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Torneo delle Regioni Under 17

Un'impresa che non verrà mai dimenticata: la Lombardia sale sul tetto d'Italia con una partita storica

Caccia apre le marcature, Platto le chiude, in mezzo Gondor: le pagelle dei Campioni

Gamba,Arioli-Lombardia Under 17

RAPPRESENTATIVA LOMBARDIA UNDER 17 • Nicolò Gamba e Cristian Arioli

Alla fine è successo: la Lombardia è campione d'Italia. Non senza batticuore, perché la Campania non si arrende certo al vantaggio di Caccia, pareggiando con Calvino. Non si arrende neanche la Lombardia, a quel gol, e torna subito alla carica andando prima a raddoppiare con Gondor e poi chiudendo con Platto dalla panchina. Masterclass di Tacchini che cancella i brutti ricordi dell'anno scorso e si prende il tetto d'Italia.

LE PAGELLE DELLA LOMBARDIA

• Il vento non aiuta ma l'estremo difensore del Cimiano ci mette comunque sempre una pezza andando a compiere interventi plastici per evitare pericoli. Anche con i piedi dà sicurezza amministrando il giro palla della retroguardia. Per controbilanciare l'errore sul gol del pareggio compie un intervento senza senso che chiude la porta alla Campania a tempo scaduto. Ultimo baluardo.

• La finale è un momento adrenalinico per tutti, per un ragazzo che se la giocherà da sotto età possiamo solo immaginare. Aspettate un attimo, chi era il sotto età? Federico conduce una finale da esperto, stavolta rimanendo un po' più basso ma senza far mancare la solita spinta davanti, soprattutto ad inizio secondo tempo.

12' st • 8 • Testa bassa e pedalare, anche perché dopo la sua entrata la Campania ha un moto d'orgoglio e insacca la rete del pareggio. Sarà forse questo a dare una svegliata alla squadra, e Renner non fa eccezioni. Se quella fascia non perde nulla dopo l'uscita di Marrone è perché Filippo si inventa tutta fascia per dare una mano sia in difesa, dove difficilmente i campani arrivano al cross, sia in attacco dove aiuta in sovrapposizione.

10 • Il piede educato c'è sempre, magari si nasconde per qualche minuto, ma è sempre lì, pronto per fare paura appena si vuole mettere in mostra. Se Oprandi fa più lavoro dietro, Gondor ha la licenza per lanciare lungo in una partita dove si rendono quasi obbligatori i lanci per scardinare un'organizzatissima Campania. Poi se i lanci millimetrici diventano gol da centrocampo, allora forse siamo davanti ad un caso da studiare.

10 • Non si smentisce neanche in finale. Prestazione statuaria del centrale sinistro che come sempre si dimostra una spanna avanti: negli anticipi non c'è attaccante che tenga e di testa è insuperabile. Per metà del primo tempo capisce che non è cosa alzarsi oggi, ma quando si alza lui la squadra esce dalla tana. Un Opra d'arte.

9.5 • L'inizio è di quelli shock, dove pensi che non ci sia fine al peggio. Nicola non è però tipo che si arrende subito e piano piano inizia ad alzare i giri del motore, letteralmente, di ciò che ha al posto delle gambe. L'inizio secondo tempo è da film: è un suo gol ad aprire le marcature ed avvicinare la Lombardia allo Scudetto (38' st Rossi sv).

• Dopo una partita difficile esce sempre il sole, e se il tempo non aiuta ci pensa il capitano. Una partita diligente, sicura e precisa che porta poi tutta la squadra a seguirlo, in un crescendo di emozioni. Se dalla partita con il Veneto era uscito non al top, si riprende tutto con gli interessi. Alla fine è questo l'importante: si porta a casa uno Scudetto da protagonista, con la fascia da capitano al braccio. Fiero.

• Quando c'è da soffrire è il primo ad abbassare la testa e lavorare duro per aiutare un centrocampo che poteva andare in difficoltà con l'esuberanza iniziale della Campania. Quando poi i ragazzi della Lombardia salgono, lui guida il carro non senza qualche patema, ma l'importante è portare la partita a casa e finché è dentro la missione è riuscita (32' st Gioia sv).

8 • Quando non è partita si vede dall'inizio: quel tiro rimpallato sembra la premonizione di qualcosa di bruttissimo, non solo per lui ma per tutta la squadra, che veniva da un momento di sbandamento. E invece no; la Lombardia torna negli spogliatoi con il possesso in mano e l'inizio della ripresa porta lo stesso risultato ma con tre gol in più. L'unica cosa che sappiamo è che le sgasate repentine di Ciceri mancheranno (40' st Spaneshi sv).

8.5 • Buzz Lightyear. Buzzetti anni luce. Matteo ancora una volta anni luce avanti a tutti. Non segna, e questa è una notizia, ma oggi non conta. Per l'epilogo di oggi non conta. Anche perché tanto, come sempre, oltre ai gol ci mette sempre del suo per aiutare tutto il reparto offensivo, in particolare Gamba. E se qualche serpentina fosse entrata...

8 • Nel primo tempo quella fascia lì, quella del duo Caccia-Arioli, va in difficoltà: dietro c'è poca tranquillità e davanti Cristian manca della solita verve che tanto aveva fatto male nelle ultime uscite. Sensazioni momentanee. Il vento sta cambiando. E con le nuvole arriva anche il tornado Cristian; quando si sveglia lui è giornata nera per tutti, anche senza assist o gol è una prova da finale.

8.5 • La partita è difficile, lo si sapeva, ma quando hai dalla tua uno come Nicolò, sempre pronto a dare la carica, sempre pronto a battersi su ogni pallone e sempre pronto ad attaccare lo spazio, certo non dispiace. Se il gol non arriva è solo per meriti avversari, perché Gamba ce la mette tutta. Poco male, lo Scudetto è arrivato. 

25' st • 8.5 • Alla fine i campioni sono così: non sono quelli sempre sotto i riflettori, non sono quelli che si prendono le prime pagine, i campioni sono un po' come Gabriele Platto: a conoscenza della loro forza ma senza strafare. E alla fine ottengono la loro rivincita: Gabriele entra, gasa e segna. Partita chiusa, salvo batticuore finali, e gol con cui si sblocca in finale, cosa chiedere di più?

All. Daniele Tacchini 10 Non sappiamo cosa abbia pensato al salvataggio sulla linea di Gondor. Ma per par condicio dovremmo anche sapere cos'ha pensato sulla conclusione dello stesso Gondor, per il gol del 2-1. Non sappiamo cosa abbia pensato, ma sappiamo che sarà stata una liberazione. Un'uscita ai gironi è difficile da dimenticare, solo un trionfo in una finale del genere può cancellarla. Ecco, il cerchio è chiuso: la masterclass di Tacchini prende vita.

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