Torneo delle Regioni Under 15
25 Marzo 2024
UNDER 15 RAPPRESENTATIVA: Barcella
Una domanda, una semplice domanda: «Barce, ascolta una cosa. Ma mercoledì compi gli anni?». Una risposta, una semplice risposta: «Sì, esatto». Breve e concisa, poi la pausa di riflessione. Quindi un'altra domanda, un'altra semplice domanda: «Se fai gol si fa l'articolo, che ne pensi?». Infine una risposta, un'altra semplice risposta. Ma nessun virgolettato, nossignore. E nessuna dichiarazione, niente di tutto questo. Solo il campo, solo e soltanto il campo. D'altra parte l'ultima parola spetta sempre a lui, no? Un gol, tanto splendido quanto importante. Un assist, il suo marchio di fabbrica. E una prestazione... a tutti gli effetti geniale, roba da esteti del calcio. Sì, lui è uno di quelli. Lui, Lorenzo Barcella da Brusaporto, il pass per quella cerchia ristretta l'ha fatto suo da tempi non sospetti. Perché lui, Lorenzo Barcella da Brusaporto, ce l'ha nel sangue.
Dove tutto ebbe inizio. Sì, il passato remoto è forse esagerato perché la conversazione risale a neanche 72 ore fa, nell'immediato post-partita di Lombardia-Friuli. Ma sembra passato di più, molto di più. D'altronde uno psicodramma è pur sempre uno psicodramma, qualunque esso sia. «Abbiamo riflettuto molto, davvero tanto. L'atteggiamento non era stato quello giusto, ci è servito da lezione». Parola di Lorenzo Barcella da Brusaporto, serve altro? Decisamente sì, intanto un'altra conversazione, l'ultima. «Andre, adesso l'articolo», rigorosamente con la "o" chiusa tipica della cadenza bergamasca. Tutto questo pochi istanti dopo la fine di Lombardia-Calabria, giusto un paio di attimi dopo la certezza che sì, capitan Motta e compagni potranno difendere il Tricolore.
Lo Scudetto, dunque. Obiettivo o sogno? Un po' entrambi, 50 e 50. «Il difficile viene ora, dobbiamo lavorare ancora di più ma possiamo farcela». E ancora: «Dobbiamo crederci in primis noi, siamo pronti». Quindi sì, lui ci crede. Lui, Lorenzo Barcella da Brusaporto, quello della prestazione geniale. Ma no, non se l'aspettava affatto: «Sono felice, davvero tanto felice. Ma mentirei se dicessi che era un obiettivo fare gol e assist». Un po' breve e un po' conciso, ma dannatamente sincero.
Poi Monieri fa il Monieri: lavora sul centro-destra, aspetta la sovrapposizione di Dodaj e lo serve sulla corsa. Quindi Dodaj fa il Dodaj: destro secco e cross al bacio, ma Federico Dimarco non era mancino, non giocava all'Inter? Infine lui, Lorenzo Barcella da Brusaporto... Sì, il resto è storia: colpo di testa perfetto, traiettoria perfetta. Tutto perfetto, come del resto la punizione calciata giusto qualche minuto dopo. Con il destro, il suo piede preferito. Lasciando andare la gamba, il suo tratto distintivo. Cercando e trovando Cattaneo, che sia l'asse su cui Carrieri andrà all-in? Chissà, intanto sì, Barcella fa il Barcella.
In tutto questo domani, martedì 26 marzo, compirà 15 anni. Intanto il regalo se l'è già fatto da solo: «Un'emozione unica, davvero. Non capita tutti i giorni segnare in un torneo come questo, sicuramente è il regalo migliore che mi potessi fare». Se potesse scegliere un altro regalo, anche solo uno per il resto della sua vita, non avrebbe dubbi: diventare calciatore professionista. Come tanti, tantissimi della sua età, certo. Ma si sa, non tutti sono Lorenzo Barcella da Brusaporto.
Un po' attaccante, un po' fantasista, un po' mezzala e anche un po' regista. È il classico che dove lo metti sta, ma la sua collocazione tattica sembrerebbe ormai decisa. O meglio, quella che potrebbe rappresentare il suo futuro calcistico. Opera di Dino Carrieri, proprio lui: che l'ha preso sotto braccio da attaccante, che lo sta trasformando in uno splendido centrocampista. Come Mazzone-Pirlo? Forse no, forse sì. Nel frattempo Lorenzo Barcella da Brusaporto continuerà ancora, ancora e ancora a stupire. Sì, questa è una certezza.