lo stesso (20').
E tutto ciò che gli gira intorno è pure meglio. Tocca partire dalla fine, vale a dire da ciò che sarebbe potuto essere per il Seguro. Tutto in quattro minuti: Cattaneo fa tutto bene ma se lo divora a porta vuota (32'), Mineo calcia malissimo un rigore (fallo di mano di Bismuti) e Facchini blocca (36'). Quindi mezz'oretta di Alcione: bene l'approccio, benissimo le giocate verticali a liberare Volpi e Prodomi, ancora meglio la doppia fase di Ganci. Meno le conclusioni: detto del mancino a giro di Volpi che avrebbe meritato miglior sorte, Covelli non inquadra (15') e Ganci - sempre lui - si arrende alla deviazione di Falappi che quasi non beffa Pititto (30').
Si va avanti a momenti, fiammate. Quindi illusioni, semplicemente illusioni e in tutte le loro sfaccettature: numeri di illusionismo (due), percezioni sbagliate (altrettante). Tutto in una settantina di secondi, questa volta per l'Alcione: Ganci non ci fa capire nulla a Salomone (è un sombrero da vedere e rivedere) ma gli manca la mira (6'), Prodomi ne manda al bar quattro o cinque prima di centrare un palo clamoroso (7'). Intanto Brunetti toglie Prodomi e sceglie Grandi, Acquaro punta sul grande ex Anzalone per Fujita. È standing ovation per il talento giapponese, all'ultima in maglia Seguro: mercoledì prenderà un aereo destinazione Giappone, il suo paese natale. Rumorosissima e meritatissima, d'altra parte quando si gioca a calcio per bene e lo si fa con un sorriso genuino come il suo... non c'è altra strada. Il tutto tra la commozione in tribuna di mamma e papà, quest'ultimo con l'immancabile videocamera bloccata sopra al cavalletto: mancherà.
Sotto con altri momenti, fiammate. Ma questa volta no, nessuna illusione. Tutto in meno di un minuto, al massimo qualcosina in più: Volpi si guadagna un rigore e lo trasforma (17'), Ricci raccoglie una respinta su angolo di Cattaneo e fa 1-1 (7'). Prima l'Alcione, poi il Seguro. E intanto se la ride solo l'Accademia Pavese, straripante a Vighignolo - distante da Seguro giusto un paio di chilometri - con un passivo di undici gol. Tutto qui? Apparentemente sì, ma è solo un'illusione. L'ennesima. Perché intanto Brunetti sceglie De Luca, perché l'ex Vigor Milano ci mette giusto una decina di secondi per ricordarsi di essere straordinario: parte sul filo del fuorigioco (la posizione, alquanto dubbia, è giudicata regolare dal direttore di gara), raccoglie il pallone e lo deposita in rete. Poi la segnalazione del recupero, 5 minuti. Infine il triplice fischio: è festa Alcione.
SEGURO-ALCIONE 1-2
RETI (0-1, 1-1, 1-2): 17' Volpi (A), 18' Ricci (S), 38' st De Luca (A).
SEGURO (4-2-3-1): Pititto 6, Garcia 7, Fossati 6.5 (42' st Crapanzano sv), Stelluti 7.5 (41' st Rizzo sv), Salomone 7, Falappi 7, Ricci 7, Pitissi 6.5, Mineo 6 (36' st Paolini sv), Fujita 7 (11' st Anzalone 6), Cattaneo M. L. 6.5. A disp. Calcaterra, Broggi, Mina, Riboldi, Specchia. All. Acquaro 7. Dir. Acquaro.
ALCIONE (4-2-3-1): Facchini 8, Chioetto 7, Cicchinelli Pietro 7, Soragna 7.5, Covelli 7, Persico 8, Bismuti 7, Ganci 7.5 (24' st De Ruvo 6.5), Vecchio Giacomo 6.5 (24' st Villanueva 7), Volpi 8 (37' st De Luca 9), Prodomi 7.5 (10' st Grandi 6.5). A disp. De Sevo, Dodaj, Atid, Garofalo, Palmieri. All. Brunetti 8. Dir. Calia.
ARBITRO: Licci di Milano 8.
AMMONITI: Paolini (S), Falappi (S), Pititto (S).
