Torneo delle Regioni Under 15
27 Marzo 2024
TORNEO DELLE REGIONI UNDER 15 • I ragazzi di Dino Carrieri escono ai quarti
Lo Scudetto non sarà più sulla maglia della Lombardia. Un solo anno a volte basta per cambiare tutto, anche le belle storie, come quella dell'Under 15 di Carrieri. I campioni in carica escono ai quarti di finale contro l'Abruzzo, proprio quell'Abruzzo che 337 giorni fa segnava l'inizio dell'avventura biancoverde nella fase a eliminazione diretta, culminata con la vittoria del Torneo delle Regioni. Nel 2024, però, la storia è diversa: Cannarozzi sblocca la partita, Maggi la riprende al penultimo secondo, mentre Monga la decide all'ultimissimo istante. È 2-1 per l'Abruzzo, è sogno infranto.
Quarti di finale, Lombardia contro Abruzzo e 4-3-3 di Carrieri. «Che ricordi», direbbe qualcuno, ma no, non è il 2023 e c'è un'altra qualificazione da prendersi, questa volta contro un avversario che si presenta alla corte della Lombardia con un curriculum ben diverso: primo posto nel proprio girone, unica squadra a punteggio pieno e un solo gol subito. Quasi come quella Lombardia che vinse poi lo Scudetto, ora cucito sulla maglia di Avellino e compagni, confermati in toto dal loro allenatore dopo la vittoria sulla Calabria, eccezion fatta per l'infortunato Pelegrini sostituito da Xhixha, adattato a mezzala sinistra in un centrocampo completato da Monieri e Barcella, autori del primo squillo del match - spalletta del primo, tiro a lato del secondo (3'). Dietro, invece, spazio a Dodaj, Passera, Motta e Maggi, mentre davanti fiducia al tridente De Robertis-Cattaneo-Iavarone. Tre frecce che restano nella faretra biancoverde per quasi tutto il primo tempo, perché la caccia alla semifinale passa da una prima fase di attesa e respiro trattenuto dinanzi alla preda. Lo stesso fiato che resta in gola sul tiro da fuori di Monga (16') e su quello di Ettorre a lato (27'), ma soprattutto al 28', quando sul rinvio del portiere dello Scanzorosciate gli abbruzzesi arrivano ancora una volta per primi, Motta svirgola e innesca involontariamente Monga, ipnotizzato nell'uno contro uno solo da un monumentale Avellino. È il classico segnale che potrebbe scuotere la squadra, cosa che sembra succedere proprio un minuto dopo con la spizzata di Maggi su calcio d'angolo che ne allunga solo la traiettoria, ma il tempo è poco e si chiude sullo 0-0.
Inizio secondo tempo vuol dire solo una cosa per Carrieri: cercare di ridisegnare la sua Lombardia. Dopo aver scambiato di posizione Cattaneo e De Robertis pochi secondi prima del duplice fischio, l'allenatore affronta la ripresa con un 4-4-2 avvicinando gli attaccanti di Alcione e Club Milano e abbassando Iavarone in linea con Barcella e Monieri, in mezzo, e Xhixha, largo a destra. Proprio il numero 20, però lascia subito spazio a Colugnat, che sancisce il ritorno al 4-3-3 prendendosi il ruolo di punta, accompagnato a sinistra da Iavarone, a destra da De Robertis e con Cattaneo abbassato a mezzala subito dietro. Mosse, però, che non sortiscono l'effetto sperato perché all'11' l'incubo prende forma: Monga danza in area a sinistra e trova sul secondo palo Cannarozzi, che prende controtempo Avellino e porta meritatamente in vantaggio l'Abruzzo. È questo l'evento che toglie il torpore dai ragazzi di Carrieri, guidati da un Cattaneo che le prova tutte. Al 15' l'attaccante dell'Alcione parte infatti palla al piede a destra lasciando la sfera nei piedi di Colugnat, il cui mancino sul primo palo viene deviato in angolo, da dove nasce la più grande occasione della Lombardia: cross di Iavarone e deviazione di Motta, che però è all'indietro da due passi e torna in area di rigore prima di essere spazzato. Tempo cinque minuti e ancora Cattaneo sgasa a sinistra, mettendo in mezzo un pallone che Colugnat controlla, perdendo però l'attimo del tiro, quello che invece il numero 6 tenta da fuori concludendo alto. Sono segnali di una Lombardia rinata, che sul punto di crollare rialza incredibilmente la testa, quella di Maggi. È il minuto 35, infatti, quando De Robertis guadagna un calcio d'angolo con una punizione sotto la barriera deviata dal portiere, conquistando un corner che il terzino insacca sul secondo palo. È apoteosi, è gioia, ma è anche illusione. Ribaltamento di fronte, corner Abruzzo e girata di testa stupenda di Monga, che scuce lo Scudetto dal petto dei ragazzi di Carrieri.
ABRUZZO-LOMBARDIA 2-1
RETI (1-0, 1-1, 2-1): 11' st Cannarozzi (A), 35' st Maggi (L), 36' st Monga (A).
ABRUZZO (4-3-3): Liberatoscioli, Cannarozzi, Ettorre (28' st D'Errico), Giosaffatto F., Giosaffatto D., Monga, Nadi, Reale, Rebega, Ruggieri Conte, Scognamiglio. A disp. Tirone, Bomba, Bove, Capozzi, Di Giannantonio, Fragassi, Okoroji, Seputis. All. Villa.
LOMBARDIA (4-3-3): Avellino, Dodaj, Passera, Motta, Maggi, Monieri, Barcella, Xhixha (3' st Colugnat), De Robertis, Cattaneo, Iavarone. A disp. Mihnea, Algeri, Antonioli, Benini, Esposti, Pappano, Pelegrini, Tortora. All. Carrieri. Dir. Mantegazza.
ARBITRO: Bergonzi di Genova.
ASSISTENTI: Bonavita di Albenga e Andreazza di Savona.
AMMONITI: Monieri (L), Rebega (A), Barcella (L).