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A 16 anni sogna la nazionale del Kosovo: «Dedico i miei gol alla mia famiglia che vive là»

Fabio Shabani, fantasista e velocista classe 2007 dell'Academy Brianza Olginatese, desidera un ritorno in patria

UNDER 17 ACADEMY BRIANZA OLGINATESE-SHABANI

UNDER 17 ACADEMY BRIANZA OLGINATESE • Fabio Shabani, prodotto grezzo del settore giovanile bianconero

Conteso tra due stati, conteso tra due ruoli, conteso da due posizioni in campionato. Il talento del Kosovo Fabio Shabani sta incantando la scena del girone C. Tra le aquile rosse e le furie serbe il classe 2007 sta rispondendo in Italia a suon di reti e giocate spaventose. L'ultimo dei conigli tirati fuori dal cilindro risale al testa a testa contro il Cinisello. Lo scardinatore delle linee difensive ha fatto breccia anche nelle retroguardia della capolista. 4 occasioni da gol create nella bellezza di 27 minuti. E se l'Academy può riservarsi il lusso di farlo accomodare tra i subentranti, pensiamo un attimo alla qualità dei bianconeri di MerateDal 18' della ripresa è show del kosovaro. Il 16enne dell'est Europa non rimane di certo a guardare. Doppi passi, veroniche e finte di corpo: l'ingresso dell'onze dei lecchesi ha stravolto i piani di Melgrati. Il Ciny gioca con la carogna, il fantasista tenta di smontare i piani della capolista pur essendo in inferiorità numerica.

SPICCARE IL VOLO

«I miei idoli sono Edon Zhegrova e Cristiano Ronaldo». Ovviamente, diremmo. Dalla stella che brilla nel cielo gialloblù del Kosovo, accompagnata da Milot Rashica, all'atleta per antonomasia. Il classe 2007 del ramo destro del lago lavora duro per raggiungere in terra slava la sua fonte di ispirazione, magari proprio nella nazione che lo ha cresciuto. Un'adozione a distanza si potrebbe definire: ogni volta che fa gol lo dedica ai suoi nonni e ai suoi amici che sono in Kosovo. Dista pochi passi dalla Macedonia e da Skopje il sogno esordio, nel paese che lo rappresenta, nello stato che per lui è tutto, del quale si sente parte integrante. Dall'Olginatese alle aquile blu: «Io mi sento al 100% kosovaro». Il 16enne di Lecco non vuole fermarsi ed è intenzionato ad aprire un cassetto, rimuovere da dentro il termine sogno e tramutarlo in realtà. Le origini non riecheggiano di talenti, lui vuole essere uno degli astri nascenti. A parlare però non deve essere la bocca, bensì il suo mancino, uno dei più minacciosi della provincia, del girone e della categoria.

LA CARRIERA

1548 chilometri. Una banale trasferta a Palermo per il Lecco nella corrente stagione di Serie B. Qua non si tratta del campionato cadetto sebbene il funambolo dei Balcani voglia incidere nel pianeta del pallone. A 6 anni Shabani si iscrive nella squadra dell'oratorio Victoria. A 9 esordisce con la maglia del Lecco, dai 10 ai 13 non trova fortuna con la casacca bianconera dell'Olginatese. A 14 sposta la residenza di qualche metro per vestire gli stessi colori sociali. All'Academy Brianza il vizio del gol non ha fatto gola al 2007 dal palato albanese per i primi 700 giorni. Al terzo anno lo score è di 12 timbri in 1400 minuti. Il tecnico Oliva ritrova il suo beniamino, i nord lombardi la speranza per accedere in Élite. Una media voto da paura (7.1) stuzzica e non poco la fame di un velocista: chissà se il biglietto per il Kosovo un giorno sarà di sola andata. Alla base c'è il calcio, l'altezza non è insormontabile. Ai posteri i poster: il ritratto del guerriero bianconero è in vendita. Le copie sono già sul mercato, ma di clienti ostici ne dovrà ancora affrontare. La piazza di Merate lo aspetta, quella di Pristina è un miraggio.

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