La curva dell'Alcione
SEGURO
Pititto 6 Stando ai numeri, di tiri nello specchio praticamente non ne prende. Subisce due gol ma è esente da colpe.
Garcia 7 Un trattore, nel bene (tanto) e nel male (poco). Si prende in rassegna Prodomi e, nell'ordine: soffre, gli tiene testa e alla distanza esce. Sicuramente tra i più positivi, della retroguardia ma non solo.
Fossati 6.5 Mezzo voto in più per la capacità di arginare Volpi, o quantomeno provarci. Partita di sostanza, sacrificio e garra (42' st Crapanzano sv).
Stelluti 7.5 Capitano dentro, capitano fuori. Capitano sempre e per sempre: prova eccelsa tra lotta, dinamismo e capacità di capire i momenti (41' st Rizzo sv).
Salomone 7 Fa passare un pomeriggio tutt'altro che tranquillo a Vecchio, suo rivale principe. Alza il muro e da lì, effettivamente, non si passa. L'Alcione, infatti, trova l'America altrove.
Falappi 7 Devia una conclusione di Ganci che per poco non si trasforma in gol, per il resto lì dietro amministra bene e gestisce ancora meglio.
Ricci 7 Trova il gol con una grande conclusione da fuori. Il giusto premio dopo una partita tutt'altro che semplice, approcciata con difficoltà ma finita decisamente in crescendo.
Pitissi 6.5 Gioca già in Élite e si vede. Personalità, qualità e quantità: c'è tutto, il problema è che i diretti rivali dell'Alcione fanno (almeno) altrettanto.
Mineo 6 Fallisce un rigore che avrebbe potuto svoltare la partita, sia la sua che quella del Seguro. Resta un centravanti da 20 (e oltre) gol stagionali, si riscatterà presto (36' st Paolini sv).
Fujita 7 The last dance. L'ultimo ballo e in una serata di gala, il match dell'anno contro l'Alcione. Quanto mancherà ad Acquaro, al Seguro e, probabilmente, a tutto il movimento. Mercoledì tornerà in Giappone: un grosso in bocca al lupo, Shum!
11' st Anzalone 6 Mezz'oretta in cui prova a farsi largo, non sempre riuscendoci. Rimane comunque l'uomo in più, sempre e comunque.
Cattaneo 6.5 Mezzo voto in più perché le occasioni, oltre a doverle sfruttare, tocca prima crearsele. Lui fa tutto bene, poi se lo divora a porta vuota. Arriveranno tempi migliori, intanto lì davanti sa essere inarrestabile.
All. Acquaro 7 La perde. Forse immeritatamente, ma questo è il calcio. C'è ancora uno scontro diretto da giocare e, possibilmente, da vincere. Dopodiché sotto con le fasi finali e probabilmente nessuno, ma proprio nessuno, vorrebbe ritrovarsi di fronte il suo Seguro.
ALCIONE
Facchini 8 Merito suo o demerito di Mineo? Chi può dirlo, ma siamo sicuro che sia importante? Di parate significative non ne compie, poi però para un rigore. No, non è poco. Sì, è roba da Facco. Chapeau.
Chioetto 7 Alle volte si perde Cattaneo, ma questo succede una, massimo due volte. Poi corre, corre e corre ancora. Infine lotta, lotta e lotta ancora. Se c'è la guerra (sportiva, ovviamente) da fare, un Chioetto in più non fa mai male.
Cicchinelli 7 Corre e lotta anche lui. E con di fronte Ricci non è proprio semplicissimo uscirne indenne. Ci riesce alla grande. Chapeau, parte due.
Soragna 7.5 Chi lo supera? Qui possiamo dirlo con certezza... nessuno. Prova sublime e l'ultimo a morire, con il dettaglio - per nulla indifferente - che in quel di Seguro non muore affatto, anzi. Lo vedi e ti spaventi: che sia per questo che dalle sue parti non ci passi praticamente nessuno?
Covelli 7 C'è da remare e lui rema. Faticando, sì. Uscendone con talento, pure. Tocca non badare tanto al sodo e giocare in verticale. E il risultato non è affatto male.
