Torneo delle Regioni Under 15
27 Marzo 2024
RAPPRESENTATIVA LOMBARDIA UNDER 15 • Manuel De Robertis, attaccante della Lombardia
Scucito. Trattenuto. Infine, definitivamente strappato. I Campioni d'Italia della Lombardia devono arrendersi alla classe e al talento di Clement Monga e di un Abruzzo che fino all'ultimo minuto spinge per conquistare il passaggio in semifinale. Maggi riaccende la speranza a pochi istanti dallo scadere con il suo colpo di testa, ma alla fine l'attaccante in maglia abruzzese spizza e butta fuori i lombardi dal Torneo delle Regioni. Si interrompe subito, dunque, il percorso della Rapp di Carrieri nella fase a eliminazione diretta: l'anno prossimo, sul petto, non ci sarà più il Tricolore.
7 • L'Abruzzo spinge e spinge tanto. Di tiri in porta per non ne arrivano poi così tanti, quindi lui fa quello che un grande portiere deve fare: si fa trovare pronto. Come quando ha disinnescato Misciagna della Calabria nei gironi, adesso compie un vero e proprio miracolo su Monga: l'attaccante abruzzese entra in area tutto solo e batte a botta sicura, ma Ave schiaccia a terra il pallone e poi si butta sulla sfera bloccandola del tutto. Quando Monga la spizza di testa all'ultimo minuto deve limitarsi a vedere la palla finire in rete, ma viene lasciato solo.
6 • Sulla fascia galleggia e non riesce mai a incidere più di tanto: non spinge come al suo solito e quando lo puntano è troppo timido nel tenere la posizione e non aggredire il portatore di palla. Non va quasi mai in anticipo e si fa portare eccessivamente a spasso dal dinamismo degli attaccanti dell'Abruzzo, specialmente nel secondo tempo, quando invece c'era da restare lucidi e spingere per riprenderla.
6.5 • Nel primo tempo è uno dei migliori in campo della Lombardia: chiusure importanti, precise, dentro e fuori dall'area, sia con i piedi che con la testa. Gli abruzzesi, specialmente Rebega e F. Giossaffatto lo puntano spesso, lui però tiene botta, anche se nella ripresa anche lui qualche pallone finisce per svirgolarlo. Buoni i corridoi che tenta di inventare per Xhixha e De Robertis, ma anche lui è uno di quelli che restano immobili in occasione del gol di Monga.
6 • Partita difficile per lui: gli attaccanti dell'Abruzzo viaggiano a velocità importanti e il capitano soffre il ritmo di giocatori come Monga e Rebega, che quando lo puntano riescono a indurlo all'errore. Cresce nel secondo tempo, quando un paio di interventi riescono a evitare che arrivino problemi dalle parti di Avellino, ma è fermo come tutta la difesa sul traversone che diventa poi il gol di Monga per la vittoria definitiva dell'Abruzzo.
6.5 • Svetta più alto di tutti all'ultimo momento per dare speranza alla Lombardia con il suo colpo di testa che per pochi secondi tiene viva la sua squadra. Da difensore centrale in posizione di terzino, si dedica soprattutto alla chiusura degli spazi e alla copertura della sua zona di campo, soprattutto quando l'Abruzzo riparte e cerca di sviluppare l'azione dalle sue parti. Nella ripresa è fondamentale nel fermare lo spunto in contropiede di Scognamiglio, in altre occasioni è però troppo timido e si fa anticipare dagli avversari.
6.5 • Suona la carica come sempre a centrocampo e cerca di recuperare quanti più palloni. La quantità questa volta però non basta, perché la velocità di manovra dell'Abruzzo è un fatto e lui in quella zona del campo ha più di una maglia avversaria da gestire, anche se ne esce tutto sommato in maniera positiva. Sui suoi piedi ha una buona palla da battere in porta, ma sceglie la precisione piuttosto che la potenza e il pallone finisce lontano dallo specchio.
6 • Parte fortissimo: dopo pochi istanti tenta subito il tiro dalla distanza ma poi è costretto a dedicarsi all'interdizione, perché il pallino del gioco ce l'ha l'Abruzzo. Arriva su tante seconde palle e quando controlla prova immediatamente a rilanciare l'azione in avanti. Gli manca un po' di precisione però nel giocare la palla e poi conclude sui nervi a causa delle perdite di tempo dei giocatori dell'Abruzzo.
6 • Confermato da mezzala dopo la gara con la Calabria, in quella zona del campo è sempre utile, specialmente in copertura. Deve avere a che fare però con Nadi, che al centro per l'Abruzzo fa tanta densità e il giocatore dell'Accademia Inter deve stargli praticamente sempre a uomo: fin quando è in campo cerca di essere la sua ombra, provando a spezzare come meglio può la manovra che passa da quelle parti.
dal 3' st • 6 • Entra per portare più peso in attacco e il primo tiro lombardo in porta è effettivamente suo: sfrutta una percussione di Cattaneo, se l'aggiusta e fa partire il piattone di potenza che costringe il portiere avversario alla parata in due tempi. Dopo questo primo e unico acuto, però, finisce per sbagliare le scelte e per sprecare un paio di buone ripartenze della Lombarida.
6 • Prova a buttarsi negli spazi più di una volta, ma non riesce a filtrare dal muro abruzzese. Con la palla tra i piedi prova ad allargarsi per mettere qualche cross potenzialmente pericoloso, ma in area non pesca nessuno. Nel secondo tempo, nella confusione generale, non riesce a creare più nulla di troppo importante, se non la punizione battuta rasoterra che porta al corner del gol di Maggi.
6.5 • Nel primo tempo è certamente il più pericoloso della Lombardia: al centro dell'attacco è il più cercato e prova quando può a prendere posizione con il corpo sui difensori per girarsi e sprigionare poi la sua progressione. Quando il baricentro si abbassa riesce anche a scendere per prendersi da solo palla e partire, soprattutto per alleggerire la pressione sulla difesa. Nella ripresa viene abbassato sulla linea dei centrocampisti ma anche così è uno dei più frizzanti della Lombardia: in percussione è sempre pungente, pur non riuscendo a gonfiare la rete.
6 • Cercato veramente troppo poco dai compagni: gli arrivano pochissimi palloni giocabili e quando è sulla fascia con la sfera tra i piedi qualche giocata delle sue riesce anche a farla, ma gli abruzzesi sono preparati e lo raddoppiano se non addirittura triplicano non appena controlla. Prova ad accendere la luce nella ripresa, ma in attacco la Lombardia termina in disordine e lui non spicca.
All. Dino Carrieri 6 Conferma la squadra che aveva fatto bella figura contro la Calabria, ma questa volta è tutt'altra storia: l'intensità dell'Abruzzo mette in difficoltà i suoi ragazzi, che fanno fatica soprattutto in mezzo. Si gioca la carta Colugnat nella ripresa per dare fisicità e inserire un punto di riferimento, ma attorno all'attaccante della Varesina tra reparto offensivo e centrocampo c'è molta indecisione e confusione. Con la grinta e il cuore i suoi ragazzi la riprendono, ma pochi secondi dopo è di nuovo baratro.