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Torneo delle Regioni Under 17

La Lombardia domina e adesso sogna lo Scudetto: i 20 talenti classe 2007 fanno godere

I top player di Tacchini volano in finale grazie ad una prestazione stellare

OPRANDI ANDREA, SADIKU AMELIO RAPPRESENTATIVA LOMBARDIA UNDER 17

RAPPRESENTATIVA LOMBARDIA UNDER 17 • Andrea Oprandi e Amelio Sadiku

Subito la notizia: è finale. Finale meritata dal primo all'ultimo minuto. Finale raggiunta grazie ad un 2-1 che racconta tanto, ma forse non tutto della splendida semifinale portata a casa dai ragazzi di Tacchini. C'è Sadiku, che dopo due panchine, torna in campo con una spregiudicatezza impareggiabile, ci sono Arioli e Caccia che sulla sinistra fanno il bello e il cattivo tempo e poi ci sono Gamba e Buzzetti, uno come sempre decisivo e uno, finalmente, decisivo.

LE PAGELLE DELLA LOMBARDIA

• L'inizio è normale amministrazione con il portiere del Cimiano che gestisce agevolmente. Al primo pericolo, però, compie un miracolo: Zanotelli si coordina e conclude verso la porta, Amelio riesce a spostarla quel tanto che basta per non correre pericoli. Il no-look ad inizio secondo tempo è poi la ciliegina sulla torta di una partita perfetta.

7.5 • Partita ordinata, senza affanni. I veneti vorrebbero provare a rendere difficile la sua partita ma il difensore nerazzurro non ne vuole proprio sapere di farsi sovrastare. In avanti tiene alta la squadra sulla destra cercando anche più volte di puntare l'uomo per arrivare sul fondo e crossare. In difesa poi conferma le sensazioni positive della zona avanzata andando spesso a chiudere con interventi precisi e puntuali.

• Un ombra oscura si aggira nella difesa lombarda. Gondor, come Oprandi, è uno di quei giocatori che chiamare a tutto campo non è eccessivo. Nel caso del difensore della Varesina oltre alla solita prova precisa e attenta in difesa, ha quel piede educato, affidato solo a pochi eletti, che gli permette di fare lanci millimetrici quasi ad occhi chiusi.

8.5 • Genova, famosa per i carrugi. Famosa per l'acquario Genova. E famosa per il porto. Da oggi, però, il porto ha un nuovo faro, Andrea Oprandi. Il faro serve ad indicare alle navi la rotta giusta, sia quando il mare è in tempesta che quando è calmo. Oprandi serve ad indicare la retta via sia quando il Veneto ad inizio partita partita sembra avere una marcia in più, sia quando c'è da controllare il doppio vantaggio.

7.5 • La sinistra diventa subito la fascia più calda ed ovviamente è proprietà di Nicola. I primi pericoli per il Veneto arrivano proprio da quella parte con i cross del terzino del Ponte San Pietro che provano a trovare Gamba in mezzo. Oggi, però, abbiamo scoperto un altro talento: sa giocare anche a fascia invertita, e il passaggio per Arioli ne è la prova.

7 • Una partita difficile, una partita dove il capitano deve fare il capitano e dare una guida alla squadra per evitare amnesie. Lotta per tutta la partita su ogni pallone non concedendo un centimetro agli avversari. L'intervento in scivolata a centrocampo a tempo scaduto è la sintesi della gara.

7 • Arretra spesso il suo raggio d'azione andando ad aiutare i centrali quando si tratta di pulire l'area sulle palle inattive. In mezzo al campo è ottimo a dialogare sia con i compagni di reparto che con i più avanzati esterni.

7 • Sulla sinistra è sempre abile a dialogare con Marrone e cercare di trovare spazi per Buzzetti in avanti. Sulla fascia destra è utile alla manovra alzandosi e abbassandosi dando ritmo alla squadra (27' st Gioia sv).

• Buzz, Buzz. C'è uno strano ronzio nello stadio che di solito ospita il Ligorna, non è né la pioggerellina che scende a tratti durante la partita e neanche qualche ape in tribuna. C'è un ragazzo con la 3 sulla schiena che dribbla, porta palla e tira. Punge, e ci sarebbe da sorprendersi del contrario visto che parliamo di Matteo Buzzetti (39' st Rossi sv). 

8 • Un gladiatore. Non ci sono altre parole per descrivere Cristian. Ogni volta che la palla finisce nella sua zona di campo antepone il fisico portandosi addosso anche due-tre uomini. Al 24' rischia di trovare anche il vantaggio dal limite su ottimo invito di Caccia. Ma è al 32' che dà il meglio di sé: scatto sulla sinistra e lancio filtrante millimetrico per Buzzetti che deve solo spingere dentro a tu per tu con Vanti.

9 • Il lavoro che era stato di Spaneshi, ora è in mano sua. Quando c'è del lavoro sporco si fa sempre trovare presente lasciando libero Buzzetti di agire alle sue spalle. Il giorno propizio, però, è il suo: dopo la partita persa per l'espulsione doveva essere la sua. Al 31' gli astri si allineano e Nicolò può finalmente sbloccarsi, con uno dei gol più importanti della sua vita (31' st Platto sv).

All. Daniele Tacchini 8 Quando i ragazzi giocano così, i meriti dell'allenatore vengono sempre messi in secondo piano. Bisogna sottolineare che in cinque incontri non è mai partito due volte con lo stesso 11. Bisogna dire che sono arrivate 4 vittorie e una sconfitta, indolore. Bisogna dire che sarà finale. Bisogna dire che dopo nove anni potrà esserci la rappresentativa allievi della Lombardia sul tetto d'Italia. Pochi meriti no?

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