Persico 8 È possibile fare meglio di Soragna? La risposta è sì, la risposta porta nomi e cognomi precisi: Giovanni Maria Persico. Al posto delle pupille ha il fuoco, al posto delle gambe due motori infaticabili.
Bismuti 7 Se Covelli ne esce alla grande il merito è anche suo. Fa il lavoro un po' più sporco, ma quando c'è pulire palloni non è secondo a nessuno. Arriveranno partite più "belle" da giocare per uno della sua qualità.
Ganci 7.5 Brunetti lo avanza di una ventina di metri e gioca da Dio. Che abbia trovato l'America giocando dietro la punta, in questo caso Vecchio? Corre, dribbla, calcio in porta e recupera palloni. Gli manca il gol, certo, ma se quella deviazione di Falappi fosse entrata in porta...
24' st De Ruvo 6.5 Si iscrive con merito all'elenco degli eroi di Seguro. Ingresso prezioso.
Vecchio 6.5 I palloni che arrivano sono pochi e quasi tutti sporchi. Fatica, vero, ma sicuramente non per demeriti suoi. Arriveranno sicuramente tempi migliori.
24' st Villanueva 7 Entra, tocca due palloni e dimostra di avere nei piedi la capacità di svoltare le partite. L'infortunio sembra ormai archiviato, probabilmente per la maglia da titolare è questione di settimane.
Volpi 8 Quel mancino, quel maledetto mancino... E se quel tiro a giro nel primo tempo fosse entrato? Per sua fortuna - anzi, bravura - entra quando ci prova dal dischetto, tanto che spiazza Pititto - non proprio gli ultimi degli arrivati - con una facilità disarmante. Altro? Tanta, tantissima qualità. E c'è chi ancora sostiene che i numero 10, i fantasisti, gli esteti, stiano scomparendo...
37' st De Luca 9 Circa undici secondi, al massimo dodici. Lui, però, sostiene una decina e c'è da credergli, eccome se c'è da credergli... Entra e la decide, entra a la svolta, entra e diventa Re. Lui che un anno fa giocava nei Regionali alla Vigor Milano, lui che probabilmente si è preso definitivamente l'Alcione. Lui che in campionato ne ha fatti 14, sì... ma anche lui che, da qui a fine anno, ne avrebbe nelle corde almeno il doppio. E chi ha detto che non possa esserci spazio per farli?
Prodomi 7.5 Chissà per quanto tempo ripenserà a quella azione. Ubriaca quattro o cinque avversari, poi col mancino centra un palo che ha del clamoroso. Il tutto a coronamento di una prova fenomenale, l'ennesima. Una sicurezza, una certezza. E l'uomo in più. Sempre.
10' st Grandi 6.5 Contributo prezioso nel finale, altro ingresso azzeccato da parte di Brunetti.
All. Brunetti 8 La prepara col bisturi, la vince con la sciabola. È anche la sua vittoria e chiude un cerchio apertosi nella sfida d'andata: chapeau, parte tre...
ARBITRO
Licci di Milano 8 Subito una premessa: era fuorigioco, il gol dell'Alcione a tempo quasi scaduto è, probabilmente, viziato da una posizione irregolare. La prima svista in una partita perfetta, anche sotto l'aspetto della valutazione dei vari episodi di fuorigioco. Che, tocca ricordarlo, i fischietti a livello provinciale e anche regionale (fino alla promozione) sono chiamati a valutare senza l'ausilio degli assistenti. Concede due rigori, entrambi netti. Zero proteste, nulla. Estrae tre cartellini in campo e due in panchina, tutti sacrosanti. E soprattutto la gestisce con personalità e consapevolezza, il tutto all'età di 15 anni. Come i ragazzi, che dal canto loro se le sono date di santa ragione dal primo all'ultimo minuto dando vita, stando ai fatti, a una partita estremamente tesa e difficile da gestire. Avrà preso un abbaglio, magari anche clamoroso? Succede, così come succede a un bomber della qualità di Cattaneo, talento del Seguro, di sbagliare un gol clamoroso a porta vuota. Resta la personalità in una partita difficile e no, non è poco. Per alcuni, forse, non abbastanza. Ma ad avercene di fischietti di questo livello... Voto 8, sì. Anzi, voto 8.60: più che pronto per la categoria superiore.